Chaetognatha
I Chetognati (Chetognatha, Leuckart 1854) sono un phylum di invertebrati che comprende poco più di 120 specie viventi marine. In tutti i mari costituiscono un'importante componente del plancton.
Chetognati | |
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Spadella cephaloptera. | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chetognatha Leuckart 1854 |
Classi | |
Descrizione
modificaSono animaletti trasparenti a forma di freccia. La lunghezza può variare da 3 mm a 12 cm, ma nella maggior parte delle specie è compresa tra 1 e 2 cm. Il corpo è rivestito di una sottile cuticola che si estende lateralmente formando una pinna caudale e uno o due paia di pinne laterali. Ai lati della bocca vi sono caratteristiche spine raptatorie. Il capo è provvisto di due occhi dorsali.
Anatomia e fisiologia
modificaIl corpo è suddiviso in capo, tronco e coda e vi è una cavità celomatica per ciascuna di queste tre parti.
Non vi sono apparati circolatorio, respiratorio ed escretore. La muscolatura è complessa e ben sviluppata. Il sistema nervoso comprende un ganglio cerebroide dorsale, gangli vestibolari laterali e un ganglio ventrale.
I chetognati sono ermafroditi.
Distribuzione, habitat ed ecologia
modificaSono diffusi in tutti i mari e a tutte le profondità. Tutte le specie sono predatrici. Spesso si spostano a sciami, ma circa il 20% delle specie sono bentoniche.
Filogenesi e sistematica
modificaSi conoscono resti fossili a partire dall'inizio del Paleozoico, e precisamente al Cambriano inferiore (Protosagitta della Cina). Tradizionalmente erano classificati tra i deuterostomi (e questa è anche la classificazione qui adottata), ma vi sono sempre maggiori prove che si tratti in realtà di un phylum appartenente ai protostomi. La sistematica interna è anche oggetto di dibattito. La divisione in due classi qui adottata non è universalmente accettata. Alcuni studiosi ritengono che i chetognati costituiscano una sola classe, divisa in tre ordini.
Bibliografia
modifica- M. La Greca, Zoologia degli invertebrati, seconda edizione, Torino, UTET, 1990, pp. 463–464.
- Bone, Q. et al., The biology of chaetognaths. Oxford University Press, 1991.
- Papillon, Daniel et al. (2004). Identification of chaetognaths as protostomes is supported by the analysis of their mitochondrial genome. Molecular Biology & Evolution 21 (11): 2122-2129.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chaetognatha
- Wikispecies contiene informazioni su Chaetognatha
Collegamenti esterni
modifica- (EN) sito sui Chetognati di Erik V. Thuesen, su academic.evergreen.edu. URL consultato il 9 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2012).
- (EN) sito sui Chetognati di A. Pierrot-Bults, su nlbif.eti.uva.nl. URL consultato il 9 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2007).
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