Chiesa di San Francesco d'Assisi (Trapani)
La chiesa di San Francesco d'Assisi sotto il titolo dell'«Immacolata Concezione»[1][2][3] con l'attiguo convento dell'Ordine dei frati minori conventuali forma un aggregato monumentale di stile classico - rinascimentale ubicato fra via Tartaglia e via Barlotta nel centro storico di Trapani.
Chiesa di San Francesco d'Assisi sotto il titolo dell'«Immacolata Concezione» | |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Trapani |
Coordinate | 38°00′55.3″N 12°30′14.98″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Vergine Maria sotto il titolo dell'«Immacolata Concezione» |
Diocesi | Trapani |
Consacrazione | 1646 |
Architetto | Bonaventura Cento, Giovanni Biagio Amico |
Stile architettonico | Classico - rinascimentale |
Inizio costruzione | 1272 |
Completamento | 1672 |
Storia
modificaEpoca svevo-aragonese
modificaL'antica chiesa e il primitivo cenobio furono fondati su una delle isolette poste fuori dalla città denominata delle «Vergini», vicino al consolato degli Alessandrini. L'aggregato fu fondato nel 1272 dal frate francescano Angelo da Rieti dell'Ordine dei frati minori conventuali, giunto a Trapani nel 1224. Il tempio intitolato all'Immacolata Concezione fu aperto al culto il 25 marzo del 1275.
Abolito il consolato degli Alessandrini, il convento allargò le sue fabbriche, inglobando la cappella dedicata a Santa Maria Egiziana.
Epoca spagnola
modificaIl complesso fu riedificato nella seconda metà del XVI secolo, i lavori si protrassero fino al 1638. La chiesa fu consacrata il 19 Aprile 1646 dal cardinale Giovanni Domenico Spinola, e ultimata nel 1672 da padre Bonaventura Certo, messinese, religioso dell'Ordine dei frati minori conventuali di San Francesco d'Assisi.
Nel XVIII secolo l'architetto Giovanni Biagio Amico abbellì l'ingresso del convento con un portale in stile classico.[4]
Stile
modificaL'impianto della chiesa è a croce latina con navata unica, transetto,[5] tre cappelle incassate per parete, due absidiole e quattro «oratori».
L'accesso è preceduto da un portico a due luci dotato di cancellate. Sulla mensola centrale delle paraste binate sono collocate le statue in stucco raffiguranti San Domenico di Guzmán e San Francesco d'Assisi nell'atto d'abbracciarsi.
La possente cupola ricoperta con tessere colorate s'innalza in mezzo ai due cupolini, uno destinato alle campane dell'orologio, l'altro alle campane della chiesa.[5]
Interno
modificaNavata
modificaUn ricco ciclo di statue in stucco adorna le pareti dell'aula e i lati del coro. Dalla controfacciata in senso orario sono presenti undici statue opere dello scultore trapanese Cristoforo Milanti,[5] allegorie delle «Virtù morali»: la Fortezza, lungo la parete sinistra lo Zelo, la Carità, la Sapienza, la Dottrina, Nel transetto la Mansuetudine e l'Umiltà, lungo la parete destra l'Elemosina, l'Eloquenza, la Costanza, la Prudenza.
Ad ogni figura si accompagna un dipinto raffigurante un personaggio religioso corrispondente alla virtù francescana personificata dalla statua, associata alla Fortezza è la tela raffigurante San Giovanni da Capestrano in battaglia, alla Prudenza i quattro Dottori della Chiesa, alla Costanza i Protomartiri francescani, all'Elemosina San Ludovico d'Angiò, allo Zelo San Bonaventura da Bagnoregio, alla Carità San Bernardino da Siena predicatore, alla Sapienza Duns Scoto che disputa con un altro francescano sull'Eucaristia, alla Dottrina San Luigi IX di Francia, nel transetto alla Mansuetudine l'Adorazione del Crocifisso e all'Umiltà la Vestizione di Santa Chiara.[6]
Parete destra
modifica- Prima campata.
- Nella grande nicchia ricavata nel pilastro, sottostante la statua della Virtù è collocato un altorilievo in stucco.
- Seconda campata: Cappella del Santissimo Crocifisso. Sul dipinto parietale raffigurante Maria e San Giovanni Evangelista si staglia il Crocifisso in legno di cipresso, opera di Leonardo Milanti del 1661.
- Nella grande nicchia ricavata nel pilastro, sottostante la statua della Virtù è collocato un simulacro della Vergine Maria.
- Terza campata: Cappella della Porziuncola. Sull'altare campeggia il quadro detto della Porziuncola con la raffigurazione del serafico patriarca San Francesco d'Assisi ai piedi di Maria Santissima, un altro quadro raffigura San Francesco di Paola
Settore | 1° Pilastro | 2° Pilastro | 3° Pilastro | 4° Pilastro | |
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N | |||||
COSTANTIA
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Parete sinistra
modifica- Prima campata: Cappella.
- Nella grande nicchia ricavata nel pilastro, sottostante la statua della Virtù è collocata una cancellata.
- Seconda campata: Cappella di Santa Chiara. Sulla parete il quadro raffigurante Santa Chiara d'Assisi nell'atto di mostrare la Sacra Pisside circondata da una moltitudine di Santi dell'Ordine francescano adoranti, opera del pittore Domenico La Bruna.[3]
- Nella grande nicchia ricavata nel pilastro, sottostante la statua della Virtù è collocato un gruppo statuario.
- Terza campata:[7] Cappella della Madonna di Trapani. Sulla parete è collocato il dipinto raffigurante la Madonna di Trapani ritratta con San Bonaventura da Bagnoregio e diversi Santi dell'Ordine francescano, opera del pittore Domenico La Bruna.
- Addossato al pilastro è presente il pulpito ligneo.
Settore | 1° Pilastro | 2° Pilastro | 3° Pilastro | 4° Pilastro | |
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S | |||||
Transetto
modifica- Absidiola destra: Cappella di Sant'Antonio di Padova. Sull'altare il quadro raffigurante Sant'Antonio di Padova o Predica ai Pesci[6] e la statua eponima, opera dello scultore Pietro Orlando.
- Braccio destro: Cappella di San Francesco d'Assisi. Sulla mensa trova collocazione la statua raffigurante San Francesco d'Assisi. É presente un Crocifisso in corallo[5] ed è documentata la sepoltura del martire Marcello, ambiente storicamente patrocinato dalla famiglia Aiuto, documentato dalle note testamentarie di Nicolò Aiuto del 1 settembre 1544.
- Absidiola sinistra: Cappella di San Diego. Ambiente con quadro raffigurante San Diego d'Alcalá.
Settore | Transetto | Transetto | Controfacciata | ||
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Altare Maggiore
modificaAltare maggiore: Sul cupolino del tabernacolo troneggia un prezioso Crocifisso. Nel lunettone artistiche decorazioni in stucco e le raffigurazioni di due Santi delimitano un dipinto. Altri due quadri sono collocati sotto il cornicione.
Le statue raffiguranti sei pontefici ornano il coro, essi rappresentano i papi provenienti dall'Ordine Francescano, ogni nicchia è sormontata da dipinto.[6]
- Parete destra: Papa Gregorio IX, Papa Sisto V, Papa Alessandro V;
- Parete sinistra: Papa Niccolò IV, Papa Sisto IV, Papa Giulio II.
- Immacolata Concezione, dipinto.[6]
Opere documentate
modifica- XVII - XVIII secolo, Immacolata Concezione ritratta tra San Francesco d'Assisi e Duns Scoto, dipinto.[8]
- XVII secolo, Immacolata Concezione ritratta tra San Francesco d'Assisi e anima purgante, dipinto su tavola.[8]
- ?, Sant'Elisabetta d'Ungheria del Terz'Ordine francescano secolare, statua.
- XVIII secolo, Stimmate di San Francesco, dipinto, opera documentata in sacrestia.[6]
- XVIII secolo, Ciclo, 21 quadri raffiguranti episodi o personaggi francescani accompagnano l'apparato decorativo in stucco: San Giovanni da Capestrano, San Bonaventura da Bagnoregio, Cardinale Giovanni Domenico Spinola, il gruppo dei Quattro Evangelisti, Sant'Antonio predica dinanzi a Gregorio IX, San Ludovico d'Angiò, Disputa di Duns Scoto, San Luigi IX, Vestizione di Santa Chiara, Adorazione del Crocifisso, Tentazione di San Francesco, San Francesco risuscita un morto, San Francesco disseta il contadino che lo conduce sul Monte della Verna, San Francesco rinuncia a suo padre, San Francesco chiede l'approvazione della Regola, San Francesco effettua un battesimo, Predica di San Francesco, San Francesco fa attingere al pozzo. Tre tra pale d'altare e dipinti con diverse collocazioni, insieme al ciclo tutte opere attribuibili al medesimo artista.[6]
Convento
modificaSi accede all'edificio[5] tramite un bellissimo portale realizzato dall'architetto Giovanni Biagio Amico. Era una delle istituzioni più attive e funzionali della città, ospitava circa 36 frati.
- 1762, La nuova Congregazione dell'Immacolata è attestata in ambienti ubicati nel chiostro di San Francesco.
L'istituzione è soppressa nel 1868.
Congregazione dell'Immacolata
modificaOratori
modificaFeste religiose
modifica- 4 ottobre, San Francesco d'Assisi, Festa del patrono d'Italia, corteo processionale.
- 8 dicembre, Immacolata Concezione.
Galleria d'immagini
modificaNote
modifica- ^ a b c Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, p. 486.
- ^ Giuseppe Maria di Ferro, p. 225.
- ^ a b Touring Club Italiano, p. 283.
- ^ Pagina 152, Giovanni Biagio Amico, "L'Architetto Pratico" [1], II° volume, Palermo, Stamperia Angelo Felicella, 1750.
- ^ a b c d e Giuseppe Maria di Ferro, p. 226.
- ^ a b c d e f Ciclo di 21 dipinti e di varie pale d'altare sparse, opere di possibile attribuzione al pittore Domenico La Bruna.
- ^ Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, pp. 487-488.
- ^ a b Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, p. 488.
Bibliografia
modifica- Note sul tempio: [2] Archiviato il 19 ottobre 2017 in Internet Archive.
- Note sulla famiglia Aiuto: [3] Archiviato il 19 ottobre 2017 in Internet Archive.
- Filippo Rotolo, Vicario Provinciale dei Frati Minori Conventuali, "La chiesa di San Francesco d'Assisi in Trapani", Palermo, 1975.
- Diego Ciccarelli, Marisa Dora Valenza, "La Sicilia e l'Immacolata: non solo 150 anni: atti del convegno di studio - Palermo 1 - 4 dicembre 2004", Volume unico, Palermo, Biblioteca Francescana, Officina di Studi Medievali, 2006.
- (IT) Giuseppe Maria Di Ferro, "Guida per gli stranieri in Trapani: con un saggio storico di Giuseppe Maria di Ferro", Trapani, Mannone e Solina, 1825. URL consultato il 25 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
- "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.
- Maurizio Vitella, Sculture lignee restaurate nella chiesa di San Francesco d’Assisi di Trapani, in M.C. Di Natale (a cura di), Opere d'arte nelle chiese francescane. Conservazione, restauro e musealizzazione, Plumelia Edizioni, Bagheria 2013, pp. 141-148)
Altri progetti
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