Lingua creola haitiana

lingua creola derivata dal francese
(Reindirizzamento da Creolo haitiano)

Il creolo haitiano (nome nativo kreyòl ayisyen) è una lingua creola derivata da una semplificazione del francese.

Creolo haitiano
Kreyòl ayisyen
Parlato inHaiti (bandiera) Haiti
Bahamas (bandiera) Bahamas
Canada (bandiera) Canada
Isole Cayman (bandiera) Isole Cayman
Rep. Dominicana (bandiera) Rep. Dominicana
Francia (bandiera) Francia
Guyana francese
Guadalupa
Martinica
Turks e Caicos (bandiera) Turks e Caicos
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Locutori
Totale8,2 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica89
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
TipoSVO - flessiva - sillabica
Tassonomia
FilogenesiLingue creole
 Creolo francese
  Creolo antillano
   Creolo haitiano
Statuto ufficiale
Ufficiale inHaiti (bandiera) Haiti
Regolato daMinistère de l’éducation nationale et de la formation professionnelle
Codici di classificazione
ISO 639-1ht
ISO 639-2hat
ISO 639-3hat (EN)
Glottologhait1244 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Tout moun fèt lib, egal ego pou diyite kou wè dwa. Nou gen la rezon ak la konsyans epi nou fèt pou nou aji youn ak lot ak yon lespri fwatènite.

Al 2022, è parlata da 8,2 milioni di persone[1].

Quasi tutta la popolazione della Repubblica di Haiti parla il creolo haitiano. Grazie all'emigrazione, vi sono circa 3,5 milioni di parlanti in altri paesi, tra cui soprattutto il Canada, gli Stati Uniti d'America, la Francia e vari Stati dei Caraibi, fra i quali soprattutto la Repubblica Dominicana, Cuba e le Bahamas.

Nel creolo haitiano sono riscontrabili diverse influenze delle lingue dell'Africa occidentale, fra cui il wolof, alcune lingue gbe (soprattutto fon ed ewe). Esistono due diversi dialetti: il fablas e il plateau.

Grazie anche agli sforzi di Felix Morisseau-Leroy, dal 1961 il creolo haitiano è stato riconosciuto quale lingua ufficiale del paese insieme al francese, fino ad allora unica lingua ufficiale di Haiti: tale status fu riconfermato dalla costituzione del 1987.

L'uso del creolo haitiano in campo letterario è ridotto ma crescente. Uno dei primi a utilizzare il creolo in ambito colto fu lo stesso Morisseau. Attualmente, molti haitiani parlano sia il creolo haitiano sia il francese, mentre numerosi esponenti del mondo culturale hanno appoggiato l'uso della lingua in ambito letterario sin dagli anni ottanta. Esistono inoltre giornali, radio e televisioni in lingua creola haitiana.

Lessico

modifica

Gran parte del lessico deriva dal francese. Le parole sono scritte con una grafia semplificata, più vicina alla lingua parlata. In molti casi, l'articolo determinativo francese (le) viene fuso con il sostantivo cui è riferito.

Creolo haitiano IPA Origine Italiano
bagay /bagaj/ Fr. bagage bagaglio
bannann /bãnãn/ Fr. banane banana
bekàn /bekan/ Fr. bécane /be.kan/ bicicletta
Bondye /bõdje/ Fr. Bon Dieu /bõ.djø/ buon Dio
dèyè /dɛjɛ/ Fr. derrière /dɛ.ʁjɛʁ/ dietro
diri /diɣi/ Fr. du riz /dy.ʁi/ del riso
kay /kaj/ Fr. cahutte /ka.yt/ (hutte = «capanna») casa
kiyèz, tchok, poban /kijɛz/ qualità tozza e corta di banana: «hog banana»
kle /kle/ Fr. clé /kle/ chiave
kle kola // Fr. clé /kle/ + Eng. cola («chiave» + «cola») apribottiglia
konflèk /kõflɛk/ En. corn flakes cereali per colazione
kowouchou /kowuʃu/ Fr. caoutchouc (fatto di gomma) di gomma: pneumatico
lalin /lalin/ Fr. la lune /la.lyn/ la luna
makak /makak/ Fr. macaque /ma.kak/ macaco
makomen /makomẽ/ padrino (di battesimo)
matant /matãt/ Fr. ma tante («mia zia») zia
moun /mun/ Fr. monde /mõd/ (inteso come «gente del mondo», «gente», «popolazione») persone
nimewo /nimewo/ Fr. numéro /ny.me.ʁo/ numero
ozetazini /etazini/ Fr. aux États-Unis /o.ze.ta.zy.ni/ negli Stati Uniti
pima /pima/ Fr. piment peperoncino piccante
pwa /pwa/ Fr. pois /pwa/ pisello
chanet // diastema centrale
tonton /tõtõ/ Fr. ton oncle («tuo zio») zio
vwazen /vwazɛ̃/ Fr. voisin /vwa.zɛ̃/ vicino
zwazo /zwazo/ Fr. les oiseaux /le.z‿wa.zo/ («gli uccelli») uccello
zye /zje/ Fr. les yeux /le.z‿jø/ («gli occhi») occhio

Termini derivati da marchi commerciali

modifica

Molti marchi commerciali sono diventati nomi di utilizzo comune nel creolo haitiano (un po' come accade in italiano con i termini «aspirina» o «Nutella» per la crema gianduia).

  • koget (Colgate) – «dentifricio»
  • jilet (Gillette) – «rasoio»
  • pamper (Pampers) – «pannolino»
  • kodak (Kodak) – «macchina fotografica»

La parola nèg

modifica

La parola nèg indicherebbe un uomo dalla pelle scura: ad esempio, gen yon nèg e gen yon blan significa «c'è un uomo nero e c'è un uomo bianco». Tuttavia, spesso essa viene utilizzata per indicare qualsiasi essere umano, indipendentemente dal colore della pelle.

Etimologicamente, la parola deriva dal francese nègre. Tuttavia, nel creolo haitiano, il termine nèg non ha alcuna sfumatura dispregiativa.

Esistono altri termini per specificare le diverse sfumature della pelle, quali grimou, brin, woz, mawon. Tuttavia, essi sono considerati offensivi da alcuni haitiani, visto che possono ricordare l'antica divisione in classi della società d'epoca coloniale.

Grammatica

modifica

La grammatica del creolo haitiano è alquanto diversa da quella del francese ed è improntata a una maggiore semplicità: ad esempio, i verbi non sono coniugati come accade in francese (cioè modificando la parte finale del verbo in base a tempo e persona) e non vi è concordanza di genere di articoli e aggettivi rispetto ai sostantivi. L'ordine della frase coincide con quello usato in francese, sebbene le eccezioni riferite a verbi e aggettivi sono molto meno frequenti rispetto a quanto si riscontra in francese.

Molti elementi grammaticali, specie il plurale dei nomi e i possessivi, sono resi con l'aggiunta di suffissi (per esempio, yo viene usato per formare il plurale). Per diversi anni vi è stato un dibattito in riferimento a cosa utilizzare per unire i suffissi alla parola cui essi si riferiscono: un trattino, un apostrofo oppure un semplice spazio bianco. Ciò risulta ancora più problematico quando il suffisso stesso è abbreviato (per esempio, quando è rappresentato da un'unica lettera come la m o la w).

Pronomi

modifica

Ci sono sei pronomi, un pronome per ogni combinazione persona/numero. Alcuni sono di evidente derivazione francese, altri no:

Persona/numero Creolo haitiano Forma corta Francese Italiano
1/singolare mwen m' / m je, moi, io, me, mi
2/singolare ou w' / w tu, te, toi, vous tu, te, ti
3/singolare li l' / l il, elle, lui egli, ella, lui, lei, esso, essa
1/plurale nou n' / n nous, on noi, ci
2/plurale nou / (zòt) n' / n vous voi, vi
3/plurale yo y' / y ils, elles, eux essi, loro

Plurale dei sostantivi

modifica

Il plurale dei sostantivi è formato aggiungendo yo al termine della parola.

liv yo (o liv-yo) – «i libri»
machin yo (o machin-yo) – «le automobili»

Possesso

modifica

Il possesso è indicato posizionando colui che possiede dopo la cosa posseduta. Questa costruzione è simile a quella francese di chez moi o chez lui.

lajan li – «i suoi soldi»
fanmi mwen o fanmi'm – «la mia famiglia»
kay yo – «la loro casa»
papa ou o papa'w – «tuo padre»
chat Pierre – «il gatto di Pierre»
chèz Marie - «la sedia di Marie»
zanmi papa Jean – «l'amico del padre di Jean»
papa vwazin zanmi nou – «il padre del vicino del nostro amico»

Articolo indeterminativo

modifica

Ci sono due articoli indefiniti, yon e on, corrispondenti a una/uno in francese. Vengono anteposti al nome:

yon/on kouto – «un coltello»
yon/on kravat – «una cravatta»

Articolo determinativo

modifica

Esiste un unico articolo determinativo, che traduce i francesi le/la. Esso viene posizionato dopo il nome e varia in base al suono con cui termina il nome stesso.

  • Se il nome termina con una consonante non nasale, si usa la:

kravat la – «la cravatta»

  • Se il nome termina per vocale, l'articolo diventa a:

kouto a – «il coltello» mango a – «il mango»

  • Se l'ultimo suono del nome è nasale (solitamente ciò accade «n») si utilizza l'articolo nan:

machin nan – «l'automobile» telefon nan – «il telefono»

«Questo» e «quello»

modifica

C'è una singola parola, sa, che corrisponde al francese ce/ça e ceci/cela e all'italiano «questo/i» e «quello/i». Come in italiano può essere usato come un aggettivo dimostrativo, ma è posizionato dopo il nome a cui si riferisce:

jardin sa bel (o jardin-sa bel) – «questo giardino è bello»

Come in Italiano, può essere usato come pronome, sostituendo un nome:

sa se zanmi mwen – «questo è un mio amico»
sa se chen frè mwen – «questo è il cane di mio fratello»

Molti verbi corrispondono ai corrispettivi francesi all'infinito, scritti così come vengono pronunciati. I verbi non sono coniugati come in francese: si usano infatti delle particelle per indicare il tempo verbale.

Li ale travay le maten – «Egli va a lavorare di mattina»
Li dòmi le swa – «Egli dorme di sera»
Li li Bib la – «Ella legge la Bibbia»
Mwen fe manje – «Preparo da mangiare»
Nou toujou etidye – «Studiamo sempre»

Il concetto espresso in italiano dal verbo «essere» è espresso in creolo haitiano da due parole, se e ye.

Il verbo se ha pressappoco lo stesso significato di «essere» (e le sue flessioni). È utilizzato come ogni altro verbo, cioè tra il soggetto e il predicato:

Li se fre mwen – «Lui è mio fratello»
Mwen se yon/on doktè – «Io sono un dottore»
Sa se yon/on pyebwa mango – «Questo è un albero di mango»
Nou se zanmi – «Noi siamo amici»

Il soggetto sa o li può talvolta essere sottinteso con se:

Se yon/on bon ide – «Questa è una buona idea»
Se nouvo chemiz mwen – «Questa è la mia nuova maglietta»

Per il tempo futuro, di solito viene usato devenir invece di se.

Ye ha lo stesso significato, ma si pone alla fine della frase, dopo il predicato e il soggetto (in questo ordine):

Ayisyen mwen ye = Mwen se Ayisyen – «Sono haitiano»
Ki moun sa? – «Che cos'è quello?»
Kouman ou ye? – «Come stai?»

Il verbo «avere» si traduce con genyen, spesso abbreviato in gen.

Esserci

modifica

Il verbo genyen (o gen) significa anche «c'è» (o «ci sono»)

Genyen anpil Ayisyen nan Florid – «Ci sono molti haitiani in Florida»
Gen yon moun la – «C'è qualcuno qui»
Pa gen moun la – «Non c'è nessuno qui»

Ci sono due verbi che sono spesso tradotti con «sapere», ma hanno anche altri significati. Konnen significa semplicemente quel che in italiano è reso con «sapere».

Èske ou konnen non li? – «Conosci il suo nome?»
M pa konnen kote li ye – «Non so dov'è lui» (nota bene: pa = negazione)

L'altra parola è konn. Il suo significato può essere reso con le perifrasi «sapere come», «avere esperienza», o «sapere come fare qualcosa»: denota non solo la capacità di compiere un'azione, ma anche una certa esperienza riguardo al compimento di tale azione.

Mwen konn fe manje – «So cucinare» (let. «So come preparare il cibo»)
Eske ou konn ale Ayiti? – «Sei stato a Haiti?» (lett. «Sai andare a Haiti?»)
Li pa konn li franse – «Lui non sa leggere il francese» (lett. «Lui non sa come leggere il francese»)

Un altro verbo degno di nota è fe. Deriva dal francese faire ed è spesso tradotto con «fare». Ma ha un'ampia varietà di significati.

Kouman ou fe pale kréyòl? – «Come hai imparato a parlare il creolo haitiano?»
Marie konn fe mayi moulen. – «Marie sa come preparare la farina di granturco»

Essere capace di

modifica

Il verbo kapab, o la forma accorciata ka significa «capace di (fare qualcosa)». Esprime sia «capacità» sia «disponibilità»:

Mwen ka ale demen – «Posso andare domani»
Petet m ka fe sa demen – «Forse posso farlo domani»

Forme ausiliari per i tempi

modifica

Il presente viene reso semplicemente attraverso la forma base del verbo, preceduta dal soggetto: Mwen pale kréyòl – «(io) parlo creolo»

Presente indicativo del verbo manje («mangiare»):

mwen manje – io mangio
ou manje – tu mangi
li manje – egli/ella/esso/essa mangia
nou manje – noi mangiamo
yo manje – essi/esse mangiano

Notare che manje significa sia «cibo» sia «mangiare», come manger in francese canadese: M'ap manje yon bon manje. significa «Sto mangiando del buon cibo»

Per gli altri tempi, specifiche forme ausiliari precedono il verbo. Quelle principali sono:

te – passato semplice
tap (o t'ap) - equivalente al passato semplice inglese (una combinazione di te e ap)
ap – equivalente del presente progressivo inglese (con ap e a i pronomi a essi vicini assumono la forma breve (m'ap, l'ap, n'ap, y'ap, ecc.))
a – futuro (utilizzato con alcune limitazioni)
pral – futuro

Passato, equivalente del passato remoto o del passato prossimo nel suo uso contemporaneo in italiano):

mwen te manje – io mangiai
ou te manje – tu mangiasti
li te manje – egli/ella/esso/essa mangiò
nou te manje – noi mangiammo
nou te manje – voi mangiaste
yo te manje – essi/esse mangiarono

Equivalente della forma stare al imperfetto + gerundio o dell'imperfetto

mwen t'ap manje - io stavo mangiando
ou t'ap manje - tu stavi mangiando
li t'ap manje - egli/ella/esso/essa stava mangiando
nou t'ap manje - noi stavamo mangiando
nou t'ap manje – voi stavate mangiando
yo t'ap manje - essi/esse stavano mangiando

Equivalente della forma stare + gerundio:

m'ap manje – io sto mangiando
w'ap manje – tu stai mangiando
l'ap manje – egli/ella/esso/essa sta mangiando
n'ap manje – noi stiamo mangiando
n'ap manje – voi state mangiando
y'ap manje – essi/esse stanno mangiando

Futuro:

mwen pral manje – io mangerò
ou pral manje – tu mangerai
li pral manje – egli/ella/esso/essa mangerà
nou pral manje – noi mangeremo
nou pral manje – voi mangerete
yo pral manje – essi/esse mangeranno

Altri esempi:

Mwen te we zanmi ou ye – «Ho visto i tuoi amici ieri»
Nou te pale lenten – «Abbiamo parlato a lungo»
Le li te gen wit an... – «Quando aveva otto anni...»
M'a travay – «Io lavorerò»
Nou pral li'l demen – «Noi lo leggeremo domani»
Mwen t'ap mache e m'we yon chen – «Stavo camminando e vidi un cane»

Avverbi:

fèk – passato recente («appena»)
sot – equivalente a fèk

Sono spesso usati insieme:

Mwen fèk sot antre kay la – «Sono appena entrato in casa»

Un altro ausiliario è ta, usato per formare il condizionale:

Yo ta renmen jwe – «Loro vorrebbero giocare»
Mwen ta vini si mwen te gen youn machin – «Io verrei se avessi una macchina»
Li ta bliye'w si ou pa't la – «Lui/lei ti dimenticherebbe se tu non fossi qui»

Negazione del verbo

modifica

La parola pa si pone prima di un verbo per negarlo:

Rose pa vle ale – «Rose non vuole andare»

Elenco di termini usati nel creolo haitiano

modifica
  • annakaonna - ? (dall'aruaco, anacaona)
  • annanna - ananas (dall'aruaco, anana)
  • aprann - imparare
  • bat - colpire
  • batay - combattere
  • bebe - bambino
  • bonjou - buongiorno
  • bonswa - buonasera
  • boukousou - un tipo di fagiolo
  • boul - palla
  • chante - cantare
  • cheri - caro
  • cho - avere caldo
  • dou-dou - felpa
  • dlo - acqua
  • fanmi - famiglia
  • - fare
  • fèt - festa
  • fig - banana
  • fou - essere pazzo
  • gade - guardare
  • gato - torta
  • kijan/kanman - come
  • kisa - cosa
  • kite M - lasciami solo
  • kochon - maiale
  • konprann - capire, comprendere
  • kouman ou rele? - come ti chiami?
  • kreyon - matita
  • kwafè - parrucchiere
  • la - qui
  • lougawou - lupo mannaro
  • machin - una macchina
  • makak - scimmia
  • manje - mangiare
  • mèg - essere magro
  • mesi - grazie
  • moun - persona
  • move - stare male
  • pale - parlare
  • panye - cesta, paniere
  • pitit - bambino
  • pwa - fagioli
  • sa bon pou ou - lett. «questo è buono per te»
  • sache - sacca
  • sirèt - dolcetto
  • timoun - un bambino
  • tonbe - cadere
  • toutouni - essere nudo
  • vole - ladro/ saltare/ volare
  • zonbi - fantasma, zombi (da una lingua africana; la parola italiana zombi(e) viene dalla parola in haitiano)
  • sac pase - come va?
  1. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàLCCN (ENsh95007328 · GND (DE4514023-6 · BNF (FRcb12490432q (data) · J9U (ENHE987007558748605171