Cloruro di renio(V)
Il cloruro di renio(V), o pentacloruro di renio, è il composto inorganico di formula minima ReCl5, ma che in realtà è costituito da unità Re2Cl10. In condizioni normali è un solido cristallino volatile di colore rosso bruno. In questo composto il renio è nello stato di ossidazione +5. Si usa come precursore di altri composti di renio.
Cloruro di renio(V) | |
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Nome IUPAC | |
Cloruro di renio(V), decacloruro di direnio | |
Nomi alternativi | |
Pentacloruro di renio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | ReCl5 |
Massa molecolare (u) | 363,471 |
Aspetto | solido cristallino rosso bruno |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 237-042-6 |
PubChem | 83602 |
SMILES | Cl[Re](Cl)(Cl)(Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 4,9 |
Solubilità in acqua | reagisce |
Temperatura di fusione | 220 °C (493 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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Frasi H | 315, 319, 335 |
Consigli P | 261, 302+352, 305+351+338, 321, 405, 501 |
Struttura e proprietà
modificaMolecole di formula ReCl5 non esistono. Il composto è costituito da dimeri Re2Cl10, con la struttura di due ottaedri con uno spigolo in comune, senza un vero legame Re–Re. La struttura è formulabile come Cl4Re(μ-Cl)2ReCl4. La distanza Re–Re risulta di 374 pm.[1][2] Analoga struttura si osserva in TaCl5.
Sintesi
modificaRe2Cl10 fu descritto per la prima volta nel 1933.[3] La preparazione si effettua per sintesi diretta da cloro e renio sopra i 400 °C; il composto può essere purificato per sublimazione.[1][4]
Reattività
modificaRe2Cl10 è un solido volatile e va conservato al riparo da aria e umidità. Con l'acqua si ha una reazione di disproporzione, con sviluppo di acido cloridrico:[5]
Reagisce con l'ossigeno atmosferico formando ossicloruri; lo stesso avviene con Cl2O:[6]
Reagendo con SO2 e As2O3 si formano miscele di ReOCl4 e ReCl3.[7]
Per decomposizione termica di Re2Cl10 si può ottenere il cluster Re3Cl9.[5]
Usi
modificaRe2Cl10 non ha usi pratici, ma trova utilizzi in campo accademico come precursore di altri composti di renio. Storicamente fu uno dei primi catalizzatori usati per le reazioni di metatesi olefinica.[8]
Indicazioni di sicurezza
modificaRe2Cl10 è disponibile in commercio. Il composto è irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Viene considerato poco pericoloso per le acque.[9]
Note
modifica- ^ a b Cotton et al. 1999, p. 978.
- ^ Mucker et al. 1968
- ^ Geilmann et al. 1933
- ^ Lincoln e Wilkinson 1980
- ^ a b Greenwood e Earnshaw (1997), p. 1052.
- ^ Housecroft e Sharpe 2008
- ^ Edwards e Ward 1970
- ^ Hamilton et al. 1986
- ^ Alfa Aesar, Scheda di dati di sicurezza del cloruro di renio(V) (PDF), su alfa.com. URL consultato il 4 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
Bibliografia
modifica- F. A. Cotton, G. Wilkinson, C. A. Murillo e M. Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry, 6ª ed., Wiley-Interscience, 1999, ISBN 978-0-471-19957-1.
- D. A. Edwards e R. T. Ward, Some reactions of rhenium(V) chloride, in J. Chem. Soc. A, 1970, pp. 1617-1620, DOI:10.1039/J19700001617. URL consultato il 27 gennaio 2012.
- W. Geilmann, F. W. Wrigge e W. Biltz, Rheniumpentachlorid, in Z. anorg. allg. Chem., vol. 214, n. 3, 1933, pp. 244-247, DOI:10.1002/zaac.19332140304. URL consultato il 27 gennaio 2012.
- N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
- J. G. Hamilton, K. J. Ivin e J. J. Rooney,, Ring-opening polymerization of endo and exo-dicyclopentadiene and their 7,8-dihydro derivatives, in J. Mol. Catal., vol. 36, 1986, p. 115.
- C. E. Housecroft e A. G. Sharpe, Inorganic chemistry, 3ª ed., Harlow (England), Pearson Education Limited, 2008, ISBN 978-0-13-175553-6.
- R. Lincoln e G. Wilkinson, Rhenium Pentachloride and Volatile Metal Chlorides by Direct Chlorination Using a Vertical-Tube Reactor, in Inorg. Synth., n. 20, 1980, pp. 41-43, DOI:10.1002/9780470132517.ch11. URL consultato il 27 gennaio 2012.
- K. F. Mucker, G. S. Smith e Q. Johnson, The crystal structure of ReCl5, in Acta Cryst., B24, n. 6, 1968, pp. 874-879, DOI:10.1107/S0567740868003316. URL consultato il 27 gennaio 2012.