Clingendael
Clingendael è una tenuta situata nel territorio del comune olandese di Wassenaar[1], ma formalmente di proprietà della municipalità de L'Aia[2] e le cui origini risalgono almeno al XVI secolo[3][4][5][6].
Clingendael | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Coordinate | 52°06′00″N 4°19′49″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Stile | Dutch Baroque architecture |
Realizzazione | |
Proprietario | L'Aia, Philips Jansz. Doubleth, Philips Doubleth, Philips Doubleth, Willem Joseph van Brienen van de Groote Lindt, Arnoud Willem van Brienen van de Groote Lindt e Edgar Michiels van Verduynen |
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La tenuta, classificata come monumento protetto[1] e un tempo residenza di famiglie aristocratiche olandesi[1][2][5], ospita l'Istituto Olandese di Relazioni Internazionali "Clingendael" (Nederlands Instituut voor Internationale Betrekkingen Clingendael)[1][3].
Etimologia
modificaIl nome Clingendael significa letteralmente "(la) valle (dael) tra le dune (clinge)".[6]
Ubicazione
modificaLa tenuta si estende al confine tra il comune di Wassenaar e il sobborgo de L'Aia di Benoordenhout.
L'entrata principale della tenuta è in Wassenaarweg.[5][6] Altre entrate sono posto nella Alkemadelaan, nella Ruychrocklaan e nella Van Ouwenlaan.[6]
Storia
modificaDella tenuta si hanno notizie sin dalla fine del XVI secolo.[3][4][5][6] All'epoca era una semplice tenuta contadina[1], che fu acquisita nel 1591 da Philips I Doublet[1][3], il quale, dopo la nomina a generale del Tesore delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi, si era trasferito da Mechelen all'Aia[3]. Doublet vi costruì una residenza signorile[1]
In seguito, la tenuta fu ampliata nel corso del XVII secolo, in particolar modo tra il 1634 e il 1680 per volere del figlio di quest'ultimo, Philips II Doublet.[1]
Nel 1818, la tenuta divenne di proprietà della famiglia Van Brienen.[2][3]
Nel 1830, il parco, all'epoca un parco alla francese.[4], subì una trasformazione e divenne un parco paesaggistico con giardini olandesi, pascoli per animali, roseti e rododendri.[4]
Nel 1939, la tenuta fu acquistata dal barone Michiel van Verduynen.[1]
L'anno seguente, nel corso della seconda guerra mondiale, l'edificio principale del parco, Huis Clingendael, fu occupato dai nazisti[1][7], che costruirono anche dei bunker nella tenuta[7], e divenne il quartier generale del commissario Seyss-Inquart[1].
Nel 1954, la tenuta fu acquisita dalla città de L'Aia e aperta al pubblico.[2][3]
Nel 1983, l'edificio principale della tenuta fu restaurato per ospitare il l'Istituto Olandese di Relazioni Internazionali "Clingendael".[1]
Punti d'interesse
modificaParco e giardini
modificaIl parco ospita un giardino olandese tradizionale, un giardino giapponese, un giardino delle rose e un giardino delle azalee e dei rododendri e piante di bambù.[5]
Giardino giapponese
modificaIl giardino giapponese fu realizzato nel 1903[8] per volere della proprietaria della tenuta, la baronessa Marguerite M. van Brienen (1871-1939)[2][8][9], soprannominata "Daisy"[9], che era di ritorno da una visita del Paese del sol levante[8]. Rappresenta l'unico giardino giapponese dei Paesi Bassi risalente al primo decennio del XX secolo[2][9] ed è perciò considerato monumento storico[2][5].
Gli elementi del giardino, come la casà del tè, le pietre e gli ornamenti furono portati direttamente dal Giappone via nave.[8]
Il giardino giapponese, a differenza del resto della tenuta[5], è aperto al pubblico solamente sei settimane l'anno[6], da inizio maggio a metà luglio[5].
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l Monumentnummer: 525978 Clingendaal 7 2244 VH te Wassenaar Archiviato il 3 febbraio 2016 in Internet Archive. su Monumentenregister
- ^ a b c d e f g The Japanese Garden at the Clingendael Estate su Expate Events.com
- ^ a b c d e f g History | Clingendael Archiviato il 17 maggio 2014 in Internet Archive.
- ^ a b c d Harmans, Gerard, M. L., Olanda, Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2007, p. 224
- ^ a b c d e f g h La tenuta Clingendael su Holland.com
- ^ a b c d e f Landgoed Clingendael en Oosterbeek Archiviato il 4 agosto 2013 in Internet Archive. su Den Haag. nl
- ^ a b Harmans, Gerard, M. L., op. cit., pp. 224-225
- ^ a b c d Harmans, Gerard, M. L., op. cit., p. 225
- ^ a b c Japanse Tuin su Den Haag. nl
Altri progetti
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