Concattedrale di Santa Caterina

La concattedrale di Santa Caterina è il duomo di Bertinoro, centro abitato della provincia di Forlì-Cesena.

Concattedrale di Santa Caterina
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàBertinoro
Indirizzopiazza della Libertà ‒ Bertinoro (FC)
Coordinate44°08′56.5″N 12°08′01.35″E
Religionecattolica
TitolareCaterina d'Alessandria
Diocesi Forlì-Bertinoro
Inizio costruzionefine XVI secolo
(dopo il 1580)

Il primo luogo di culto dedicato a santa Caterina d'Alessandria consisteva in un piccolo oratorio, demolito alla fine del Cinquecento e riedificato nelle sembianze dell'attuale cattedrale in stile bramantesco[1] per volontà del vescovo Giovanni Andrea Caligari[2], i cui lavori terminarono nel XVII secolo. La sua posizione risulta addossata al palazzo Comunale, poiché si riteneva che quest'ultimo dovesse essere abbattuto a causa delle precaria stabilità, cosa che però non avvenne[3].

Descrizione

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È suddivisa in tre navate e custodisce al suo interno pregevoli opere d'arte, quali il quadro de la Vergine tra i santi Pietro e Paolo, di Francesco Longhi, le nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria, di scuola bolognese risalente al XVIII secolo[4], sito nell'altare maggiore e un crocifisso di legno scolpito di scuola italo-tedesca, posizionato nell'altare sinistro[5], di cui una parte sembra risalire alla fine del XVI secolo. Secondo la leggenda l'artefice di quest'opera fu un pellegrino che, rifugiatosi in un monastero, dopo tre giorni di ritiro fece trovare alla sua partenza un crocifisso ricavato da un albero di fico del giardino dell'edificio[6].

Sotto la chiesa si trova una cripta, a cui si accede dall'esterno.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Storia della concattedrale, su passatore.it. URL consultato il 17-02-2010.
  2. ^ Giovanni Andrea Caligari, su museointerreligioso.it. URL consultato il 17-02-2010 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2014).
  3. ^ Abbattimento del palazzo Comunale, su romagnaonline.it. URL consultato il 17-02-2010.
  4. ^ Opere d'arte, su museointerreligioso.it. URL consultato il 17-02-2010 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2012).
  5. ^ Posizione dei quadri, su turismoforlivese.it. URL consultato il 17-02-2010.
  6. ^ Il crocifisso, su queen.it. URL consultato il 17-02-2010 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).

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