Classe C (rischio teratogenico ADEC)

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La classe C di rischio teratogeno secondo la classificazione operata dall'Australian Drug Evaluation Committee (ADEC) include quei farmaci che hanno provocato o si sospetta siano causa di effetti tossici che possono essere reversibili e non presentano malformazioni.[1]

  1. ^ Come sottolineato espressamente nel documento dell'ADEC, dal momento che tutti i farmaci delle classi B si basano solamente su studi animali, non sussiste alcuna sicurezza maggiore certa dei farmaci di tali classi rispetto a quelli di classe C.
  2. ^ a b c d e f Anticoagulante/trombolitico: possibilità di emorragia placentale, perdita del feto o parto prematuro.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Diuretico tiazidico: possibilità di disturbi elettrolitici, trombocitopenia. Nella fase terminale della gravidanza va assunto solamente su diretta prescrizione medica, alla minima dose efficace.
  4. ^ Farmaco che può provocare nel primo mese di vita kernittero. Sconsigliato durante l'ultimo mese di gravidanza.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Farmaco antinfiammatorio non steroideo: inibizione della sintesi della prostaglandina. Durante l'ultimo trimestre, da assumersi solo sotto prescrizione medica: può causare chiusura del dotto arterioso di Botallo, indebolimento renale, inibizione dell'aggregazione piastrinica, ritardo nel parto. Fortemente sconsigliato durante gli ultimi giorni prima della gravidanza.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Analgesico oppioide: può provocare depressione respiratoria. In caso di utilizzo prolungato, si possono avere crisi d'astinenza nel neonato.
  7. ^ a b Butirrofenone: assunto in alte dosi durante l'ultima fase della gravidanza può provocare disturbi neurologici nel neonato.
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Benzodiazepina: rischio di ipotonia, depressione respiratoria e ipotermia se assunti durante il travaglio. Nel caso di utilizzo prolungato può causare crisi d'astinenza nel neonato.
  9. ^ a b c d e f g h i j k Farmaco che può causare bradicardia.
  10. ^ a b Barbiturico: può causare ipotensione, depressione respiratoria e ipotermia. L'utilizzo prolungato e la somministrazione durante il travaglio sono fortemente sconsigliati.
  11. ^ a b Farmaco che può causare disturbi elettrolitici.
  12. ^ Farmaco che può provocare funzionalità anormale della tiroide e bradicardia. A causa della lunga emivita se ne sconsiglia l'assunzione dai tre mesi precedenti la gravidanza per tutto il periodo di gestazione.
  13. ^ a b c d e f g h i Antidepressivo: nel caso di utilizzo prolungato può causare crisi d'astinenza nel neonato.
  14. ^ a b c d e f g h i Farmaco che può provocare ipotensione nella madre e, di conseguenza, ipossia fetale.
  15. ^ Possibile effetto abortivo.
  16. ^ Farmaco che inibisce la sintesi di prostaglandina. Può provocare chiusura prematura del dotto arterioso di Botallo e ritardare il parto. A causa del suo potere anticoagulante è altamente sconsigliato durante l'ultimo trimestre.
  17. ^ a b c Non sono stati dimostrati effetti avversi.
  18. ^ a b c Betabloccante: possibile bradicardia.
  19. ^ a b Farmaco che, inibendo la sintesi di tiroxina può provocare gozzo.
  20. ^ Farmaco simile al chinino. Questo è responsabile di danni fetali in alte dosi.
  21. ^ Farmaco che può causare immunosoppressione nell'infante.
  22. ^ a b c d e Inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina: utilizzo limitato, non si hanno dati sufficienti. Può causare crisi d'astinenza se assunto nell'ultimo trimestre.
  23. ^ Farmaco che può causare scoloramento della pelle nel bambino. L'effetto è reversibile, ma la lunga emivita può ritardare il ritorno alla normalità.
  24. ^ Farmaco che, se assunto in alte dosi nella fase terminale della gravicanza, potrebbe causare prolungati disturbi neurologici neonatali.
  25. ^ a b c d e f g h Sulfanilurea: possibilità di ipoglicemia fetale.
  26. ^ Il farmaco può presentare nel feto gli stessi effetti collaterali che presenta negli adulti.
  27. ^ Farmaco che può provocare bradicardia e iperglicemia. Può inibire le contrazioni uterine. Si raccomanda cautela nella prescrizione in gravidanza.
  28. ^ Farmaco simile chimicamente alla petidina, che può causare depressione respiratoria. Sconsigliato.
  29. ^ a b c Farmaco che, assunto nella prima metà della gravidanza, non presenta rischi particolari. Se utilizzato ad alto dosaggio o frequentemente, può provocare una mancata irrorazione sanguigna del feto.
  30. ^ a b Farmaco che può provocare contrazioni uterine, portando a parti pretermine.
  31. ^ Di questo farmaco non si hanno sperimentazioni cliniche.
  32. ^ a b c d e Farmaco che, se assunto nella fase terminale della gravidanza, può causare disturbi neurologici prolungati nel neonato.
  33. ^ Farmaco che, se assunto per via endovenosa nell'ultimo trimestre, provoca aritmia al feto.
  34. ^ Farmaco che può provocare nel neonato: tachicardia, ipoglicemia, ipocalcemia, ileo (ostruzione intestinale), pressione bassa.
  35. ^ Farmaco che può provocare nel neonato: pressione bassa, depressione respiratoria e ipotermia.
  36. ^ Farmaco che, contraendo dei vasi sanguigni dell'utero, può causare ipossia nel feto.
  37. ^ a b Anestetico generale: può provocare depressione respiratoria e del Sistema nervoso centrale nel neonato. Ciò non rappresenta un problema, a meno che il feto sia compromesso.
  38. ^ Farmaco che ha mostrato casi di ipertricosi neonatale.
  39. ^ Farmaco che può causare ritadro nello sviluppo fetale.
  40. ^ Farmaco che non ha mostrato segni di rischio nei roditori. Non si hanno dati umani. Se ne sconsiglia l'uso nel caso di scarsa necessità.
  41. ^ Farmaco con rari effetti colinergici. Nel caso di miastenia l'utilizzo è essenziale.
  42. ^ a b c Fenotiazina: se assunta ad alto dosaggio nella fase terminale della gravidanza, può causare disturbi neurologici prolungati nel bambino.
  43. ^ a b Farmaco che, se utilizzato nella fase terminale della gravidanza potrebbe provocare ipoprotrombinemia e conseguenti emorragie. Si consiglia l'assunzione di vitamina K parallelamente nelle settimane immediatamente precedenti il parto.
  44. ^ La capacità di attraversare la barriera placentale può causare deplezione di linfociti B e altri effetti sconosciuti.

Bibliografia

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