Chamosite

minerale

La chamosite (simbolo IMA: Chm[8]) è un minerale comune del gruppo della clorite appartenente alla classe minerale dei "silicati e germanati" con composizione chimica (Fe2+,Mg,Al,Fe3+)6(Si,Al)4O10(OH,O)8[2] e quindi, da un punto di vista chimico, è un ferro-alluminosilicato di magnesio con aggiunta di ossigeno e/o ioni idrossido.

Chamosite
Classificazione Strunz (ed. 10)9.EC.55[1]
Formula chimica
  • (Fe2+,Mg,Al,Fe3+)6(Si,Al)4O10(OH,O)8[2]
  • (Fe2+,Mg,Al)3[(OH)2|AlSi3O10] • (Fe2+,Mg,Al)3(OH)6[3]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[4]
Parametri di cellaa = 5,373 Å, b = 9,306 Å, c = 14,222 Å, β = 97°53', Z = 2[5]
Gruppo puntuale2/m[6]
Gruppo spazialeC2/m (nº 12)[6]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,0 - 3,4[7] g/cm³
Densità calcolata3,129[7] g/cm³
Durezza (Mohs)3[4]
Sfaldaturaperfetta lungo {001}[5]
Coloregrigio, grigio verdastro, marrone, verde nerastro[4]
Lucentezzaperlacea[7]
Opacitàda traslucida a opaca[5]
Striscioverde grigiastro[4]
Diffusionecomune
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La chamosite è l'analogo del ferro del clinocloro, con il quale forma una serie completa di cristalli misti.[7]

Etimologia e storia

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La chamosite fu descritta per la prima volta nel 1820 da Pierre Berthier, che chiamò il minerale in onore della sua località tipo Chamoson (Canton Vallese, Svizzera).[7]

Classificazione

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Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß, che è stata rivista e aggiornata l'ultima volta nel 2018, alla chamosite è stato assegnato il sistema nº VIII/H.23-30; in questa sistematica ciò corrisponde anche alla classe dei "fillosilicati", dove la chamosite forma il "gruppo della clorite" insieme a baileycloro, borocookeite, cookeite, donbassite, franklinfurnaceite, gonyerite, jadarite, clinocloro, manandonite, nimite, pennantite e sudoite.[9]

La nona edizione della sistematica minerale di Strunz, valida dal 2001 e aggiornata dall'IMA fino al 2009,[10] classifica la chamosite nella classe "9. Silicati (germanati)" e lì nella sottoclasse "9.E Fillosilicati"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina, in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "9.EC Fillosilicati con fogli di mica, composti di reti di tetraedri e ottaedri", dove può essere trovato insieme a borocookeite, franklinfurnaceite, glagolevite, nimite, baileycloro, clinocloro, cookeite, donbassite, gonyerite, pennantite e sudoite con le quali forma il sistema nº 9.EC.55.[4]

Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]

Anche la sistematica dei minerali secondo Dana classifica la chamosite nella classe dei "silicati e germanati" e lì nella sottoclasse dei "minerali fillosilicati"; qui è insieme a borocookeite, chamosite, cookeite, donbassite, clinocloro, nimite, ortochamosite, pennantite, sudoite con le quali forma il sistema n. 71.04.01 all'interno della sottosezione "fillosilicati: strati di anelli a sei membri, alternatamente 1:1, 2:1 e ottaedrici".[11]

Abito cristallino

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La chamosite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale C2/m (gruppo nº 12) con i parametri del reticolo a = 5,373 Å, b = 9,306 Å, c = 14,222 Å e β = 97°53' nonché due unità di formula per cella unitaria.[5]

Modificazioni e varietà

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La chamosite possiede un politipo, l'ortochamosite ((Fe2+,Mg,Fe3+)5Al(AlSi3O10)(OH,O)8),[12] inizialmente considerata un minerale a sé, ma in seguito non più riconosciuta dall'IMA. La sua durezza Mohs è pari a 2 e, come suggerisce il nome, cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale pseudoesagonale C3m[13] con i parametri reticolari a = 5,37 Å, b = 9,31 Å e c = 7,06 Å, oltre a una unità di formula per cella unitaria.[14]

Origine e giacitura

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La chamosite si forma per metamorfismo o tramite processi idrotermali in sedimenti ricchi di ferro ed è poi spesso accompagnata da altri minerali sedimentari ricchi di ferro come la goethite, ematite, magnetite e siderite,[15] ma anche calcite, caolinite, olivina, plagioclasio, pirite, pirosseno e quarzo.[5]

La chamosite è stata scoperta in circa 265 siti, tra cui l'oasi di Bahariya (Egitto); nella provincia di Costantina (Algeria); nel Queensland, nel Nuovo Galles del Sud e in Tasmania (Australia); nelle province di Liegi e del Lussemburgo in Belgio; nei dipartimenti di La Paz e di Potosí in Bolivia; a Minas Gerais e Pará in Brasile; Bulgaria; nello Hebei, nello Hunan e nel Jiangxi in Cina; nella Foresta Nera (Baden-Württemberg), in Baviera, in Sassonia, in Turingia e altre regioni della Germania; nel Paesi della Loira in Francia; a sull'isola di Creta (Grecia); in Inghilterra e nel Galles in Gran Bretagna; alcune regioni d'Italia; sulle isole di Honshū e Shikoku in Giappone; nel Nuovo Brunswick, nell'Ontario e nel Québec in Canada; nel Dipartimento di Córdoba in Colombia; nella contea di Telemark e di Vestfold in Norvegia; negli Alti Tauri (in Carinzia e nel Salisburghese) in Austria; diverse regioni in Russia e Slovacchia; nel cantoni di Berna, Obvaldo, Uri e Vallese in Svizzera; alcune regioni della Spagna; nelle provincie di Mpumalanga e del Capo Settentrionale in Sudafrica; in Boemia e Moravia nella Repubblica Ceca; molte regioni degli Stati Uniti.[16][17]

Campioni di chamosite sono stati prelevati anche sul fondale marino della dorsale medio atlantica, più precisamente la "profondità di Markov" della zona di frattura della Sierra Leone.[16][17]

La chamosite è uno dei minerali scoperti su Marte.[18]

Forma in cui si presenta in natura

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La chamosite sviluppa prevalentemente aggregati minerali squamosi, oolitici o massicci di colore grigio, grigio verdastro, marrone, verde nerastro.[7]; il colore del suo striscio sulla mattonella di prova è verde grigiastro.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - Phyllosilicates with mica sheets, composed of tetrahedral and octahedral nets, su mindat.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: July 2024 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, luglio 2024. URL consultato il 28 novembre 2024.
  3. ^ Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System
  4. ^ a b c d e f (DE) Chamosite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 novembre 2024.
  5. ^ a b c d e (EN) Chamosite (PDF), in Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America, 2001. URL consultato il 28 novembre 2024.
  6. ^ a b (EN) Chamosite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 28 novembre 2024.
  7. ^ a b c d e f (EN) Chamosite, su mindat.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  8. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 26 novembre 2024.
  9. ^ (DE) Lapis Classification - VIII SILIKATE - VIII/H Schichtsilikate, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 novembre 2024.
  10. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 28 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  11. ^ (EN) Classification of Chamosite, su mindat.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  12. ^ (EN) Orthochamosite, su mindat.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  13. ^ (EN) Orthochamosite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  14. ^ (DE) Orthochamosite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 novembre 2024.
  15. ^ Mineralogie. Eine Einführung in die spezielle Mineralogie, Petrologie und Lagerstättenkunde pp. 105
  16. ^ a b (DE) Chamosite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 28 novembre 2024.
  17. ^ a b (EN) Localities for Chamosite, su mindat.org. URL consultato il 28 novembre 2024.
  18. ^ (EN) Edward A. Cloutis et al., Stability of hydrated minerals on Mars, in Geophysical Research Letters, vol. 34, n. 20, 2007, DOI:10.1029/2007GL031267. URL consultato il 28 novembre 2024.

Bibliografia

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  • (EN) Hugo Strunz e Ernest Henry Nickel, Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System, 9ª ed., Stoccarda, E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller), 2001, ISBN 3-510-65188-X.
  • (DE) Martin Okrusch e Siegfried Matthes, Mineralogie. Eine Einführung in die spezielle Mineralogie, Petrologie und Lagerstättenkunde, 7ª ed., Berlino, Springer, 2005, ISBN 3-540-23812-3.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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