Colpo di Stato in Turchia del 1980
Il Colpo di Stato Turco del 1980, realizzato il 12 settembre e diretto dal capo di stato maggiore generale turco Kenan Evren, fu il terzo colpo di Stato nella Storia della Repubblica di Turchia, dopo il golpe del 1960 e quello del 1971, chiamato "colpo di Stato del Memorandum".
Colpo di Stato in Turchia del 1980 parte della Guerra fredda | |||
---|---|---|---|
Data | 12 settembre 1980 | ||
Luogo | Turchia | ||
Esito |
| ||
Schieramenti | |||
| |||
Comandanti | |||
Voci di colpi di Stato presenti su Wikipedia | |||
Storia
modificaGli anni 1970 furono caratterizzati da conflitti armati fra estrema destra ed estrema sinistra, spesso espressione di un conflitto non apertamente guerreggiato tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica.[1] Per fornire un pretesto a un suo intervento, l'Esercito turco permise di intensificare i conflitti;[2][3] Alcuni sostennero che era stata attivamente realizzata una "strategia della tensione".[4][5] La violenza si interruppe bruscamente dopo,[6] ed il golpe fu accettato da alcuni come utile a restaurare l'ordine pubblico.[2]
L'11 settembre 1979 il generale Kenan Evren, capo di stato maggiore delle Forze armate turche, ordinò al generale Haydar Saltık uno studio di fattibilità circa l'eventualità di realizzare un colpo di Stato "costituzionale"[7] o di dare un serio ammonimento al governo. Quel rapporto, che raccomandò la preparazione del golpe, fu realizzato in sei mesi. Evren nascose la relazione al sicuro nel suo ufficio.[8] Evren disse che l'unica persona vicina a Saltık a conoscenza dei dettagli era Nurettin Ersin. Si disse che si trattava di una manovra di Evren per comprendere lo spettro politico su come Saltık fosse vicino alla sinistra, mentre Ersin si occupava della destra. Si evitava in questo modo una possibile reazione da parte delle forze politiche dopo il colpo di Stato.[9]
Attuato nel settembre 1980, il controllo del governo fu posto nelle mani del generale Kenan Evren e del suo Consiglio di Sicurezza Nazionale, che subito iniziarono a cercare di normalizzare il Paese con la dissoluzione di tutti i partiti e alla promozione di nuovi attori politici senza collegamento con la politica pre-1980 e i vecchi partiti messi fuori legge. Venne elaborata una nuova costituzione che dava più potere al presidente rispetto all'Assemblea, ed il Senato fu abolito, mentre il generale Kenan venne eletto presidente.[10]
Per i successivi tre anni le forze armate turche governarono il paese attraverso il Consiglio di sicurezza nazionale, prima che la democrazia fosse ripristinata con le elezioni generali turche del 1983.
Processo ai leader del colpo di Stato
modificaDopo il referendum del 2010, nel giugno 2011, è iniziata un'indagine relativa al colpo di Stato del 1980. L'Ufficio Speciale Autorizzato del sostituto procuratore di Ankara, chiese all'ex procuratore Sacit Kayasu di trasmettere una copia dell'atto di accusa che aveva preparato al tribunale per Kenan Evren. Kayasu era stato precedentemente licenziato per aver tentato di incriminare Evren nel 2003.[11] Nel 2012 è iniziato il processo, che nel 2014 lo ha condannato all'ergastolo.
Note
modifica- ^ Mehmet Akif Beki, Whose gang is this?, in Turkish Daily News, Hürriyet, 17 gennaio 1997. URL consultato il 12 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
- ^ a b (TR) Önce ortam hazırlandı, sonra darbe haberi, in Haber7, 12 settembre 2008. URL consultato il 15 ottobre 2008.
- ^ (TR) Yıldıray Oğur, 12 Eylül’ün darbeci solcusu: Ali Haydar Saltık, in Taraf, 17 settembre 2008. URL consultato il 23 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2008).
- ^ Template:Harvard citation no brackets: Colonel Talat Turhan accused the United States for having fuelled the brutality from which Turkey suffered in the 1970s by setting up the Special Warfare Department, the Counter-Guerrilla secret army and the MIT and training them according to FM 30-31
- ^ Robert T Naylor, Hot Money and the Politics of Debt, 3E, McGill-Queen's Press, 2004, p. 94, ISBN 978-0-7735-2743-0. URL consultato il 10 giugno 2010.«The fact that militias of all political tendencies seemed to be buying their arsenals from the same sources pointed to the possibility of a deliberate orchestration of the violence - of the sort P2 had attempted in Italy a few years earlier - to prepare the psychological climate for a military coup.»
- ^ (TR) Aziz Ustel, Savcı, Ergenekon’u Kenan Evren’e sormalı asıl!, in Star Gazete, 14 luglio 2008. URL consultato il 21 ottobre 2008.«Ve 13 Eylül 1980’de Türkiye’yi on yıla yakın bir süredir kasıp kavuran terör ve adam öldürmeler bıçakla kesilir gibi kesildi.»
- ^ Si ricordi che la costituzione kemalista turca assegna alle forze armate il compito di presidiare i valori repubblicani e laici dello Stato, autorizzandolo a intervenire per correggere eventuali deviazioni o alterazioni strutturali.
- ^ (TR) İbrahim Doğan, Evren, darbe için iki rapor hazırlatmış, collana Aksiyon, vol. 717, Feza Gazetecilik A.Ş., 1º settembre 2008. URL consultato il 16 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2008).«Haydar Paşa, size vereceğim bu görevden sadece kuvvet komutanlarının haberi var. İç güvenliğimizin tehlikede olduğunu pek çok defa konuştuk. Silahlı Kuvvetlerin içine de sızmalar başladığını biliyorsunuz. Sizden bir çalışma grubu kurmanızı istiyorum. İki kurmayı görevlendirin. Araştırmanızı istediğim, yönetime müdahale için zamanı geldi mi? Ya da uyarıda mı bulunmak daha uygun olur? Bu hususlar etüt edilecek. Arada rapor verin. Hiçbir şey kayda geçmeyecek. Tek nüsha yazılsın. Elle… Bugün 11 Eylül, altı ay içinde tamamlayın. Bir de görevlendireceğimiz kişilere maske görev verin. Etrafın dikkatini çekmesin.»
- ^ (TR) 12 Eylül’ün darbeci solcusu: Ali Haydar Saltık, 17 settembre 2008. URL consultato il 23 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2008).
- ^ http://www.instoria.it/home/islam_turchia.htm
- ^ Ankara prosecutors to examine Kayasu's indictment against coup leader Evren Archiviato il 9 giugno 2011 in Internet Archive.
Bibliografia
modifica- Daniele Ganser, NATO's Secret Armies. Operation Gladio and Terrorism in Western Europe, London, Frank Cass, 2005, ISBN 0-7146-5607-0.
- Edward S Herman e Frank Brodhead, The Rise and Fall of the Bulgarian Connection, New York, Sheridan Square Publications, 1986, ISBN 978-0-940380-06-6.
Voci correlate
modificaControllo di autorità | LCCN (EN) sh87001198 · GND (DE) 4413182-3 · BNF (FR) cb11957728w (data) · J9U (EN, HE) 987007539017705171 |
---|