Concepción Cabrera de Armida

scrittrice messicana

Concepción Cabrera de Armida, ricordata anche come María Concepción Cabrera Arias de Armida, Conchita Cabrera de Armida, Conchita Cabrera Arias de Armida o semplicemente Conchita (San Luis Potosí, 8 dicembre 1862Città del Messico, 3 marzo 1937) è stata una scrittrice e mistica messicana, venerata come beata dalla Chiesa cattolica.[1]

Beata Concepción Cabrera de Armida
 

Scrittrice e mistica

 
NascitaSan Luis Potosí, 8 dicembre 1863
MorteCittà del Messico, 3 marzo 1937
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione4 maggio 2019 da papa Francesco

Biografia

modifica

María Concepción Cabrera Arias è nata a San Luis Potosí, figlia di Octaviano Cabrera Lacavex e Clara Arias Rivera. Nel 1884 sposò Francisco Armida, con cui ebbe nove figli tra il 1885 e il 1899. Nel 1901, all'età di trentanove anni, Concepción divenne vedova e l'unica fonte di sostentamento per la numerosa famiglia. La situazione fu ulteriormente esacerbata dallo scoppio della Rivoluzione messicana, che causò oltre novecentomila morti tra il 1910 e il 1921. La morte del marito segnò anche l'inizio della vita spirituale della donna, che ebbe anche esperienze mistiche e dichiarò di aver udito la voce di Dio annunciarle una vita lunga segnata dalla sofferenza e da una prolifica attività letteraria.[2] Non ebbe mai visioni dirette di Cristo e della Vergine Maria.[3]

Nel corso della sua vita fondò cinque istituti religiosi, tra cui Suore della Croce del Sacro Cuore di Gesù e le Missionarie figlie della Purissima Vergine Maria. Scrittrice prolifica, Concepción Cabrera de Armida ha lasciato oltre sessantamila pagine scritte a mano.[4] La sua opera più celebre è Io sono, il risultato delle sue meditazioni durante l'adorazione eucaristica. I suoi scritti sono stati esaminati dalla Chiesa Cattolica, sia in Messico che durante il suo pellegrinaggio a Roma nel 1913, quando ebbe un'udienza privata con papa Pio X.[5] È morta a Città del Messico all'età di settantaquattro anni e le sue spoglie mortali sono state sepolte nella chiesa di San José del Altillo.

L'arcivescovo di Città del Messico avviò la causa di canonizzazione della donna nel 1959, quando duecento volumi contenenti i suoi scritti furono consegnati alla Congregazione delle cause dei santi. Papa Giovanni Paolo II la proclamò venerabile il 20 dicembre 1999. L'8 giugno 2018 un miracolo attribuitole fu accettato come tale e il 4 maggio 2019 papa Francesco l'ha proclamata beata durante una cerimonia alla Basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Concepción Cabrera de Armida è la prima laica messicana ad essere stata beatificata.[6]

Opere (parziale)

modifica
  1. ^ (EN) Daniel O'Connor, The Crown of Sanctity: On the Revelations of Jesus to Luisa Piccarreta, Daniel O'Connor, 4 marzo 2019. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  2. ^ Massimiliano Taroni, Concepción Cabrera de Armida (Conchita). Mistica e madre delle Opere della Croce, Velar, 2016, ISBN 978-88-6671-247-3. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) Robert Ellsberg, Blessed Among Us: Day by Day with Saintly Witnesses, Liturgical Press, 7 luglio 2016, p. 128, ISBN 978-0-8146-4745-5. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  4. ^ (ES) Javier Sicilia, Concepción Cabrera de Armida: la amante de Cristo, Fondo de Cultura Económica, 2002, ISBN 978-968-16-6448-0. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Robert Decker e Esther Tiscareño Márquez, The Proud Mexicans, Regents Publishing Company, 1976, p. 220. URL consultato il 16 febbraio 2020.
  6. ^ Beatifican a Concepción Cabrera, la primera laica mexicana, su milenio.com. URL consultato il 16 febbraio 2020.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN66465437 · ISNI (EN0000 0001 1028 4789 · BAV 495/96888 · LCCN (ENn82113080 · GND (DE129056952 · BNF (FRcb11897498w (data)