Clofibrato
Il clofibrato è un farmaco appartenente alla classe dei fibrati che riduce i livelli plasmatici elevati di trigliceridi e, in minor misura, le concentrazioni elevate di colesterolo. Scoperto nel 1962[1] è stato successivamente ritirato dal commercio in vari Stati a causa degli effetti collaterali.
Clofibrato | |
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Nome IUPAC | |
etil 2-(4-clorofenossi)-2-metilpropanoato | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H15ClO3 |
Massa molecolare (u) | 242,698 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 211-277-4 |
Codice ATC | C10 |
PubChem | 2796 |
DrugBank | DBDB00636 |
SMILES | CCOC(=O)C(C)(C)OC1=CC=C(C=C1)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di ebollizione | 148 |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | variabile, 92-97% a concentrazioni terapeutiche |
Metabolismo | idrolizzato ad acido clofibrico; epatico glucuronidazione |
Emivita | estremamente variabile, media 18-22 ore. |
Escrezione | renale dal 95 al 99% |
Indicazioni di sicurezza | |
Caratteristiche
modificaIl clofibrato, come tutti i fibrati, è un agonista del recettore PPAR-α ed è efficace nel ridurre i livelli plasmatici di VLDL e trigliceridi. Veniva pertanto impiegato nel trattamento di alcune dislipidemie, ipertrigliceridemie in particolare.[2]
Il clofibrato è bene assorbito dal tratto gastrointestinale; è rapidamente metabolizzato nel sangue ad acido clofibrico (attivo), la cui frazione legata alle proteineplasmatiche è molto elevata. Circa 4-6 ore dopo la somministrazione orale di 500 mg di clofibrato in un soggetto sano, la concentrazione plasmatica massima di acido clofibrico è di 39–68 mg/ml. L'emivita plasmatica è di 17 ore circa.[3] Viene escreto nelle urine (85% della dose) principalmente in forma di glucuronide. Il volume di distribuzione dell'acido clofibrico è di 0,1-0,2 l/kg.[4]
I valori della dose letale nel ratto e nel topo dopo somministrazione orale sono rispettivamente di 1,65 g/kg e di 1,28 g/kg.
Effetti collaterali
modificaÈ stato ritirato dal commercio in quanto in alcuni pazienti provocava calcoli biliari. Effetti collaterali più comuni ma meno gravi comprendono disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, dispepsia, flatulenza, dolori addominali; meno frequentemente, cefalea, vertigini, astenia, crampi muscolari, sonnolenza, mialgie, artralgie; disuria, oliguria, ematuria, proteinuria; reazioni di ipersensibilità, eruzioni cutanee, prurito, alopecia; aritmie cardiache. Sono stati riportati inoltre alterazioni della libido e impotenza[5]; leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi; polifagia, aumento di peso; aumento dei livelli delle transaminasi.[6]
Note
modifica- ^ J. M. Thorp, W. S. Waring, Modification of Metabolism and Distribution of Lipids by Ethyl Chlorophenoxyisobutyrate, in Nature, vol. 194, n. 4832, 1962, pp. 948–949, DOI:10.1038/194948a0. URL consultato il 9 settembre 2012.
- ^ E.H. Strisower, Gerald Adamson, B. Strisower, Treatment of hyperlipidemias, in The American Journal of Medicine, vol. 45, n. 4, 1968, pp. 488–501, DOI:10.1016/0002-9343(68)90165-4. URL consultato il 30 settembre 2012.
- ^ EM Faed, EG McQueen, Plasma half-life of clofibric acid in renal failure., in British Journal of Clinical Pharmacology, vol. 7, n. 4, 1979, pp. 407–410, DOI:10.1111/j.1365-2125.1979.tb00956.x. URL consultato il 30 settembre 2012.
- ^ R. Gugler, Clinical pharmacokinetics of hypolipidaemic drugs., in Clin Pharmacokinet, vol. 3, n. 6, pp. 425-39, PMID 363332.
- ^ Jürgen Schneider, Hans Kaffarnik, Impotence in patients treated with clofibrate, in Atherosclerosis, vol. 21, n. 3, 1975, pp. 455–457, DOI:10.1016/0021-9150(75)90057-X. URL consultato il 30 settembre 2012.
- ^ Mahmoud M.A. Hassan, Aida A. Elazzouny, Clofibrate, vol. 11, 1982, pp. 197–224, DOI:10.1016/S0099-5428(08)60264-6.
Bibliografia
modifica- International Agency for Research on Cancer, World Health Organization, Monograph 24 - Some pharmaceutical drugs, World Health Organization, 1980, p. 337, ISBN 978-92-832-1224-9.
Altri progetti
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