Chiesa di Santa Maria dell'Itria (Trapani)

La chiesa di Santa Maria dell'Itria è una chiesa di Trapani, sita in via Garibaldi.

Chiesa di Santa Maria dell'Itria
Facciata della chiesa
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
LocalitàTrapani
Religionecattolica
TitolareMadonna Odigitria
Diocesi Trapani
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1621
Completamento1745

Questa chiesa è comunemente chiamata Santa Rita perché vi si venerano la santa di Cascia e le reliquie del venerabile Fra Santo di San Domenico.[1]

 
Portale.

Epoca spagnola

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Notevole esempio di barocco siciliano, fu fatta costruire insieme al convento dagli agostiniani scalzi che nel 1621, ottennero, dalla Confraternita di Santa Maria dell'Itria, la chiesa già esistente.[2][3]

Durante la pestilenza che colpì Trapani nel 1624 rimasero contagiati e persero la vita 17 dei 18 frati del convento.[4]

Epoca contemporanea

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Esterno

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La facciata del 1745 è di Pietro Castro. Ospitava nelle nicchie inquadrate da colonne corinzie poste nei due ordini della facciata, quattro statue che raffiguravano i primi quattro frati canonizzati dell'Ordine agostiniano, attribuite allo scultore trapanese Cristoforo Milanti: Sant'Agostino d'Ippona, San Tommaso da Villanova, San Nicola da Tolentino e San Giovanni da Sahagun. I manufatti furono abbattuti nel corso dei lavori di restauro del prospetto eseguiti nel 1827.

Interno

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  • Prima campata: Cappella di Maria Santissima dell'Odigitria. Nell'edicola è documentato il dipinto raffigurante Maria Santissima dell'Odigitria, opera di Giuseppe Felice.[5] Quadretto raffigurante Maria Santissima di Belvedere. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Concordio martire.
  • Seconda campata: Cappella della Concezione. Nell'edicola è documentato il dipinto raffigurante l'Immacolata Concezione, opera di Giuseppe Felice.[5] Quadretto raffigurante Santa Rita. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Celestino martire.
  • Terza campata: Cappella di Sant'Agostino. Nell'edicola è documentato il dipinto raffigurante l'Estasi di Sant'Agostino, opera di Antonio Novelli detto il Monrealese. Statuetta di Maria Santissima di Trapani. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Severino martire.
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  • Prima campata: Cappella dell'Arcangelo Raffaele. Nell'edicola è documentato il dipinto raffigurante l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo, opera di Giuseppe Felice. Dipinto raffigurante il Sacro Cuore di Gesù di scuola romana. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Fortunato martire.[5]
  • Seconda campata: Cappella del Santissimo Crocifisso. Sulla parete campeggia il Crocifisso opera di Pietro d'Orlando delimitato da grandi reliquiari. Ai piedi del manufatto è presente la statua raffigurante Maria Santissima Addolorata. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Vittorino martire. L'ambiente è delimitato da balaustra.
  • Terza campata: Cappella di San Nicolò di Tolentino. Nell'edicola è documentato il quadro raffigurante l'Estasi di San Nicolò di Tolentino, opera di Andrea Carreca. Quadretto raffigurante Maria Santissima della Salute. Sotto la mensa è custodito il corpo di San Severo martire.

Presbiterio

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  • Altare maggiore in marmo realizzato da maestranze napoletane. Nella nicchia le statue raffiguranti Gesù, Giuseppe e Maria dello scultore Andrea Tipa. Sotto l'altare è custodito San Vincenzo martire. Ai lati due grandi reliquiari realizzati su grandi lastroni di libeccio. Ambiente recintato da balaustra.

All'interno della chiesa si trovano opere di Andrea Tipa (XVIII secolo), un crocifisso di Pietro Orlando (XVII secolo), una tela di sant'Agostino di Pietro Novelli (XVII secolo), il quadro di San Nicolò da Tolentino di Andrea Carreca (XVII secolo) e quadri di Giuseppe Felice (XVII secolo).[6]

Sacrestia

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Sacrestia con armadio in legno di cipresso e noce. Nell'ambiente è documentato il quadrone raffigurante Dio che porge il Bambino Gesù a San Giuseppe e Maria, opera di Domenico La Bruna.

Convento

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Il convento annesso alla chiesa, dopo il 1861 è stato confiscato dallo Stato. Dal 1923 è sede del Liceo scientifico Vincenzo Fardella.[8]

Oratori

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  • Oratorio della Vergine Santissima sotto il titolo della «Presentazione al Sacro Tempio di Gerusalemme» sede del noviziato. Nell'ambiente è documentato il quadro raffigurante la Vergine Santissima sotto il titolo della «Presentazione di Maria al Sacro Tempio di Gerusalemme», opera di Domenico La Bruna.
  • Oratorio della Vergine Santissima sotto il titolo del «Belvedere». Nell'ambiente sono documentati i seguenti dipinti: Concezione, Nascita, Imposizione del Nome di Maria, Presentazione al Tempio, Annunciazione, Visitazione a Santa Elisabetta, Nascita di Gesù Bambino, Purificazione di Maria Santissima, Fuga in Egitto, Morte di Maria Santissima e il quadrone raffigurante l'Assunzione di Maria Santissima al Cielo, ciclo realizzato da Domenico La Bruna e portato a compimento da Vincenzo Brunetti.

Confraternita di Santa Maria dell'Itria

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Sodalizio che ha sede presso il luogo di culto.

  1. ^ http://www.diocesi.trapani.it/content/view/1880/379/
  2. ^ Chiesa e Convento di Santa Maria dell'Otria, su comune.trapani.it. URL consultato il 9 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  3. ^ Pagina 227, Giuseppe Maria di Ferro, "Guida per gli stranieri in Trapani: con un saggio storico di Giuseppe Maria di Ferro". [1] Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive.
  4. ^ Ignazio Barbagallo, Agostiniani scalzi, DIP, vol. I (1974), coll. 411-412
  5. ^ a b c Giuseppe Maria Di Ferro, pp. 124.
  6. ^ http://www.turismo.trapani.it/it/1512/chiesa-e-convento-di-santa-maria-dell-itria.html
  7. ^ Giuseppe Maria Di Ferro, "Biografia degli Uomini Illustri Trapanesi" [2], Trapani, Mannone e Solina, 1830, volume II, p. 124
  8. ^ Copia archiviata, su liceofardella.gov.it. URL consultato il 9 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017). Storia - [Liceo Scientifico Statale “V. Fardella”]]

Bibliografia

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  • Mario Serraino, "La chiesa di Santa Maria dell'Itria e i PP. Agostiniani Scalzi di Trapani", Trapani, 1983.
  • Giuseppe Maria Di Ferro, "Biografia degli Uomini Illustri Trapanesi", Trapani, Mannone e Solina, 1830, Volume II°.

Voci correlate

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