Costanza di Bretagna

nobile bretona, duchessa di Bretagna, contessa di Richmond
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Costanza di Penthievre, o di Bretagna; in francese Constance de Bretagne (Bretagna, 1161Nantes, 3 o 5 settembre 1201), bretone, fu Duchessa di Bretagna dal 1166 al 1201 e Contessa di Richmond dal 1171 al 1201.

Costanza di Bretagna
Duchessa di Bretagna
In carica1166 –
1201
co-regnanti:
PredecessoreConan IV
SuccessoreArturo I
Contessa di Richmond
In carica1171 –
1201
PredecessoreConan IV
SuccessoreArturo I
NascitaBretagna, 1161
MorteNantes, 3 o 5 settembre 1201
Luogo di sepolturaAbbazia di Villeneuve a Les Sorinières, Nantes
DinastiaPenthièvre
PadreConan IV di Bretagna
MadreMargherita di Huntingdon
ConiugiGoffredo II di Bretagna
Ranulph de Blondeville
Guido di Thouars
Figlidi primo letto:
Eleonora
Matilde
Arturo
di terzo letto:
Alice
Caterina
ReligioneCattolicesimo
Insegna (Stendardo) di Costanza

Origine

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Costanza, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era l'unica figlia del Conte di Richmond, duca di Bretagna e Conte di Tréguier e di Guingamp, Conan IV[1] e della moglie[2][3], Margherita di Huntingdon, come ci confermano gli Annales de Burton[4].

Margherita di Huntingdon (1145 - 1201), era figlia del conte di Northumbria e di Huntingdon, Enrico di Scozia, e di Ada de Warenne (secondo l'abate e storico normanno, del XII secolo, priore dell'abbazia di Bec e sedicesimo abate di Mont-Saint-Michel, Robert de Torigny, Guglielmo I di Scozia era figlio di Enrico di Scozia e di Ada de Warenne[5] e, sia secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, sia secondo The Chronicle of the reigns of Henry II and Richard I 1169-1192, Margherita era la sorella di Guglielmo I[2][3]).

Conan IV di Bretagna (1138 - 1171), secondo la Chronica sancti Sergii Andegavensis, era figlio del primo conte di Richmond, Alano III (il Nero) e di Berta di Bretagna[6], che, secondo l'Ex Chronico Britannico Altero, era figlia del duca di Bretagna, conte di Rennes e conte di Nantes, Conan III[7] e della moglie (come conferma il monaco e cronista inglese, vissuto tra l'XI e il XII secolo, Orderico Vitale[8]), Matilde FitzRoy ( † dopo il 1128), figlia illegittima del re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico I Beauclerc, e di un'amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti[9].

Biografia

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Nonostante che suo padre Conan IV ed il re d'Inghilterra e duca di Normandia, Enrico II, nel 1158, si fossero rappacificati, Enrico II continuò a promuovere segretamente ribellioni nel ducato di Bretagna, sino a che, nel 1168, secondo il monaco benedettino, inglese, del XIII secolo, Matteo di Parigi, suo padre cedette, e dichiarò erede Costanza, la sua unica figlia, di circa sette anni ed acconsentì il matrimonio (fidanzamento) di Costanza col figlio di Enrico II, Goffredo[10], di circa dieci anni; la decisione fu ben accolta in tutta la Bretagna[11].

Suo padre Conan IV morì poco dopo: nel 1169 (secondo la Chronica sancti Sergii Andegavensis[6]), o nel 1171 (secondo Robert de Torigny[12], secondo l'Ex Chronico Britannico Altero[13], secondo l'Ex Chronico Kemperlegiensis, che precisa anche il giorno (20 febbraio)[14] e ancora secondo l'Ex Chronico Ruyensis Cœnobii[15]) o ancora nel 1170, secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, che ci informa inoltre che fu sepolto nel monastero di Bégard[2].
A Conan succedette la figlia Costanza, ma di fatto al governo del ducato ci fu il fidanzato, Goffredo, sotto la reggenza di Guglielmo Hammon[6].

Il matrimonio tra Costanza e Goffredo, fu celebrato nel 1181[16], anche se Robert de Torigny, lo riporta nel 1182[17]. Goffredo assunse il titolo di duca di Bretagna e conte di Richmond.

Nel 1186, a soli ventotto anni, il marito di Costanza morì calpestato a morte da un cavallo durante una giostra[18], lasciando a Costanza il governo della Bretagna e della contea di Richmond, come reggente, per conto del figlio, Arturo, nato postumo.

Il 3 febbraio del 1188 Costanza si sposò, in seconde nozze, con Ranulfo, conte di Chester, come ci confermano gli Annales Cestrienses or Chronicle of the Abbey of St Werburg at Chester[19]; sempre secondo gli Annales Cestrienses Ranulfo, il primo gennaio di quell'anno, nei pressi di Caen, in Normandia, era stato creato cavaliere dal re, Enrico II[19], che aveva deciso di dargli in moglie, la vedova di suo figlio, Goffredo, Costanza, che gli avrebbe portato in dote la contea di Richmond[19]. Questo secondo matrimonio viene confermato anche dalla Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ[2]. La coppia visse separata[20], poiché il marito continuava a vivere in Inghilterra, governando le contee di Chester e Richmond, mentre Costanza viveva in Francia con i figli, governando il ducato di Bretagna.

Nel 1191 re Riccardo Cuor di Leone, allora trentaquattrenne e privo di discendenza, nominò suo erede il figlio di Costanza, il giovane Arturo in un documento siglato con il re di Francia Filippo II ed il Re di Sicilia, Tancredi[21].

Nel 1196, Costanza fece riconosciure Arturo duca di Bretagna. Il marito, Ranulfo, catturò Costanza a Pontorson sull'ordine di Riccardo Cuor di Leone[20][22] e la imprigionò in Normandia, nel castello di Beuvron[20], ma fu costretto a liberarla, nell'estate del 1198[20], per la reazione dei sudditi in Bretagna. Costanza chiese l'annullamento del proprio matrimonio con Ranulfo e, secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, ottenne il divorzio, causa adulterio[2].

Sempre secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, Costanza, nel 1199, si sposò, in terze nozze, con Guido di Thouars[2]( † 13 aprile 1213), un nobile francese, figlio secondogenito del visconte Goffredo di Thouars ( † dopo il 1173) e di Aumou, di cui non si conoscono gli ascendenti (secondo il documento n° XXIV del cartoulaire du bas poitou, il fratello di Guido il primogenito, il visconte di Thouars, Amalrico VII ( † 21 marzo 1226) fece una donazione in cui asserisce di essere fratello di Guido e di essere figlio di Aumou[23] e secondo il documento n° LXXXII del Cartulaire de Saint-Laon de Thouars, sempre il fratello di Guido, Amalrico VII, fece un'altra donazione in suffragio dell'anima del padre, Goffredo[24]).
Questa scelta corrispondeva alla linea politica di alleanza con la Francia perseguita dalla duchessa, già avviata dal primo marito Goffredo e proseguita anche dai figli.

Quando nel 1199 morì il re Riccardo Cuor di Leone, Filippo II di Francia diede ad Arturo i contadi di Angiò, Maine e Poitou in cambio del giuramento di fedeltà in qualità di vassallo. La sua ascesa al trono venne dunque osteggiata dai nobili inglesi, che temevano la sudditanza dell'Inghilterra entro l'orbita francese: lo zio Giovanni d'Inghilterra si insediò al suo posto nell'aprile del 1199. Arturo, benché ancora minorenne, costituiva ai suoi occhi una minaccia e per questo lo fece catturare a Mirabeau, il ragazzo venne quindi portato a Rouen sotto la custodia di Guglielmo de Braose, IV signore di Bramber e lì sparì misteriosamente, probabilmente ucciso[2], nell'aprile del 1203 dopo un anno di detenzione. Anche un'altra figlia di Costanza, Eleonora, venne catturata e rinchiusa nel castello di Corfe[2], dove rimase fino alla morte avvenuta parecchi anni dopo.

Costanza morì di parto, dando alla luce la figlia ultimogenita, all'età di quarant'anni, nel 1201, come ci confermano anche gli Annales de Burton[25].La morte di Costanza viene confermata anche dalla Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, che ci informa che fu sepolta nel monastero di Bégard[2] (poi dopo circa 25 anni, i resti furono traslati a Nantes), dall'Ex Chronico Britannico, che indica il giorno della morte (3 settembre)[26], dall'Ex Chronico Britannico Altero, che indica un diverso giorno della morte (5 settembre)[27] ed infine dall'Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, che ci informa che morì nei pressi di Nantes[28].
Dal primo luogo di sepoltura il monastero di Bégard, nell'ottobre del 1223, nel giorno della consacrazione della chiesa (fatta costruire da Costanza), la salma venne traslata nell'abbazia di Villeneuve a Les Sorinières, Nantes.

Famiglia

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Guglielmo, fratello di Costanza

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Come femmina, Costanza non poteva ereditare dopo la morte del padre se aveva un fratello. Una carta di Margherita di Huntingdon, madre di Costanza, indica che lei e Conan avevano avuto più di un bambino: Margherita fece una donazione per la sua anima e quelle del duca Conan IV e “figli nostri” o “bambini nostri” (“pro salute anime”... “puerorum”... nostrorum”). Secondo gli storici Michael Jones e Judith Everard, è probabilmente allusione ad almeno un figlio morto durante l'infanzia, rendendo Costanza l'unica ereditiera del ducato di Bretagna[29].

Tuttavia, due carte di Costanza e del figlio Arturo menzionano un fratello di Costanza, Guglielmo “clericus”. Come un maschio, Guglielmo avrebbe dovuto ereditare dopo la morte di Conan. Secondo la storica Judith Everard, Enrico II costrinse il padre di Costanza da abdicare nel 1166 per impedire a un figlio del duca di ereditare il ducato[30]. Secondo Everard, il fatto che il fratello di Costanza si chiama Guglielmo sembra indicare che non è un figlio illegittimo di Conan, poiché Guglielmo era il nome di un fratello di Margherita de Huntingdon.

Discendenza

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Costanza a Goffredo diede tre figli[20][31]:

A Ranulfo de Blondeville, ancora secondo la Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, non diede figli[2].

A Guido di Thouars, diede due figlie[20]:

Margherita di Thouars

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Secondo qualche storico, Costanza e Guido di Thouars aveva una terza figlia:

  • Margherita di Thouars (1 / 5 settembre 1201 - avanti a 1220),sposata da Goffredo, visconte di Rohan[33][34].

Secondo gli storici Dom Morice, Charles-Louis Taillandier, Prudence-Guillaume de Roujoux e Arthur Le Moyne de La Borderie, Costanza di Bretagna e Guido di Thouars avevano una terza figlia, chiamata Margherita[33][34][35][36].

Gli storici Pierre Daru e François Manet affermano che Costanza di Bretagna e Guido di Thouars avevano tre figlie, ma non precisano i loro nomi[37][38].

Margherita è chiamata sorella di Pietro I di Bretagna in una carta di 1232. Questo significa che era la sua sorella o la sua cognata (vedere Medieval Lands).

Nella cultura di massa

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Nella la letteratura

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Costanza di Bretagna appare in diverse opere, comprese:

Costanza venne anche accennata nel poema Le petit Arthur de Bretagne à la tour de Rouen (1822) di Marceline Desbordes-Valmore, il dramma Arthur de Bretagne (1885) di Louis Tiercelin e i romanzi Le Loup blanc (1843) di Paul Féval, Le Poids d’une couronne (légende bretonne) (1867-1868) di Gabrielle d’Étampes, il secondo volume della trilogia Le Château des Poulfenc (2009) di Brigitte Coppin e, con le figlie Matilda, Alice e Catarina et il marito Guido di Thouars, nel romanzo Dans l’Ombre du Passé (2020) di Léa Chaillou.

Nel teatro e nella televisione

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Costanza venne interpretata da Julia Neilson nel cortometraggio muto King John (1899), che inscena la morte di Giovannia al fine dell’opera di Shakespeare, Sonia Dresdel nella versione del BBC Sunday Night Theatre (1952) e Claire Bloom nella versione BBC Shakespeare (1984).

Nella serie Robin Hood, appare in cinque puntate e venne interpretata da Dorothy Alison (prima e seconda stagioni), Pamela Alan (terza stagione) e Patricia Marmont (quarta stagione). venne anche interpretata da Paula Williams (giovana Costanza) e Nina Francis (adulta Costanza) nella serie televisiva drammatica della BBC The Devil's Crown (1978).

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Stefano I, conte di Penthièvre Oddone I, conte di Penthièvre  
 
Agnese di Cornovaglia  
Alano, I conte di Richmond  
Havoise di Blois Tebaldo III, conte di Blois e di Champagne  
 
Alice de Crépy  
Conan IV, duca di Bretagna  
Conan III, duca di Bretagna Alano IV, duca di Bretagna  
 
Ermengarda d'Angiò  
Berta, duchessa di Bretagna  
Matilde FitzRoy Enrico I, re d'Inghilterra  
 
 
Costanza, duchessa di Bretagna  
Davide I, re di Scozia Malcolm III, re di Scozia  
 
Margherita d'Inghilterra  
Enrico di Scozia  
Maud di Northumbria Waltheof, conte di Northumbria  
 
Judith di Lens  
Margherita di Scozia  
Guglielmo di Warenne, II conte di Surrey William de Warenne, I conte del Surrey  
 
Gundred, contessa del Surrey  
Ada de Warenne  
Elisabetta di Vermandois Ugo di Francia  
 
Adelaide, contessa di Vermandois  
 
  1. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1186 pagina 859 Archiviato il 10 novembre 2014 in Internet Archive.
  2. ^ a b c d e f g h i j k (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Genealogia Comitum Richemundiæ post conquestum Angliæ, pagina 569
  3. ^ a b (LA) Gesta Regis Henrici Secundi Benedicti Abbatis, The Chronicle of the reigns of Henry II and Richard I 1169-1192, anno 1186, pagina 361
  4. ^ (LA) Annales Monastici Vol. I, Annales de Burton, pagina 209
  5. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome I, anno 1153, pagina 274
  6. ^ a b c (LA) Chroniques des Eglises d'Anjou, Chronica sancti Sergii Andegavensis, anno MCLXIX, pagina 150
  7. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico Alter, anno MCXLVIII pagina 560
  8. ^ (LA) Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II, cap. IV, par. XVII, pagina 292
  9. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - CONAN de Bretagne
  10. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, Monachi Sancti Albani, Chronica Majora, Vol. II 1067-1216, anno 1168, pagine 244 e 245
  11. ^ (LA) Matthæi Parisiensis, Monachi Sancti Albani, Chronica Majora, Vol. II 1067-1216, anno 1168, pagina 245
  12. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, Volume 2, pagina 25
  13. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico Alter, anno MCLXXI, pagina 560
  14. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Kemperlegiensis, anno MCLXXI pagina, 563
  15. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, anno MCLXXI, pagina 564
  16. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1182, pagina 104, nota 4
  17. ^ (LA) Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, tome II, anno 1182, pagina 104
  18. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Re inglesi - GEOFFREY
  19. ^ a b c (LA) Annales Cestrienses or Chronicle of the Abbey of St Werburg at Chester, anno 1188, pagina 40
  20. ^ a b c d e f (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - CONSTANCE de Bretagne
  21. ^ Frederik Maurice Powicke, "Inghilterra: Riccardo I e Giovanni", cap. IV, vol. VI della Storia del Mondo Medievale, 1999, pag 149
  22. ^ Jacques Choffel, La Bretagne sous l'orage Plantagenêt, 1990, pp. 203-204
  23. ^ (LA) cartoulaire du bas poitou, documento n° XXIV, pagina 32
  24. ^ (LA) Cartulaire de Saint-Laon de Thouars, documento n° LXXXII, pagina 71
  25. ^ (LA) Annales Monastici Vol. I, Annales de Burton, pagina 208
  26. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Britannico, anno MCCI, pagina 329
  27. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Britannico Alter, anno MCCI, pagina 330
  28. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Chronico Ruyensis Cœnobii, anno MCCI, pagina 332
  29. ^ Judith Everard e Michael Jones, The Charters of Duchess Constance and Her Family (1171-1221), pagine 93-94
  30. ^ Judith Everard, Brittany and the Angevins: Province and Empire, 1158-1203. Cambridge University Press, 2000, pagina 43
  31. ^ (EN) #ES Genealogy: Re inglesi (Angiò) - Constance (Geoffroy) Archiviato il 22 agosto 2017 in Internet Archive.
  32. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XVIII, Ex Fragmentis Chronicorum Comitum Pictaviæ et Aquitaniæ Ducum, pagina 243
  33. ^ a b Pierre-Hyacinthe Morice, Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Libro primo, pagine 129 e 150
  34. ^ a b Prudence Guillaume de Roujoux, Histoire des rois et des ducs de Bretagne, Libro secondo, pagina 231
  35. ^ Charles Taillandier, Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Libro secondo, pagina IX
  36. ^ Arthur Le Moyne de La Borderie, Histoire de Bretagne, Libro terzo, pagina 288
  37. ^ Pierre Daru, Histoire de Bretagne, Libro primo, pagina 407
  38. ^ François Manet, Histoire de la Petite-Bretagne, ou Bretagne Armorique, depuis ses premiers habitans connus, Libro secondo, pagina 308

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • William John Corbett, "Inghilterra 1087 - 1154", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 56–98.
  • Doris M. Stenton, "Inghilterra: Enrico II", cap. III, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 99–142.
  • Frederik Maurice Powicke, "Inghilterra: Riccardo I e Giovanni", cap. II, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 143–197.
  • Jacques Choffel, La Bretagne sous l'orage Plantagenêt, 1990, pp. 203–204.
  • Judith Everard e Michael Jones, The Charters of Duchess Constance and Her Family (1171-1221). Boydell & Brewer Ltd, 1999
  • Judith Everard, Brittany and the Angevins: Province and Empire, 1158-1203. Cambridge University Press, 2000
  • Pierre-Hyacinthe Morice, Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Libro primo, 1750
  • Prudence Guillaume de Roujoux, Histoire des rois et des ducs de Bretagne, Libro secondo, 1828
  • Charles Taillandier, Histoire ecclésiastique et civile de Bretagne, Libro secondo, 1751
  • Arthur Le Moyne de La Borderie, Histoire de Bretagne, Libro terzo, 1899
  • Pierre Daru, Histoire de Bretagne, Libro primo, 1826
  • Manet, Histoire de la Petite-Bretagne, ou Bretagne Armorique, depuis ses premiers habitans connus, Libro secondo, 1834

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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