Congresso internazionale dei matematici
Il Congresso internazionale dei matematici (in inglese International Congress of Mathematicians, in acronimo ICM) è la più importante conferenza internazionale sulla matematica.
Si tiene ogni quattro anni, organizzata dall'Unione matematica internazionale (IMU). Durante il congresso vengono assegnate la medaglia Fields, il premio Nevanlinna, il premio Gauss e la medaglia Chern.
Storia
modificaFelix Klein e Georg Cantor avanzarono l'idea di un congresso internazionale dei matematici a partire dal 1890.[1][2] Al Congresso mondiale del 1893 a Chicago, Klein tenne un discorso nel quale pronunciò la chiamata alle armi con la frase "Matematici di tutto il mondo, unitevi!"[2] Il primo Congresso internazionale dei matematici si tenne a Zurigo, nell'agosto del 1897. Tra gli organizzatori vi furono alcuni eminenti matematici, come Luigi Cremona, Felix Klein, Gösta Mittag-Leffler, Andrey Markov e altri. Parteciparono al congresso 208 matematici provenienti da 16 paesi diversi, e tra di essi vi erano 12 matematici russi e 7 statunitensi.[2]
Durante il congresso del 1900 a Parigi, David Hilbert annunciò la sua famosa lista dei 23 problemi matematici irrisolti, conosciuti ora con il nome di problemi di Hilbert.
All'ICM del 1904, tenutosi a Heidelberg, Gyula Kőnig tenne una lezione in cui affermava la falsità della famosa ipotesi del continuo formulata da Georg Cantor. L'annuncio aveva generato notevole clamore, tanto da causare l'annullamento di tutte le sessioni contemporanee per permettere a tutti di seguire l'esposizione. Lo stesso Klein dovette spiegare di persona al granduca di Baden (che era uno dei finanziatori che avevano promosso il congresso) la causa di tanta agitazione fra i matematici[3]. Tuttavia, la dimostrazione di Kőnig si sarebbe rivelata fallace: in seguito, infatti, e in breve tempo, un errore sarebbe stato scovato da Ernst Zermelo.
Durante il congresso del 1912, a Cambridge, Edmund Landau elencò quattro problemi di base riguardanti i numeri primi, in seguito chiamati problemi di Landau. Il congresso del 1924 a Toronto fu organizzato da John Charles Fields, l'iniziatore della medaglia Fields; il programma dei lavori comprendeva anche un'escursione in ferrovia, andata e ritorno, a Vancouver, e un viaggio in traghetto per Victoria. Le prime due medaglie Fields vennero assegnate all'ICM del 1936, tenutosi a Oslo.[3]
Durante i postumi della prima guerra mondiale, a causa dell'insistenza degli Alleati, l'ICM del 1920 (Strasburgo) e l'ICM del 1924 (Toronto) impedì la partecipazione ai matematici dei paesi appartenuti precedentemente agli Imperi centrali. Ciò portò ad una controversia ancora irrisolta sul contare o meno i congressi di Strasburgo e Toronto come veri ed effettivi ICM. All'apertura del congresso del 1932 a Zurigo, Hermann Weyl disse:"Ci troviamo qui in un improbabile e straordinario evento. Per il numero n, corrispondente ai congressi internazionali dei matematici finora aperti, abbiamo la disuguaglianza 7 ≤ n ≤ 9; sfortunatamente i nostri fondamenti assiomatici non sono sufficienti per dare un'affermazione più precisa".[3] Come conseguenza di questa controversia, a partire dal congresso del 1932 di Zurigo, gli ICM non vengono più numerati.[3]
Per l'ICM del 1950 tenutosi a Cambridge, Laurent Schwartz, uno dei vincitori della medaglia Fields di quell'anno, e Jacques Hadamard, entrambi visti dagli Stati Uniti come dei filocomunisti, poterono ottenere il visto degli Stati Uniti soltanto grazie ad un intervento personale del presidente Harry Truman.[4]
La prima donna ad aver tenuto una lezione completa ad un ICM fu Emmy Noether, in occasione del congresso del 1932 a Zurigo.[5] La seconda donna fu, 58 anni dopo, all'ICM del 1990 di Kyoto, Karen Uhlenbeck.[6]
Al congresso del 1998 parteciparono 3.346 matematici. L'American Mathematical Society riferì che più di 4.500 partecipanti presero parte alla conferenza del 2006. Il re di Spagna presiedette la cerimonia di apertura della conferenza del 2006. La conferenza del 2010 si è svolta a Hyderabad, dal 19 al 27 agosto.
Lista dei Congressi
modificaAnno | Città | Paese |
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2026 | Filadelfia | Stati Uniti d'America |
2022 | online, Helsinki [7] | Finlandia |
2018 | Rio de Janeiro | Brasile |
2014 | Seul | Corea del Sud |
2010 | Hyderabad | India |
2006 | Madrid | Spagna |
2002 | Pechino | Cina |
1998 | Berlino | Germania |
1994 | Zurigo | Svizzera |
1990 | Kyōto | Giappone |
1986 | Berkeley | Stati Uniti d'America |
1982 (1983) | Varsavia | Polonia |
1978 | Helsinki | Finlandia |
1974 | Vancouver | Canada |
1970 | Nizza | Francia |
1966 | Mosca | Unione Sovietica |
1962 | Stoccolma | Svezia |
1958 | Edimburgo | Regno Unito |
1954 | Amsterdam | Paesi Bassi |
1950 | Cambridge | Stati Uniti d'America |
1936 | Oslo | Norvegia |
1932 | Zurigo | Svizzera |
1928 | Bologna | Italia |
1924 | Toronto | Canada |
1920 | Strasburgo | Francia |
1912 | Cambridge | Regno Unito |
1908 | Roma | Italia |
1904 | Heidelberg | Impero di Germania |
1900 | Parigi | Francia |
1897 | Zurigo | Svizzera |
Note
modifica- ^ THE INTERNATIONAL MATHEMATICAL UNION AND THE ICM CONGRESSES. Archiviato il 23 febbraio 2021 in Internet Archive. www.icm2006.org. Accesso effettuato il 23 dicembre 2009.
- ^ a b c A. John Coleman. "Mathematics without borders": a book review Archiviato il 16 gennaio 2010 in Internet Archive.. Note CMS, vol 31, no. 3, Aprile 1999, pp. 3-5
- ^ a b c d G. Curbera [1]. Newsletter dell'European Mathematical Society, no. 63, Marzo 2007, pp.16-21. Accesso effettuato il 23 dicembre 2009.
- ^ Vladimir Maz'ya, Tatyana Shaposhnikova. Jacques Hadamard: a universal mathematician. American Mathematical Society, 1999. ISBN 0-8218-1923-2; p. 271
- ^ Guillermo Curbera
- ^ Sylvia Wiegand. Report on the Berlin ICM. Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive. AWM Newsletter, 28(6), Novembre-Dicembre 1998, pp. 3-8
- ^ Inizialmente previsto a San Pietroburgo, Russia. Alcune sessioni tenute in presenza ad Helsinki, Finlandia.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Guillermo Curbera. Mathematicians of the World, Unite!: The International Congress of Mathematicians: A Human Endeavor. AK Peters, 2009. ISBN 1-56881-330-9
- Olli Lehto. Mathematics without borders: a history of the International Mathematical Union. Springer-Verlag, 1998. ISBN 0-387-98358-9
- Donald J. Albers, Gerald L. Alexanderson, Constance Reid. Congressi Internazionali Matematici: Una Storia Illustrata, 1893-1986, Springer-Verlag, 1986. ISBN 0-387-96409-6
- Yousef Alavi, Peter Hilton e Jean Pederse. Let's Meet at the Congress. The American Mathematical Monthly, Vol. 93, No. 1 (Gen., 1986), pp. 3–8
- International Mathematic Union's page on ICM, su mathunion.org.
- ICM Proceedings 1893-2006, International Mathematical Union
- ICM 1998 (Proceedings)
- ICM 2002 (Procedure disponibili su arXiv)
- ICM 2006 Archiviato il 17 maggio 2011 in Internet Archive. (Proceedings Archiviato il 16 luglio 2014 in Internet Archive.)
- ICM 2010, su icm2010.org.in. URL consultato l'8 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 266980812 · LCCN (EN) n79033538 · J9U (EN, HE) 987008713267905171 |
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