Cima della Bondasca
La cima della Bondasca (3.289 m s.l.m.[1]), o pizzo del Ferro centrale, è una montagna dei monti della val Bregaglia nelle Alpi Retiche occidentali. È un importante nodo orografico ed è la vetta più alta della catena pizzi del Ferro-monte di Zocca.
Cima della Bondasca | |
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Cima e ghiacciaio della Bondasca | |
Stati | Italia Svizzera |
Regione | Lombardia Grigioni |
Provincia | Sondrio Regione Maloja |
Altezza | 3 289 m s.l.m. |
Prominenza | 187 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°17′15.9″N 9°37′18.2″E |
Altri nomi e significati | Pizzo del Ferro centrale |
Data prima ascensione | 1876 |
Autore/i prima ascensione | Held |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Centro-orientali |
Sezione | Alpi Retiche occidentali |
Sottosezione | Alpi del Bernina |
Supergruppo | Monti della val Bregaglia |
Gruppo | Gruppo del Castello |
Sottogruppo | Catena Pizzi del Ferro-monte di Zocca |
Codice | II/A-15.III-B.3.c |
Descrizione
modificaIl piccolo gruppo dei pizzi del Ferro, del quale la cima della Bondasca è la vetta principale, si trova sulla linea di confine tra l'Italia (val Masino, provincia di Sondrio) e la Svizzera (val Bondasca, laterale della val Bregaglia, Canton Grigioni).
Dal passo di Bondo (3168 m), con andamento da ovest a est, si seguono: il pizzo del Ferro occidentale (3267 m), la cima della Bondasca (3289 m), il torrione del Ferro (3234 m) e il pizzo del Ferro orientale (3199 m), dopo il quale la cresta scende al colle Masino (3061 m).
Dal pizzo del Ferro occidentale si stacca verso sud il lungo contrafforte che separa la val Porcellizzo e la valle del Ferro e termina con la cima del Cavalcorto (2763& m), che domina San Martino. Dalla cima della Bondasca si stacca verso nord l'ancora più imponente contrafforte che forma il gruppo di Sciora e separa la val Bondasca dalla valle dell'Albigna.
Il versante sud è roccioso e articolato, con marcati speroni che scendono dalle varie cime. Il versante della val Bondasca è interamente formato dal ghiacciaio omonimo, che sale fino alla vetta principale. Il versante Albigna precipita invece con canaloni e imponenti pareti rocciose alte fino a 500 metri.
Sul versante italiano si trovano i rifugi Gianetti (2534 m). e Allievi-Bonacossa (2385 m) del CAI; su quello svizzero la capanna Sciora del CAS (2118 m). A pochi metri dal passo di Bondo, a est, sul versante italiano, si trova il bivacco Ronconi[2]. In alta valle del Ferro si trova il bivacco Molteni-Valsecchi[3] (2510 m circa), poco a valle del sentiero che collega i rifugi Gianetti e Allievi-Bonacossa.
Itinerari
modificaLa prima salita della cima della Bondasca fu effettuata nel 1876 dall'ingegner L. Held, allora capo dell'ufficio topografico federale svizzero, per effettuare dei rilievi[4]. Held salì dal ghiacciaio della Bondasca e la sua è ancora la via normale alla cima dal versante svizzero, con partenza dalla capanna Sciora (difficoltà PD).
Tutte le cime sono peraltro raggiungibili con modeste difficoltà (da F a PD) anche dai vari punti d'appoggio del versante italiano, perlopiù guadagnando i colli tra l'una e l'altra cima e seguendo quindi le creste sommitali.
La cima della Bondasca è anche una interessante e impegnativa meta scialpinistica, raggiunta principalmente dalla val Bondasca, ma più raramente anche dalla valle del Ferro.
Il versante meridionale dei pizzi del Ferro è traversato integralmente dal sentiero Roma nella sua parte centrale, tra il rifugio Gianetti e il rifugio Allievi-Bonacossa. Il sentiero si mantiene intorno ai 2500 metri di quota, salvo per il superamento dei tre passi Camerozzo (2765 m), Qualido (2674 m) e dell'Averta (2540 m), che comportano il superamento di tratti attrezzati, a volte esposti.
Note
modifica- ^ Quota Carta Nazionale Svizzera.
- ^ Il bivacco "Titta Ronconi" fu costruito nel 1964 dal Gruppo Edelweiss di Morbegno. È stato rifatto completamente nel 1994.
- ^ Il Bivacco "Molteni-Valsecchi", del CAI Como, inaugurato nel 1949, è stato sostituito da una nuova struttura che può ospitare 12 persone. È dedicato ai comaschi Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi, morti di sfinimento dopo la prima ascensione della parete nord-est del Badile, nel 1937.
- ^ AA.VV., 1902-1910, vol. I, 311.
Bibliografia
modifica- AA. VV., Geographisches Lexikon der Schweiz, Neuenburg, Verlag von Gebrüder Attinger, 1902-1910, vol. I, 311.
- Aldo Bonacossa, Giovanni Rossi, Masino Bregaglia Disgrazia, Vol. I, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1977.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cima della Bondasca
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Cima della Bondasca, su Peakbagger.com.
- Pizzi del Ferro su summitpost.org, su summitpost.org.
- Cima della Bondasca su camptocamp.org, su camptocamp.org.