Claudio Costa (sportivo)
Claudio Costa (26 settembre 1963) è un ex atleta paralimpico e paraciclista italiano non vedente.
Claudio Costa | |||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||
Atletica leggera paralimpica | |||||||||
Specialità | Mezzofondo, velocità | ||||||||
Carriera | |||||||||
Nazionale | |||||||||
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Palmarès | |||||||||
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Paraciclismo | |||||||||
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Biografia
modificaNato in una famiglia di origini trentine, all'età di sedici anni si è accorto di avere gravi disturbi agli occhi. Si era manifestata in lui la retinite pigmentosa, malattia degenerativa della retina, e a ventun anni era ormai cieco.[1] Tra le altre risposte ai suoi nuovi problemi, c'è stato anche lo sport, che ha perseguito con costanza e praticando vari tipi di esperienza, per meglio conoscere le sue attitudini.[1]
Ha iniziato con il torball, ma i primi significativi successi sono giunti dall'atletica leggera. Alle Paralimpiadi di Seul nel 1988 ha ottenuto due medaglie nei 400 e negli 800 metri piani; quattro anni dopo, con i compagni di formazione Aldo Manganaro, Sandro Filipozzi e Vincenzo Ciacio, ha raggiunto il bronzo nella staffetta 4×400 metri. Avendo coltivato anche lo sci di fondo e il paraciclismo, alle Paralimpiadi di Atlanta ha gareggiato come paraciclista, guidato in tandem da Patrizia Spadaccini, conquistando due medaglie d'oro. Anche a Sydney 2000 e sempre con Patrizia Spadaccini, è sceso in gara con il tandem, ottenendo una medaglia di bronzo.
Claudio Costa ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per i suoi meriti e per le sue attività organizzative di eventi per ciechi e altri disabili. Oltre alle onorificenze istituzionali, ha avuto l'onore di accendere, nel 2006, la torcia olimpica nella sua città (Vercelli) e, alla cerimonia d'apertura delle Paralimpiadi di Torino, ha portato la bandiera dell'Italia, insieme a sette altri atleti.[1]
Palmarès
modificaAtletica leggera
modificaAnno | Manifestazione | Sede | Evento | Risultato | Prestazione | Note |
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1988 | Giochi paralimpici | Seul | 100 m piani B1 | 7º | 12"37 | |
400 m piani B1 | Bronzo | 54"88 | ||||
800 m piani B1 | Argento | 2'09"16 | ||||
1992 | Giochi paralimpici | Barcellona | 800 m piani B1 | 5º | 2'08"66 | |
4×100 m B1-B3 | 4º | 40"94 | ||||
4×400 m B1-B3 | Bronzo | 3'28"44 |
Paraciclismo
modifica- 1996
- Giochi paralimpici - Atlanta 1996
- Oro nell'Inseguimento individuale open - (guida: Patrizia Spadaccini)
- Oro nel Km da fermo open - (guida: Patrizia Spadaccini)[2]
- 2000
- Giochi paralimpici - Sydney 2000
Onorificenze
modifica— Roma, 1996.[3]
Note
modifica- ^ a b c La mia vita, su claudiocosta.it. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ (EN) Cycling, su paralympic.org. URL consultato il 29 settembre 2020.
- ^ a b Claudio Costa, onorificenze, su coni.it. URL consultato il 28 settembre 2020.
- ^ Gazzetta Ufficiale 5 agosto 2002, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 2 ottobre 2020.
Bibliografia
modifica- Claudio Arrigoni, Paralimpici: Lo sport per disabili: storie, discipline, personaggi, Hoepli Editore, p. 225, ISBN 9788820355555.
- Candido Cannavò, E li chiamano disabili, Bur, 2012, p. 2012, ISBN 9788858628331.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su claudiocosta.it.
- (EN) Claudio Costa, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale.
- Benemerenze sportive - Claudio Costa, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- CONI: I campioni olimpici e paralimpici di tutti i tempi festeggiati dal Presidente della Repubblica Napolitano nell'ambito delle celebrazioni di Roma '60. L'orgoglio di Petrucci: "Ecco l'oro d'Italia", su coni.it.