Cosentini (Montecorice)
Cosentini è una frazione del comune di Montecorice, in provincia di Salerno. Il borgo fa parte del Parco del Cilento e del Vallo Di Diano.
Cosentini frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Salerno |
Comune | Montecorice |
Territorio | |
Coordinate | 40°14′23.78″N 15°00′06.44″E |
Altitudine | 309 m s.l.m. |
Abitanti | 171[1] (31-03-2012) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 84060 |
Prefisso | 0974 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 065071 |
Cod. catastale | F479 |
Targa | SA |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 157 GG[3] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Clima
modificaIl clima di Cosentini risulta mitigato dalla presenza del mare, le estati sono dunque calde e secche con scarsissime precipitazioni che si concentrano soprattutto nel periodo primaverile e autunnale.
Geografia fisica
modificaLa frazione dista meno di due chilometri da Montecorice e sorge a 309 metri sul livello del mare.
Storia
modificaIn una concessione di terre del febbraio 1257 è notizia di Cosentini[4] e ancora in una concessione enfiteutica del 7 del gennaio 1312. Lo storico Mazziotti afferma che il villaggio dipendeva da Ortodonico, per cui non è menzionato nei documenti della baronia di Cilento. Avocata al fisco la baronia e poi divisa, Cosentini fu venduto a Francesco del Pezzo (20 marzo 1553). Nel 1576, però, il villaggio era già in possesso di Tiberio Calcagno, alla cui morte (a. 1526) fu chiesto il relevio di Cosentini e Montanari dal figlio Cesare infine il feudo passò ai Landulfo ed ai Borgia. Nel 1673, dopo i numerosi precedenti feudatari, Cosentini[5] è acquisita dai Borgia.
Economia
modificaTurismo
modificaIl borgo conta circa 100 residenti, che aumentano per le presenze estive di turisti di passaggio e nostalgici abitanti che tornano nel villaggio[6]. In questo luogo, sin dai secoli passati, confluiva e confluisce una fitta rete viaria. Cosentini, infatti, si trova su di un importante nodo viario ed è compresa nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Attività religiose
modificaLa Confraternita del SS. Rosario di Socia[7] è una delle più antiche. Il periodo della sua fondazione fa riferimento alla battaglia di Lepanto contro i Turchi, inoltre si distingue perché nel rituale del Venerdì Santo i confratelli usano fare la disciplina, battendosi le spalle con appositi strumenti a guisa di cilicio. Il venerdì che precede il giorno di Pasqua, le confraternite partono dalle proprie chiese per visitare gli Altari della Reposizione dei paesi vicini, secondo un'antica consuetudine. I confratelli, in questa occasione, indossano il tradizionale costume che consiste in un camice bianco, cingolo e "mozzetta" corto mantello di colore diverso a seconda del titolo. Nelle chiese i confratelli, fermandosi in più punti e attraverso un cammino circolare, eseguono antichi canti su testi ispirati alla Passione di Cristo. Oltre la chiesa dell'Assunta è presente anche la parrocchia del SS. Salvatore della «Socia» :sviluppo del toponimo: Sors, Soccia, Chiova, Socia (dialetto: 'a Chióva). Con questo termine si indicano quattro centri abitati del Comune (Cosentini, Fornelli, Zoppi e Ortodonico) che da tempo immemorabile fanno capo alla chiesa di San Salvatore detta appunto "della Socia" e costituiscono , dal punto di vista ecclesiastico, un'unica parrocchia.
Monumenti d'interesse
modificaNei pressi del centro abitato è presente il palazzo baronale[8] dei Borgia /Landulfo con l'adiacente cappella di San Francesco, oltre codesta cappella sono presenti anche delle cappelle gentilizie: San Domenico e Santa Lucia. Fin dal XIV secolo, c'era una cappella chiamata Santa Maria del Valloncello [1]. Successivamente divenne un convento agostiniano[9], soppresso nel 1652 e da questa data rimasto, fino al primo Novecento, centro d’accoglienza per neonati illegittimi destinati all’adozione o al ricovero presso l’Annunziata di Napoli. Sorta sui resti del convento, la chiesa dell’Assunta[10] situata in piazzetta Angelo Rossi[11],anch’essa di recente ristrutturazione presenta una facciata tripartita secondo un impianto razionale dal sapore neoclassico, sormontata da frontone e scandita dal ritmo verticale di quattro lesene su alto basamento.
Cucina
modificaUna gastronomia semplice che affonda le sue radici nella tradizione mediterranea: l'impaccata di fichi alle mandorle é un dolce tipico di Cosentini.
Sport
modifica- Campo da calcio - Martino
- Parco Giochi
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2012.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Relazione sullo stato della istruzione primaria nella ... - Pagina 44books.google.it › books Italia : Provveditorato agli studi Principato Citeriore · 1869.
- ^ Chiesa, baroni e popolo nel Cilento, 2 voll., Ed. di Storia e Letteratura. URL consultato il 19 aprile 2022.
- ^ Economia e società nel Cilento medievale, 2 voll., Ed. di Storia e Letteratura. URL consultato il 19 aprile 2022.
- ^ Chiesa e baroni Ebner, su google.it.
- ^ Giuseppe Volpi, Cronologia de' vescovi Pestani ora detti di Capaccio, in cui si dà conto de' fatti più memorabili de' vescovi, che hanno governata quella chiesa; de' luoghi antichi, e delle cose notabili avvenute nella loro diocesi; ... descritta da d. Giuseppe Volpi patrizio di Bari, presso Giovanni Riccio, 1752. URL consultato il 19 aprile 2022.
- ^ IX censimento generale della popolazione, 4 novembre 1951: Istituto centrale di statistica (Italy) · 1954.
- ^ Archivio storico per le province napoletane - Volume 30 - 1905.
- ^ https://www.lanuovapadania.it/cultura/carlo-erba-il-pioniere-padano-e-il-campano-angelo-rossi-quando-la-farmacia-era-etica/, in La Nuova Padania © 2021 - Tutti i diritti riservati Testata registrata presso il Tribunale di Como n.2/2020 del 7/01/2020.
Voci correlate
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