Cosimo Convertino
Cosimo Convertino (Massafra, 24 febbraio 1939) è un politico italiano.
Cosimo Convertino | |
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Presidente della Regione Puglia | |
Durata mandato | 23 ottobre 1992 – 4 dicembre 1992 |
Predecessore | Michele Bellomo |
Successore | Giovanni Copertino |
Presidente del Consiglio regionale della Puglia | |
Durata mandato | 16 dicembre 1992 – 19 luglio 1995 |
Predecessore | Mario Annese |
Successore | Rosario Rinaldi |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Titolo di studio | Laurea in medicina e chirurgia |
Università | Università di Bari |
Professione | Medico |
Biografia
modificaNato a Massafra nel 1939, conseguì la laurea in medicina e chirurgia ed esercitò la professione di medico.[1]
Militò politicamente nelle file del Partito Socialista Italiano, con il quale fu eletto consigliere comunale nella sua città. Eletto al Consiglio regionale della Puglia, fu vice-presidente del consiglio dal 1990 al 1992.[1]
Nell'ottobre 1992 venne eletto presidente della Regione, primo e unico presidente socialista nella storia dell'ente; la giunta da lui presieduta, sostenuta dai partiti di centro-sinistra PDS, PSI e PSDI, si dimise però pochi giorni dopo il suo insediamento: la maggioranza in Consiglio regionale venne infatti raggiunta solo grazie ai voti decisivi dei consiglieri del Movimento Sociale Italiano, suscitando proteste sia da parte dell'opposizione democristiana sia da parte di esponenti dello stesso centro-sinistra.[2][3]
Dal 1992 al 1995 fu presidente del Consiglio regionale.[1]
Note
modifica- ^ a b c Cosimo Convertino, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- ^ PASTICCIO IN PUGLIA GIUNTA ROSSA ELETTA CON I VOTI DEL MSI, su ricerca.repubblica.it, 25 ottobre 1002. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ IN PUGLIA S' E' DIMESSA LA GIUNTA VOTATA DAL MSI, su ricerca.repubblica.it, 31 ottobre 1995. URL consultato il 15 marzo 2022.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Convertino Cosimo [24/02/1939] / Convertino Cosimo [24/03/1939], su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.