La classe Chikuma (筑摩型防護巡洋艦?, Chikuma-gata bōgojun'yōkan) è stata una classe incrociatori protetti della Marina imperiale giapponese, composta da tre esemplari. Essi presero parti a numerose azioni durante la prima guerra mondiale.

Classe Chikuma
La Chikuma al momento del varo
Descrizione generale
Tipoincrociatore protetto
Numero unità3
ProprietàMarina imperiale giapponese
Completamento1911
Entrata in servizio1912
Radiazione1931-1940
Caratteristiche generali
Dislocamento5080 t
Lunghezza134,1 m
Larghezza14,2 m
Pescaggio5,1 m
Propulsione22,500 hp (16,800 kW)
Velocità26 nodi (30 mph; 48 km/h) nodi
Autonomia10 000 mn (19 000 km; 6 300 mi) a 10 n (19 km/h; 12 mph)
Armamento
Armamentocomposto da:

siluri: 3 tubi lanciasiluri da 457 mm

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La classe Chikuma fu l'ultima classe di incrociatori protetti utilizzati dalla Marina Imperiale Giapponese e furono seguiti dagli incrociatori leggeri di classe Tenryu.

La classe Chikuma faceva parte del piano di espansione della flotta del 1907, basato sull'esperienza acquisita durante la Guerra russo-giapponese. Insieme agli incrociatori da battaglia della Classe Kongo, la classe Chikuma costituiva la prima fase di un progetto mirante a costruire una flotta di navi veloci e moderne, basate sulle ultime innovazioni tecniche dell'epoca. Tutti gli esemplari della classe parteciparono alla prima guerra mondiale. La Yahagi e la Hirado servirono durante la Seconda guerra sino-giapponese e i primi mesi della seconda guerra mondiale, per poi essere ritirate appena prima dell'inizio della Guerra del Pacifico.[1]

Tecnica

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Il progetto di base della classe Chikuma fu derivato dagli incrociatori leggeri della Royal Navy di classe Town, in parte modificato e influenzato dal progetto degli incrociatori di classe Tone. La sagoma delle navi di classe Chikuma era ben riconoscibile per via dei quattro fumaioli. La corazzatura era simile a quanto utilizzato per la classe Tone.[2]

Le navi di classe Chikuma furono i primi incrociatori della Marina Imperiale Giapponese dotati di turbine a vapore: ciò permetteva loro di raggiungere velocità decisamente superiori ai modelli precedenti. La Chikuma e la Hirado utilizzavano turbine di tipo Curtiss e potevano raggiungere la velocità massima di 26 nodi (48 km/h). Durante i test di velocità raggiunsero rispettivamente 26.83 e 26.87 nodi. La Yahagi fu costruita utilizzando una turbina di tipo Parson e raggiunse la velocità di 27.14 nodi durante le prove.[1] Anche se l'obiettivo di velocità era stato raggiunto, le nuove tecnologie impiegate diedero problemi, legati soprattutto a fenomeni di fatica dei materiali: ciò causò la necessità di frequenti manutenzioni.

La batteria principale era composta da otto cannoni navali Type 41 6 inch 45 (derivati dai cannoni QF 6 in/40), di cui uno installato a prua, uno a poppa e tre montati su sponson su ciascuna fiancata. La batteria secondaria era composta da quattro cannoni navali QF 12-pounder 12 cwt e due mitragliatrici Lewis. Inoltre erano presenti tre tubi lanciasiluri da 457 mm.

Dopo il 1919, furono aggiunti due cannoni navali 76 mm Type 3 per la difesa antiaerea, in sostituzione di due cannoni 12-pounders sulla Hirado e tre cannoni 12-pounders sulla Yahagi e sulla Chikuma. [1]

Varata il 1 aprile 1911 e completata il 17 maggio 1912 dall'arsenale navale di Sasebo, la Chikuma partecipò a svariate operazioni durante la Prima Guerra Mondiale nel Pacifico centrale e meridionale. Fu dismessa il 1 aprile 1931 e riutilizzata come bersaglio nel 1935.

Varata il 3 ottobre 1911 e completata il 27 luglio 1912 dai cantieri navali della Mitsubishi a Nagasaki, la Yahagi partecipò a svariate operazioni durante la Prima Guerra Mondiale, nell'Oceano Pacifico e nell'Oceano Indiano. Successivamente venne impiegata durante l'intervento in Siberia e nelle fasi iniziali della Seconda guerra sino-giapponese. Fu dismessa il 1 aprile 1940; lo scafo venne riutilizzato come caserma fino al 1943.

Varata il 29 giugno 1911 e completata il 17 giugno 1912 dai cantieri navali della Kawasaki a Kōbe, la Hirado prese parte a varie operazioni durante la Prima Guerra Mondiale nel Pacifico centrale e meridionale. Come la Yahagi, fu utilizzata durante l'intervento in Siberia e all'inizio della Seconda guerra sino-giapponese. Fu dismessa il 1 aprile 1940; lo scafo venne riutilizzato come caserma fino al 1943.

  1. ^ a b c d Gray e Gardiner, p.237.
  2. ^ Lacroix e Wells, pp. 7,10,778.

Bibliografia

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  • (EN) LaCroix, Eric e Wells, Linton. Japanese Cruisers of the Pacific War. US Naval Institute Press, 1997. ISBN 978-0870213113.
  • (EN) Gray, Randal e Gardiner, Robert. Conway's All the World's Fighting Ships: 1906-1921. US Naval Institute Press, 1984. ISBN 978-0870219078.

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