Coronilla coronata
La cornetta coronata (Coronilla coronata L., 1759) è un arbusto di medie proporzioni con racemi di fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Fabacee[1].
Cornetta coronata | |
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Coronilla coronata | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Fabidi |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Faboideae |
Tribù | Loteae |
Genere | Coronilla |
Specie | C. coronata |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Genere | Coronilla |
Specie | C. coronata |
Nomenclatura binomiale | |
Coronilla coronata L., 1759 |
Etimologia
modificaIl nome del genere (Coronilla) venne definito dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (5 giugno 1656 - 28 dicembre 1708) il primo a dare una chiara definizione del concetto di genere nella classificazione dei viventi. Questo nome deriva dalla curiosa disposizione dei fiori (appunto a “piccola corona”) alla fine del peduncolo. Anche L'epiteto specifico deriva da questa particolarità morfologica.
La prima pubblicazione scientifica della specie è stata fatta da Linneo nel 1759.
I tedeschi chiamano questa pianta Berg-Kronwicke; mentre i francesi la chiamano Coronille en couronne.
Descrizione
modificaSi tratta di una pianta piccolo-arbustiva e perenne. Le sue dimensioni medie oscillano fra 30 e 60 cm. La forma biologica è del tipo camefita suffruticosa (Ch suffr), sono quindi piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i due ed i 30 cm dove le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose.
Fusto
modificaIl fusto è legnoso, mentre i suoi rami sono prostrati o ascendenti. Quelli bassi sono glabri e pruinosi.
Foglie
modificaLe foglie sono imparipennate con 3 – 4 segmenti per lato, più uno centrale. La forma dei lobi è ellittica o obcuneata. Dimensione dei lobi più grandi: larghezza 10 – 15 mm, lunghezza 16 – 28 mm.
Infiorescenza
modificaL'infiorescenza si compone di una decina è più di fiori (12 - 20) giallognoli disposti ad ombrella su pedicelli di 4 – 6 mm. Il peduncolo dell'infiorescenza è lungo 6 – 10 cm, mentre il diametro dell'ombrella è di 2,5 cm.
Fiori
modificaI fiori sono ermafroditi, pentameri, zigomorfi, eteroclamidati (calice e corolla ben differenziati) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali). I fiori sono lunghi dai 7 a 10 mm.
- K (5), C 3+(2), A (9)+1, G 1 (supero)[2]
- Calice: il calice è gamosepalo ed ha un tubo conico lungo quanto largo sormontato da 5 denti brevi e ottusi. Lunghezza del tubo: 2 mm; lunghezza dei denti: 1 mm.
- Corolla: la corolla è dialipetala del tipo papilionaceo: ossia è presente un petalo centrale più sviluppato degli altri e ripiegato leggermente all'indietro (= vessillo) di forma spatolata; due petali intermedi (= ali) sono liberi e in posizione laterale e possono essere di forma obovata o oblunga; mentre gli altri due rimanenti, inferiori, (= carena) sono concresciuti e incurvati e contengono l'androceo e il gineceo. Dimensione del vessillo : 7 – 9 mm; lunghezza delle ali: 7 mm.
- Androceo: gli stami sono 10 e sono diadefi (9 saldati insieme e uno libero).
- Gineceo: lo stilo è unico e su un ovario supero formato da un carpello uniloculare. Lo stigma è apicale.
- Fioritura: la fioritura avviene fra maggio e giugno.
- Impollinazione: l'impollinazione è di tipo entomofila (tramite insetti).
Frutti
modificaIl frutto è un lungo legume arcuato suddiviso in diverse logge “monosperme” (con un solo seme) con una tipica strozzatura tra loggia e loggia e un rostro nella parte apicale del frutto. I semi sono oblunghi. Questo frutto è deiscente attraverso due linee di sutura. Lunghezza del legume: 1,5 – 3 cm.
Distribuzione e habitat
modifica- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Sud Est – Europeo/Pontico/Montano.
- Distribuzione: in Italia questa specie è diffusa solo al nord, in particolare nelle seguenti province alpine: Torino e da Como fino a Udine. Oltre alle Alpi si trova sui seguenti rilievi: Massiccio del Giura, Alpi Dinariche e sui Carpazi. Nel resto dell'Europa si trova nelle zone centrali e sud-orientali. Fuori dall'Europa si trova nel Caucaso e nell'Asia occidentale temperata (Iran, Siria, Turchia)
- Habitat: l'habitat tipico di queste piante sono i prati aridi; ma anche i margini dei boschi, arbusteti meso-termofili e querceti sub-mediterranei. Il substrato preferito è calcareo con pH basico e basso livello nutrizionale del terreno in ambiente secco.
- Distribuzione altitudinale: queste piante si possono trovare fra i 100 e 1000 m s.l.m., frequentano quindi la fascia collinare e montana.
Fitosociologia
modificaDal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:
- Formazione : comunità delle macro- e megaforbie terrestri
- Classe : Trifolio-Geranietea sanguinei
- Ordine : Origanetalia vulgaris
- Alleanza : Geranion sanguinei
- Ordine : Origanetalia vulgaris
- Classe : Trifolio-Geranietea sanguinei
- Formazione : comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Tassonomia
modificaCoronilla coronata appartiene alla sottofamiglia delle Faboideae e alla tribù delle Loteae; all'interno del genere appartiene alla sezione delle Eucoronilla caratterizzata da specie arbustive perenni, con foglie imparipennate e con l'unghia dei petali sub-eguale al calice (le altre due sezioni sono Arthrolobium e Emerus)[3].
Specie simili
modificaMolte sono le specie che a prima vista possono essere scambiate per questa pianta sia dello stesso genere:
- Coronilla minima L. - Cornetta minima: si differenzia in quanto i segmenti delle foglie sono decisamente sessili e le stipole sono ridottissime (1 mm) e persistenti;
- Coronilla vaginalis L. - Cornetta guainata: l'infiorescenza è composta da un numero minore di fiori (4 – 6), ma l'evidenza maggiore è nel margine delle foglie che è membranoso, quasi traslucido e chiaro;
ma anche di generi diversi come:
- Lotus corniculatus L. - Ginestrino: ha un portamento più prostrato e i fiori sono più isolati;
oppure:
- Hippocrepis comosa L. - Sferracavallo comune: si distingue per i segmenti delle foglie più lineari, ma soprattutto per la forma del legume (il frutto) che è zigzagante.
Note
modifica- ^ (EN) Coronilla coronata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10 maggio 2023.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 22 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
- ^ Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
Bibliografia
modifica- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 735.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 758, ISBN 88-506-2449-2.
- AA.VV., Flora Alpina. Volume primo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 946.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coronilla coronata
- Wikispecies contiene informazioni su Coronilla coronata
Collegamenti esterni
modifica- Flora delle Alpi Marittime, su floramarittime.it. URL consultato il 22-01-2009.
- Flora Italiana, su luirig.altervista.org. URL consultato il 22-01-2009.
- GRIN Taxonomy for Plants, su ars-grin.gov. URL consultato il 22-01-2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
- Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 22-01-2009.
- Flora Europaea - Royal Botanic Garden Edinburgh, su 193.62.154.38. URL consultato il 22-01-2009.
- Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 22-01-2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).