Corda (teatro)

strumento atto a sostenere, alzare e abbassare gli elementi di scena a teatro

Le corde di canapa ritorta adoperate in palcoscenico servono per sostenere, alzare e abbassare gli elementi di scena: fondale, fondalini, quinte, cieli, americane, ecc. Sono in dotazione in ogni palcoscenico.

Corda di canapa da 8 mm

Descrizione

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Il loro diametro può variare secondo il peso che devono sostenere: le corde da 6 mm di diametro sono le più sottili, quelle da 8 mm rappresentano uno standard, quelle da 1 cm si utilizzano per sostenere le americane dei proiettori, mentre quelle da 12 mm sono destinate ai carichi eccezionali. Quando il peso da sostenere è veramente enorme, si utilizzano cavi d'acciaio e motori.

Le corde di canapa sono sensibili al tempo umido o asciutto: si allungano e si raccorciano.

Le nuove corde vengono collaudate legando un capo in graticcia e calando l'altro fino al piano palcoscenico con un peso di 10 kg legato. Si vede la corda girare velocemente in un senso poi nell'altro fino a fermarsi. In questo modo la corda può allungarsi anche di due centimetri per metro, diventa più maneggevole e, se difettosa, è più facile individuare il punto critico. Gli estremi devono essere intrecciati e fermati in maniera che non possano sfilacciarsi.

A volte essendo troppo visibili, le corde di canapa vengono sostituite, fino ad una certa altezza, da cordini d'acciaio di pochi millimetri, quasi invisibili allo spettatore.

È possibile effettuare tiri a mano o tiri contrappesati:

Tiro a mano

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La corda passa sul rocchetto in graticcia, un'estremità viene legata allo stangone, l'altra viene legata ad un mantegno.

Il nodo con cui si assicura il fascio di corde al mantegno è di retaggio marinaro. È essenzialmente composto dallo strozzamento della corda su sé stessa tramite un giro attorno alla parte lignea del mantegno.

È possibile gestire fasci di più corde così denominate: la lunga, la media, la corta, (se il fascio è composto da tre corde), la lunga, la mezzalunga, la media, la mezza corta e la corta (se il fascio è composto da cinque corde); tale denominazione dipende dalla loro distanza dal mantegno cui sono legate, cioè dal punto di manovra.

Prima di ogni spettacolo i tiri a mano vanno controllati (messa a punto) per pareggiare alla linea di terra lo stangone che tiene l'elemento e per eliminare eventuali pieghe.

Nei piccoli teatri il tiro a mano è l'unico adoperato.

 
Pesi per realizzare tiri contrappesati

Tiro contrappesato

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In genere utilizza cordini metallici; viene costruito per sostenere e manovrare pesi importanti che a volte superano il quintale, come ad esempio il peso di un grande fondale. Il meccanismo è lo stesso del tiro a mano, (cinque corde scorrono in graticcia su altrettanti rocchetti) tranne il fatto che il fascio delle corde si avvolge in un sesto rocchetto a cinque canali posto a lato della graticcia. I cinque cordini vengono fermati ad un ferro che sostiene i pesi per neutralizzare il peso del fondale. Il tiro contrappesato rende possibili cambi velocissimi ad opera di un solo macchinista.

Bibliografia

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  • Bruno Mello, Manuale di scenotecnica, Novara, Görlich - Istituto Geografico De Agostini, 1979.

Voci correlate

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