Cornelio Vinay

politico italiano (1913-2009)

Cornelio Vinay (Trieste, 16 dicembre 19133 dicembre 2009) è stato un politico italiano.

Cornelio Vinay

Sindaco di Arezzo
Durata mandato22 giugno 1957 – 1º agosto 1963
PredecessoreIvo Barbini
SuccessoreAldo Ducci

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studiolaurea
Professioneinsegnante

Biografia

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Nato a Trieste nel 1913 da Pietro Giosuè Vinay di Villasecca, insegnante di italiano nelle scuole evangeliche della città, e di Iside Saccomani, membro della comunità battista di La Spezia, fu il minore di quattro fratelli (Tullio, Valdesina e Valdo).

Trasferitosi ad Arezzo ed iscrittosi al Partito Socialista Italiano, venne eletto consigliere comunale nel 1956, anno nel quale il comune aretino attraversò una crisi di governabilità che impedì l'elezione del sindaco e portò all'immediato commissariamento.[1] L'anno successivo fu nuovamente rieletto e il 22 giugno 1957 ricevette la carica di sindaco di Arezzo, guidando la città con una maggioranza composta da socialisti e comunisti.[1] Fu riconfermato per un secondo mandato nel 1961, ma in seguito ad una nuova crisi interna alla giunta rassegnò le dimissioni da sindaco nell'estate 1963; al suo posto, fu eletto Aldo Ducci.[1]

Nel 1966 passò al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, che nel 1972 confluirà nel Partito Comunista Italiano.[1] Nel 1975 fu eletto consigliere della Provincia di Arezzo.[1] Dal 1974 al 1985 fu presidente dell'Ente provinciale per il turismo, fondando e dirigendo il Notiziario turistico della provincia di Arezzo.[1]

  1. ^ a b c d e f Biografia di Cornelio Vinay, su comune.arezzo.it. URL consultato il 28 ottobre 2018.

Bibliografia

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  • Luca Berti, Sindaci, podestà, commissari del Comune di Arezzo dal 1865 ad oggi, su comune.arezzo.it, Preprint, 1996. URL consultato il 27 ottobre 2018.
  • Alessandro Cantagalli, Carmine Mecca, Roberto G. Salvadori (a cura di), Dialoghi su Arezzo. 21 testimonianze intorno alla vita socio-politica e culturale di Arezzo nel secondo dopoguerra, Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1993, pp. 157–162.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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