Comunità Fascista Nazionale

La Comunità Fascista Nazionale (in ceco Národní Obec Fašistická, NOF) è stato un partito politico fascista cecoslovacco guidato da Radola Gajda, basato sul fascismo italiano di Benito Mussolini.[4]

Comunità Fascista Nazionale
(CS) Národní Obec Fašistická (NOF)
LeaderRadola Gajda
StatoCecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia
SedePraga[1]
AbbreviazioneNOF
Fondazionemarzo 1926
Dissoluzione22 novembre 1938
Confluito inPartito di Unità Nazionale
IdeologiaFascismo[2][3]
Nazionalismo ceco
Panslavismo
CollocazioneEstrema destra
Colori     Nero
 
Volantino del NOF

Il partito è stato costituito nel 1926 ed è stato caratterizzato da una forte corrente di opposizione alla Germania, che ha continuato anche dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler. Il NOF guardava all'Italia come il suo modello e si è basata interamente sul modello del Partito Nazionale Fascista e sui dettami di Benito Mussolini. A questo proposito è nettamente diverso dal suo principale rivale, Vlajka, che è stato fermamente nel campo hitleriano.[5] Istituì gruppi giovanili e un sindacato, anche se quest'ultimo fu poco rilevante. Il gruppo ha inoltre intrapreso una politica di panslavismo e auspicava un'unione con la Polonia per formare una grande alleanza dei popoli slavi con lo scopo secondario di rovesciare il comunismo nell'Unione Sovietica. Essi prospettavano un'economia corporativa e sociale con un grande settore agricolo.[5]

Gajda è stato eletto al Parlamento nel 1929, ma il partito ha ricevuto solo il 2% dei voti e sette seggi in Consiglio nazionale in occasione delle elezioni del 1935.[6] Il movimento ha fatto un tentativo di prendere il potere durante l'occupazione tedesca, anche se i nazisti non avevano tempo da perdere con la NOF a causa della loro precedenti critiche e il loro status di minori. In ultima analisi la NOF è stata sciolta e assorbita in gran parte alla marionetta Movimento Nazionale di Solidarietà e Gajda fu costretto a lasciare la politica.[7]

  1. ^ (CS) Massowová Dana, Národní obec fašistická na Bučovicku za první republiky (PDF), su is.muni.cz, Masaryk University, 2007, p. 11. URL consultato il 15 gennaio 2018.
  2. ^ Copia archiviata, su slechta.bigbloger.lidovky.cz. URL consultato il 13 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2018).
  3. ^ (CS) Milan Nakonečný, Český fašismus, Vodnář, 2006, pp. 428, ISBN 80-86226-73-5.
  4. ^ Stanley G. Payne, A History of Fascism 1914-1945, Londra, Roultedge, 2001, p. 309
  5. ^ a b Payne, op cit
  6. ^ Payne , Op cit
  7. ^ Payne, op cit, p. 426

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