Cité de l'architecture et du patrimoine
La Cité de l'architecture et du patrimoine è un museo di architettura situato nell'ala "Paris" del palazzo Chaillot in piazza del Trocadero, a Parigi. Con i suoi 22.000 metri quadrati, è il più esteso centro di architettura del mondo.
Cité de l'architecture et du patrimoine | |
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Interno della Cité de l'architecture et du patrimoine. | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Parigi |
Indirizzo | Palazzo Chaillot place du Trocadéro-et-du-11-Novembre 1 |
Coordinate | 48°51′47.37″N 2°17′22.4″E |
Caratteristiche | |
Tipo | architettura, arte |
Apertura | 2007 |
Direttore | Guy Amsellem |
Visitatori | 237 200 (2012) |
Sito web | |
Finalità
modificaLa Cité, presieduta da Guy Amsellem, è un EPIC - acronimo francese per "stabilimento pubblico a carattere industriale e commerciale" - posto sotto la tutela del Ministero della cultura e della comunicazione francese. Si pone come scopo la promozione dell'architettura francese in patria ed all'estero e di far scoprire ai visitatori le opere più emblematiche del patrimonio architettonico francese, passate e contemporanee.
Storia
modificaLa Cité de l'architecture et du patrimoine è il risultato della fusione di tre precedenti istituzioni, divenute ora tre dipartimenti:
- il Musée des monuments français - originariamente "Museo di scultura comparata", fondato nel 1879 da Viollet-le-Duc - la collezione comprende modelli architettonici in scala, calchi, affreschi e vetrate rappresentanti capolavori della storia architettonica francese;
- l'École de Chaillot, che forma da più di un secolo architetti già laureati per i concorsi e le carriere di Architetto-capo per i Monumenti storici (ACMH) e Architetto-urbanista di stato (AUE - Sezione patrimonio);
- l'Institut français d'architecture (IFA), organismo fondato nel 1981 per assicurare la promozione dell'architettura contemporanea francese.
La creazione di quest'istituto venne propugnata a partire dal 1998 da Jean-Louis Cohen. A tale scopo venne incaricato François de Mazières nel 2004.[1] Si dovette attendere infine il 17 settembre 2007 per assistere all'inaugurazione ufficiale. Nell'ottobre 2009 de Mazières venne riconfermato alla presidenza,[2] mentre il suo successore, Guy Amsellem, entrò in carica a fine 2012[3].
Per il proprio funzionamento, la Cité integra risorse pubbliche e finanziamenti da privati, tra cui spiccano Bouygues Immobilier (Promozione immobiliare), il Groupe Moniteur (Stampa specializzata), Vitra (Arredamento)[4].
La Cité de l'architecture è inoltre stata il presupposto per la creazione dell'Observatoire de la ville (Osservatorio della città), che si pone come obiettivo quello di "apportare ai numerosi attori del settore (abitanti, promotori, politici, architetti, urbanisti..) un luogo d'informazione, di riflessione in prospettiva futura e di scambi, al fine di creare le circostanze favorevoli al dibattito, per immaginare soluzione innovative e per proporre delle applicazioni concrete agli attori della città di domani".[5].
Note
modifica- ^ BBF - Cité de l'architecture et du patrimoine
- ^ François de Mazière est reconduit à la tête de la Cité de l'architecture et du patrimoine
- ^ (FR) Un nouveau président pour la Cité de l'architecture et du patrimoine (Paris), su leMoniteur.fr, 7 dicembre 2012. URL consultato il 26 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2013).
- ^ Cite Chaillot - Partenaires, su citechaillot.fr. URL consultato il 2 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2009).
- ^ « d'apporter aux nombreux acteurs de ce secteur (habitants, promoteurs, élus, architectes, urbanistes...) un lieu d'information, de réflexion prospective et d'échanges, afin de créer les circonstances propices au débat, pour imaginer des solutions innovantes et proposer des applications concrètes aux acteurs de la ville de demain. » Observatoire de la ville - Missions
Bibliografia di riferimento
modifica- Laurence de Finance (éd.), Guide du musée des Monuments français à la Cité de l'architecture et du patrimoine, Dominique Carré éditeur, Parigi, 2010, ISBN 978-2-915755-20-6
- François de Mazières (éd.), Cité de l'architecture et du patrimoine, Beaux-Arts Éditions, Parigi, 2007, ISBN 978-2842785567
- Simon Texier, L'architecture exposée: La Cité de l'architecture et du patrimoine, Découvertes Gallimard (n° 541), Parigi, 2009, ISBN 978-2070360468
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cité de l'architecture et du patrimoine
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 157364120 · ISNI (EN) 0000 0001 2193 3174 · ULAN (EN) 500287341 · LCCN (EN) n2002162698 · GND (DE) 10079252-2 · BNF (FR) cb14411101g (data) · J9U (EN, HE) 987007605229205171 |
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