Chiesa di Sant'Ilario (Felino)
La chiesa di Sant'Ilario, nota anche come pieve di Sant'Ilario Baganza, è un luogo di culto cattolico dalle forme romaniche e barocche, situato in via Chiesa 4 a Sant'Ilario Baganza, piccola frazione di Felino, in provincia e diocesi di Parma; appartiene alla zona pastorale di Calestano-Felino-Sala Baganza oltre che al gruppo delle pievi parmensi.
Chiesa di Sant'Ilario | |
---|---|
Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Sant'Ilario Baganza (Felino) |
Indirizzo | via Chiesa 4 |
Coordinate | 44°39′12.28″N 10°12′36.55″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | sant'Ilario |
Diocesi | Parma |
Stile architettonico | romanico e barocco |
Inizio costruzione | XI-XII secolo |
Completamento | XVIII secolo |
Storia
modificaIl luogo di culto fu edificato tra l'XI e il XII secolo originariamente quale cappella di un ricovero per pellegrini.[1]
La prima testimonianza[2] certa della sua esistenza risale soltanto al 1230, quando la Cappella Sancti Ylarii del Bagancia risultava dipendente dalla non lontana pieve di Sant'Antonino Martire a Barbiano.[3]
La piccola cappella romanica fu ampliata nel 1322,[3] con la sopraelevazione della navata e l'edificazione della nuova abside a pianta rettangolare.[4]
Nel 1472 fu edificata la torre campanaria in pietra.[5]
Tra il XVI e il XVII secolo la chiesa fu ancora ingrandita, con la costruzione di nuove campate e delle due cappelle laterali in aggetto,[4] mentre nel 1686[3] furono realizzate le volte a crociera di copertura, in sostituzione delle capriate,[4] e fu innalzata la nuova facciata.[5]
Intorno al 1970 la chiesa fu soggetta a restauro. Gli ultimi lavori furono avviati nel 2005, quando furono sistemate le coperture e le murature ormai degradate, cui seguirono le opere di ripristino dei pavimenti in pietra, della facciata, del campanile;[6] tuttavia, l'edificio fu parzialmente danneggiato dal terremoto del 23 dicembre 2008, perciò furono necessari altri interventi di risistemazione e di miglioramento sismico.[7]
Descrizione
modificaLa pieve si sviluppa su un impianto a navata unica, con ingresso a ovest e abside rettangolare a est; dal fianco nord aggetta una cappella, mentre sul lato opposto si innalzano una seconda cappella, il campanile e la sagrestia.[4]
La facciata seicentesca, interamente intonacata, è suddivisa orizzontalmente in due parti da una fascia marcapiano; quattro lesene scandiscono verticalmente il prospetto, al cui centro si apre il portale d'accesso, affiancato da due nicchie dipinte; superiormente si staglia al centro una bifora con colonnine in pietra; oltre i capitelli dorici a coronamento delle lesene, si eleva il timpano con finestra circolare al centro.[5]
I fianchi e il retro, rivestiti in blocchi squadrati di pietra, mostrano i segni delle varie aggiunte nei secoli; lateralmente, oltre la prima campata, a coronamento corre un fregio trecentesco ad archetti pensili, che si ripete anche posteriormente. Sul lato meridionale si eleva oltre l'alto basamento in mattoni con andamento a scarpa il campanile in pietra, privo di orologio, con cella campanaria aperta su ciascun lato con un'ampia monofora ad arco sovrapposta a una bifora; a coronamento si innalza un'alta cuspide conica. L'abside a capanna, risalente al 1322, è decorata inoltre con tre archi a tutto sesto in rilievo e due ordini sovrapposti di lesene, che scandiscono il prospetto in tre parti di uguale larghezza.[4]
All'interno la navata, coperta da quattro volte a crociera intonacate di diversa ampiezza, è rivestita lateralmente in pietra, a eccezione delle due cappelle seicentesche aperte l'una di fronte all'altra;[4] le due paraste adiacenti a queste ultime sono coronate con gli originari capitelli romanici in arenaria, decorati con bassorilievi raffiguranti motivi vegetali e zoomorfi, tra cui una pregevole naumachia.[3] Della stessa epoca risultano anche due formelle in pietra murate nella cappella sinistra, ornate con bassorilievi rappresentanti rispettivamente la Lotta tra il Bene e il Male, raffigurata attraverso un uomo che sconfigge un drago, e due Portatori d'acqua.[1] Accanto all'ingresso è infine incastonata nella parete una roccia di forma rettangolare con incisioni, conosciuta da secoli come "pietra di Sant'Ilario" e considerata taumaturgica da molti fedeli.[3]
Note
modifica- ^ a b Chiesa di Sant'Ilario Baganza, su parchidelducato.it. URL consultato il 19 maggio 2016.
- ^ Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma
- ^ a b c d e Le chiese, su comune.felino.pr.it. URL consultato il 17 gennaio 2017.
- ^ a b c d e f Sant'Ilario Baganza, Chiesa di Sant'Ilario, su piazzaduomoparma.com. URL consultato il 17 gennaio 2017.
- ^ a b c Chiesa di Sant'Ilario "Sant'Ilario Baganza, Felino", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 gennaio 2017.
- ^ Cominciano i lavori di restauro alla chiesa di S.Ilario Baganza, su notizie.parma.it. URL consultato il 19 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
- ^ Piano degli Interventi Urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti alla crisi sismica che ha colpito il territorio delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena il giorno 23 dicembre 2008 (PDF), su bur.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 9 marzo 2022.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Ilario
Collegamenti esterni
modifica- Parrocchia di S. ILARIO, su parrocchiemap.it. URL consultato l'11 marzo 2022.