Congregazione della Santa Croce del Cono Sur
La Congregazione della Santa Croce del Cono Sur (in latino Congregatio Coni Australis de Sancta Cruce) è una delle congregazioni monastiche di diritto pontificio che compongono la confederazione benedettina.[1]
Storia
modificaLa creazione di una congregazione di monasteri benedettini in Sud America fu consentita, su petizione dell'abate primate dell'Ordine, dalla sacra Congregazione romana per i Religiosi con decreto del 23 dicembre 1970.[2]
Le prime comunità a unirsi furono: l'abbazia di San Benito di Buenos Aires, già appartenente alla congregazione di Solesmes; l'abbazia del Niño Dios di Victoria, già appartenente alla congregazione sublacense; il priorato di Cristo Rey di El Siambón, anch'essa già appartenente alla congregazione sublacense; il priorato di Santa María di Los Toldos, già appartenente alla congregazione svizzera; il priorato della Santísima Trinidad di Las Condes, già appartenente alla congregazione di Beuron.[2]
La Santa Sede rinnovò ai monasteri sud americani il permesso di federarsi in una congregazione il 20 novembre 1973; gli abati presidi delle congregazioni dalle quali i monasteri provenivano delegarono i loro poteri al priore di Las Condes e ai suoi successori, in attesa dell'elaborazione delle nuove costituzioni.[2]
Diffusione
modificaI monasteri appartenenti alla congregazione sono in Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay.[3] La casa generalizia della congregazione è, di fatto, il monastero retto dall'abate che presiede pro tempore la congregazione (nel 2013 il presidente era l'abate di Santa María di Los Toldos).[1]
Alla fine del 2011 alla congregazione appartenevano 10 monasteri e 104 religiosi, 47 dei quali sacerdoti.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Annuario pontificio per l'anno 2013, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2013. ISBN 978-88-209-9070-1.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.