Chiesa di San Bartolomeo Apostolo (Castenedolo)
La chiesa di San Bartolomeo Apostolo è la parrocchiale di Castenedolo, in provincia e diocesi di Brescia[1]; fa parte della zona pastorale di Rezzato.
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo | |
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Stato | ![]() |
Regione | Lombardia |
Località | Castenedolo |
Coordinate | 45°28′13.89″N 10°18′03.03″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Bartolomeo Apostolo |
Diocesi | Brescia |
Architetto | Carlo Donegani |
Stile architettonico | neoclassico |
Completamento | 1826 |
Sito web | psbartolomeo.altervista.org |
Storia
modificaLa prima parrocchiale quattrocentesca
modificaLa prima parrocchiale di Castenedolo sarebbe sorta, secondo l'ipotesi dello storico Paolo Guerrini, da un primo ospizio o ricovero dedicato a san Bartolomeo apostolo, patrono per l'appunto degli ospedali e degli infermi.[2] Il 23 febbraio 1492, inoltre, l'allora papa Alessandro VI collocava la medesima parrocchiale sotto il giuspatronato del comune di Castenedolo, il quale in seguito provvedeva ad un ampliamento e ad un arricchimento del beneficio ecclesiastico annesso alla parrocchiale.[2]
La nuova chiesa ottocentesca
modificaQuesto edificio, tuttavia, venne distrutto il 29 maggio 1799 da una forte scossa di terremoto, spingendo la popolazione del paese ad erigere un nuovo luogo di culto e ad affidare la direzione dei lavori all'architetto Carlo Donegani.[2] La prima pietra dell'edificio venne posta il 29 agosto 1803. Il cantiere, pur rallentato tra gli anni 1813 e 1816, fu piuttosto continuo e non subì mai interruzioni.[2] Nel 1824, infatti, veniva portato a compimento il presbiterio dell'edificio, mentre nel 1825 fu terminata la facciata. Nel 1826, infine, fu portata a compimento anche l'ampia volta chiesastica, la quale aveva tra l'altro suscitato discussioni fra i tecnici. Nell'ottobre del 1840, inoltre, il quadraturista e pittore Giuseppe Teosa terminava gli affreschi della chiesa, che venne dotata di pale e mensole d'altare.[2]
Nel 1853 venne collocato l'altare maggiore e, nel 1856, fu realizzata la pala raffigurante Il martirio di San Bartolomeo di Francesco Hayez.[3] Nel 1863 venne eretto il campanile, nel 1925 costruita la facciata e, nel 1840, rifatto il pavimento.
Nel 2006 l'edificio fu completamente restaurato dopo i gravi danni strutturali causati dal terremoto del 2004.[1]
Descrizione
modificaLa chiesa originaria aveva cinque altari, ognuno dei quali fu dotato di una cappella.[2] L'edificio costruito a partire dalla fine del Settecento, invece, conserva nel secondo altare di destra la pala d'altare con il Cristo eucaristico tra i santi Bartolomeo e Rocco, realizzato dal Moretto nel 1545 su commissione del prelato e rettore di Castenedolo Donato Savallo, al tempo arciprete della basilica di San Pietro de Dom.[4] La tela raffigurante il Santissimo Sacramento, peraltro, è stata commissionata ed eseguita insieme alla tela Cristo eucaristico con i santi Cosma e Damiano di Marmentino e riveste un importante significato simbolico e religioso, soprattutto in virtù del contesto storico e culturale in cui tali opere furono realizzate: infatti, ambedue esprimono appieno gli ideali della Controriforma, volendo quindi esemplificare quella fede cattolico-romana fortemente minacciata, al tempo, dal protestantesimo che andava sempre più diffondendosi.[5]
Galleria d'immagini
modifica-
"Cristo eucaristico" tra i santi Andrea e Rocco
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Il martirio di San Bartolomeo, opera di Francesco Hayez
Note
modifica- ^ a b Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Castenedolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 marzo 2019.
- ^ a b c d e f Antonio Fappani (a cura di), CASTENEDOLO, Enciclopedia bresciana
- ^ Il martirio di San Bartolomeo, su psbartolomeo.altervista.org, Parrocchia di san Bartolomeo. URL consultato il 22 ottobre 2019..
- ^ Antonio Fappani (a cura di), SAVALLO Donato, in Enciclopedia bresciana, vol. 16, Brescia, La Voce del Popolo, 2000, OCLC 163181681, SBN CFI0486883.
- ^ Bagni Redona, p. 406.
Bibliografia
modifica- Fonti antiche
- Vincenzo Geroldi (a cura di), Statuti di Castenedolo del 1444, Brescia, Tip. F.lli Geroldi, 1934, SBN CUB0616487.
- Giovanni da Lezze, Catastico bresciano, a cura di C. Boselli, Brescia, 1973 [1609], SBN SBL0583638.
- Marco Foppoli, Castenedolo, in Stemmario bresciano: gli stemmi delle città e dei comuni della provincia di Brescia, Grafo, 2011, ISBN 978-88-7385-844-7, SBN FOG0492515.
- Fonti moderne
- Ricordo dell'ingresso solenne dell'arciprete bandassi Don Francesco alla Chiesa arcipresbiterale di castenedolo, 6 settembre 1908, Brescia, Tip. Ven. A. Luzzago, 1908, SBN CUB0550645.
- Ida Zanolini, La storia di Castenedolo, Brescia, F.lli Geroldi, 1979, SBN SBL0295533.
- Antonio Fappani (a cura di), CASTENEDOLO, in Enciclopedia bresciana, vol. 2, Brescia, La Voce del Popolo, 1974, OCLC 163181903, SBN MIL0272986.
- Pier Virgilio Begni Redona, Alessandro Bonvicino: il Moretto da Brescia, Brescia, Banca San Paolo di Brescia, 1988, SBN MOD0376789.
- Angelo Turchini, Gabriele Archetti, Giovanni Donni (a cura di), Bassa centrale e orientale, in Visita apostolica e decreti di Carlo Borromeo alla diocesi di Brescia, Brixia sacra: Memorie storiche della diocesi di Brescia, Brescia, 2006, SBN RAV1498259.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Bartolomeo
Collegamenti esterni
modifica- Parrocchia di S. BARTOLOMEO APOSTOLO, su parrocchiemap.it.