Chuck Zito

attore statunitense

Charles Zito Jr., noto come Chuck Zito (New York, 1º marzo 1953), è un attore statunitense.

Charles Zito Jr.

Ex presidente degli Hells Angels di New York, boxer a livello amatoriale, marzialista, guardia del corpo di varie celebrità e stuntman.

Biografia

modifica

È cresciuto nel Bronx e a New Rochelle, New York, figlio di genitori italo-americani (Charles Zito e Gloria Frangione).

Ha iniziato a praticare il pugilato da quando era ragazzo, seguendo le orme del padre. Ha gareggiato in diversi incontri di boxe amatoriale. Nel 1973 Zito ha partecipato alla sua prima competizione, Golden Gloves (Guanto d'oro), vincendo i suoi primi due match ma perdendo il terzo.

È noto prevalentemente per la sua partecipazione nella serie tv Oz, dove recita la parte di un mafioso siciliano, Charles "Chucky" Pancamo. Ha avuto una piccola parte anche in Carlito's Way di Brian de Palma e nel prequel Carlito's Way - Scalata al potere di Michael Bregman. Nel 2012 ha recitato nella quinta stagione della serie televisiva Sons of Anarchy interpretando il Nomade Frankie Diamond.

Nel 1998 ebbe un ulteriore momento di celebrità quando, in un locale notturno di New York, picchiò il suo ex-datore di lavoro Jean-Claude Van Damme, a sua volta un marzialista, per essere stato insultato pesantemente da Van Damme.[1] Chuck Zito dichiarò in seguito che Van Damme aveva già da diverso tempo un atteggiamento arrogante nei suoi confronti.[1]

Hells Angels

modifica

Dal 1980 al 2005 ha fatto parte degli Hells Angels di New York, finendo anche in carcere nel corso della sua militanza.[2][3]

Filmografia parziale

modifica

Televisione

modifica

Doppiatori italiani

modifica
  1. ^ a b (EN) Steve Dunleavy, GATES OF HELL TURN OUT ONE TRUE ANGEL, in New York Post, 30 aprile 2000. URL consultato il 12 maggio 2021.
  2. ^ (EN) Japan to Extradite Two Hells Angels in Narcotics Case, in Los Angeles Times, 14 ottobre 1985. URL consultato il 12 maggio 2021.
  3. ^ (EN) Ray Quintanilla, COPS ARREST HELL'S ANGELS AFTER CHASE, in Chicago Tribune, 12 dicembre 1994. URL consultato il 12 maggio 2021.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN297385321 · ISNI (EN0000 0004 0207 2470 · GND (DE1051299411