Club Sportivo Firenze

società polisportiva italiana

Club Sportivo Firenze[1], conosciuto anche come C.S. Firenze, è una società polisportiva di Firenze, formatasi nel 1903 con l'attuale denominazione tramite fusione di due sodalizi, dei quali il più antico venne fondato nel 1870 e si occupava solo di ciclismo con il nome di Veloce Club Firenze.[2][3]

La sua sezione calcio si unì alla Fiorentina nel 1926, ma il club continuò la sua attività calcistica come scuola giovanile e squadra dilettantistica.[4][5] Per quanto riguarda la classifica del campionato italiano di calcio dal 1898 al 1929, la squadra è al 43º posto su 156.[6]

 
Elenco delle società affiliate alla F.G.N.I. Il Club Sportivo Firenze compare nella sezione riferita al 7 agosto 1908
 
Il Club Sportivo Firenze nel 1922.

Il Club Sportivo Firenze si formò nel 1903[7] dalla fusione del Club Velocipedistico Fiorentino con il Club Sportivo Ardire.[8]

A sua volta, il Club Velocipedistico Fiorentino venne fondato nel 1870 con il nome di Veloce Club Firenze,[9] inizialmente si era dedicato al ciclismo e a gare per velocipedi e altri sport. Il 2 febbraio dello stesso anno il club organizza la prima gara per velocipedi fra Firenze e Pistoia, vinta dal giovane americano Rynner Van Hest che percorse la distanza di trentatré chilometri in due ore e dodici minuti. Nel 1884 ha assunto la sua ultima denominazione.

Ciclismo

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Tanti sono i campioni del ciclismo, che sono cresciuti in questa polisportiva. Il più vincente fu Enzo Sacchi, che dopo essere stato tricolore del chilometro nel 1949 e della velocità nel 1950, conquistò nel biennio 1951-1952 i due titoli iridati, i due titoli italiani e, infine, quello olimpico a Helsinki davanti a Cox e Potzernheim. Nella stessa categoria si aggiudicò pure il Gran Premio di Parigi 1951, il Gran Premio dell'UVI 1949 e numerose altre prove (oltre a qualche circuito su strada). Nel 1955, a Frascati, un altro grande atleta che ha vestito i colori del Club, Sante Ranucci, diventò campione del mondo su strada per dilettanti.

Sulla pista del Velodromo delle Cascine, sede del club, furono disputate molte gare, anche di alto livello, fra cui alcune 6 giorni, alle quali parteciparono campioni come Girardengo, Bobet, Gardellin, Linari, Binda, Berni, Coppi e Bartali.

 
La prima formazione del presidente Ridolfi, nell'esordio in campionato contro il Pisa 3 ottobre 1926, la Fiorentina in maglia rossa sul terreno di Via Bellini, da sinistra: Serravalli, Posteiner, Benassi, Barigozzi, Segoni, Focosi, Baldini, Salvatorini, Volk, Baccilieri, Bandini. 6º posto nel 1926-1927
Club Sportivo Firenze
Calcio  
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali  Bianco, rosso
Simboligiglio bottonato
Dati societari
CittàFirenze
NazioneItalia
ConfederazioneFIFA
Federazione  FIGC
Fondazione1908
Scioglimento1926
Stadioprato del Quercione (l'attuale Parco delle Cascine)
( posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Nel 1908 venne istituita la sezione calcio della società polisportiva. La società calcistica disputò i principali incontri con le altre squadre fiorentine, sul prato del Quercione (l'attuale Parco delle Cascine).[10]

Nel corso degli anni i giocatori della squadra bianco-rossa del Florence Football Club, nato nel 1898, confluirono sia nella Libertas che nel CS Firenze, si può pertanto affermare che il Florence FC si trova ai vertici della genealogia del sodalizio che nel 1926 formò la giovane società calcistica ACF Fiorentina.[11] Nel 1908 a Firenze, oltre alla CS Firenze, nascono altre due società: la Juventus Foot-Ball Club e la Firenze FBC, mentre l'Itala Foot Ball Club nasce un anno prima (1907).

Il primo presidente fu il Marchese Luigi Ridolfi. Nel 1915 assorbì il Firenze FBC, ereditandone il titolo sportivo di Prima Categoria. La sezione calcio del Club Sportivo Firenze, prima di fondersi con quella della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas nel 1926 per dare vita alla Associazione Calcio Fiorentina,[12][13][14] ha partecipato a tre campionati consecutivi di Prima Categoria dal 1919,[15] in quel periodo il massimo livello calcistico. Partecipa al Coppa Federale Toscana 1919, vinto dal Pisa.[16] In Terza Divisione 1924-1925 vince il girone A del campionato toscano, ma perde in finale il torneo per un punto.[17][18][19]

Dopo il 1926, il club continuò la sua attività calcistica a livello giovanile e dilettantistico. Nella scuola della sua sezione calcio sono cresciuti giocatori importanti, fra tutti Luciano Spalletti e Lorenzo Stovini.

Cronistoria

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Italo Bandini attaccante del C.S. Firenze e poi della Fiorentina.[20]
Cronistoria del Club Sportivo Firenze
  • 1903 - Il club nasce dalla fusione del Club Velocipedistico Fiorentino con il Club Sportivo Ardire.
  • 1908 - Nascita della sezione calcio.
  • 1913-1914 - 4ª in Terza Categoria Toscana
  • 1915 - Nel giugno 1915 assorbe il Firenze FBC, ereditandone il titolo di Prima Categoria.
  • 1915-1919 - Sospensione attività sportive per cause belliche
  • 1919-1920 - 5ª nella Sezione toscana di Prima Categoria
  • 1920-1921 - 5ª nella Sezione toscana di Prima Categoria
  • 1921-1922 - 6ª nella Sezione toscana di Prima Categoria, retrocesso
  • 1922-1923 - 5ª nel Girone F di Seconda Divisione
  • 1923-1924 - 7ª nel Girone F di Seconda Divisione, retrocesso
  • 1924-1925 - 1ª nel Girone A della Terza Divisione toscana, 2ª nel girone finale toscano
  • 1925-1926 - 2ª nel Girone A della Terza Divisione toscana
  • 1926 - A fine stagione il Club Sportivo Firenze si fonde con la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas per dar vita all'Associazione Fiorentina del Calcio.

Altri sport

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Attualmente la polisportiva è attiva in varie discipline, tra le quali sono presenti: tennis, ginnastica, palla a tamburello, podismo, ciclismo e calcio.

La sede, ubicata nel Parco delle Cascine di Firenze, dispone di un campo da calcio in sintetico, realizzato alla fine del 2007 e posto nel parterre della pista del Velodromo "Enzo Sacchi". La pista, completamente restaurata nel contesto dei lavori di rifacimento del terreno di gioco, misura 333,00 m e ospita mensilmente le gare ciclistiche. La struttura dispone di 6 ampi spogliatoi, di una palestra, d'infermeria e uffici, tutti situati nel sottotribuna. Della sede fa parte anche lo sferisterio delle Cascine, nel quale vengono disputati gl'incontri di tamburello da parte della formazione del Club Sportivo, che milita nel campionato nazionale di serie C e, grazie alla polivalenza dell'impianto, si svolgono incontri dei campionati delle squadre della scuola di calcio e della squadra femminile di calcetto, che disputa il campionato regionale UISP nella categoria "eccellenza". La sezione calcio, oltre alla scuola, alla squadra femminile e alle squadre partecipanti ai tornei giovanili, ha anche una squadra maggiore oggi impegnata nel campionato di Lega Nazionale Dilettanti di Seconda Categoria toscana.

La sezione tennis, che dispone di tre campi da gioco, organizza annualmente tornei giovanili, sia maschili che femminili. La polisportiva gareggia con proprie squadre pure in altre discipline di sport sferistici come pallapugno, pallone col bracciale e tamburello a muro: le gare si disputano sempre nello sferisterio delle Cascine.[21]

  1. ^ Censimento delle fonti e degli archivi dello sport di Firenze pdf, su regione.toscana.it.
  2. ^ archivio storico sportivo della regione Toscana
  3. ^ Club Sportivo Firenze
  4. ^ Andrea Claudio Galluzzo, Torrigiani e Ridolfi, il Florence Football Club e la Fiorentina, su museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  5. ^ Club Sportivo Firenze, su clubsportivofirenze.it.
  6. ^ Andrea Claudio Galluzzo, La Fiorentina bianca, rossa e viola, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  7. ^ Italy - Championship History 1898-1923 Rsssf.com
  8. ^ Storia, su firenzefootballclub.it, firenzefootballclub.it. Nella storia del Firenze Fooball Club, 28 aprile 22 maggio e 9 giugno 1898 - prime partite riconducibili al Giuoco del Calcio al Quercione e al Club Velocipedistico (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  9. ^ 26 agosto 1926 – Il Mistero della Viola, su calcioretro.wordpress.com. URL consultato il 4 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  10. ^ Lo stadio, su Fiorentinamuseo.it. URL consultato il 7 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  11. ^ Dalla fusione tra la polisportiva Libertas e il Club Sportivo Firenze, su tifosiviola.it. URL consultato il 2 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  12. ^ Roberto Vinciguerra, 29 agosto 1926 – 26 agosto 2010 - Tanti Auguri Fiorentina!, su Violanews.com, 26 agosto 2010. URL consultato il 16 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  13. ^ Roberto Vinciguerra, Massimo Cecchi, Andrea Claudio Galluzzo, 29 agosto 1926, nasce la Fiorentina, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  14. ^ È possibile che l'erronea data di nascita del 26 agosto sia nata da un refuso apparso prima sull'album dei Calciatori Panini 1967-68, poi sull'Almanacco Panini 1971, e mai corretto. Andrea Claudio Galluzzo, Oggi è nata una Stella, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  15. ^ Il Museo Viola acquisisce documento legato al Club, su museofiorentina.it.
  16. ^ C.Fontanelli p. 70.
  17. ^ Andrea Claudio Galluzzo, Gianfranco Lottini, Il gioco che ha unito Firenze, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  18. ^ Andrea Claudio Galluzzo, La storia biancorossa di Firenze e della Fiorentina, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  19. ^ Roberto Vinciguerra, 20 settembre 1926: La Fiorentina scende in campo per la prima volta, su Museofiorentina.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
  20. ^ Statistiche su atf-firenze.it, su atf-firenze.it. URL consultato il 4 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  21. ^ sport sferistici

Bibliografia

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  • Aldo Capanni; Franco Cervellati, Dall'assedio di Firenze alla Serie A, Firenze, Comune di Firenze – Assessorato allo Sport, 2003.
  • Andrea Claudio Galluzzo; Paolo Crescioli; Franco Zeffirelli; Franco Cervellati; David Bini; Roberto Vinciguerra, Derby Storico Fiorentino, Firenze, Museo Viola, 2010.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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