Cucumber (serie televisiva britannica)

serie televisiva britannica

Cucumber è una serie televisiva britannica ideata da Russell T Davies e trasmessa nel 2015 da Channel 4. La serie ruota attorno alle vicende di Henry Best (Vincent Franklin), uomo di mezza età, a seguito del suo rifiuto di una proposta di matrimonio da parte del suo compagno di lunga data Lance Sullivan (Cyril Nri).

Cucumber
Immagine tratta dalla sigla della serie televisiva
Titolo originaleCucumber
PaeseRegno Unito
Anno2015
Formatoserie TV
Generecommedia drammatica
Stagioni1
Episodi8
Durata45 min
Lingua originaleinglese
Rapporto2,35:1
Crediti
IdeatoreRussell T Davies
Interpreti e personaggi
Casa di produzioneRed Production Company, Adjacent Productions
Prima visione
Dal22 gennaio 2015
Al12 marzo 2015
Rete televisivaChannel 4
Opere audiovisive correlate
AltreBanana, Tofu

In sviluppo dal 2006, Cucumber è stata annunciata nel novembre del 2013 insieme alla serie Banana e alla webserie Tofu dello stesso Davies. I titoli delle tre serie fanno riferimento a uno studio scientifico dell'European Association of Urology sull'erezione maschile, che ha individuato una scala di durezza composta da quattro fasi, tofu, peeled banana (banana sbucciata), banana e cucumber (cetriolo).[1][2][3]

Henry ha 46 anni e vive con il suo compagno Lance, con cui è assieme da nove anni. Lance gli fa una proposta di matrimonio, ma Henry la rifiuta senza pensarci troppo, dando così inizio a una serie di eventi che stravolgeranno la sua vita.

Sviluppo

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Russell T Davies ha avuto l'idea per Cucumber mentre lavorava come showrunner di Doctor Who. Concepita come seguito spirituale della serie Queer as Folk trasmessa tra il 1999 e il 2000 sempre su Channel 4, More Gay Men, come era originariamente intitolata, sarebbe ruotata attorno a un uomo gay di mezza età. Inizialmente la serie doveva entrare in produzione nel 2006, ma il successo del revival di Doctor Who ha ritardato l'inizio della produzione.[4] Nel marzo del 2007 Davies ha realizzato l'episodio pilota e ha così spiegato una scena centrale dell'episodio al giornalista Benjamin Cook:[5]

«Immagino un uomo che è così infuriato per qualcosa di minuscolo (come il fatto che il compagno non voglia imparare a nuotare), la cui collera è così grande che in una notte la sua intera vita cade a pezzi. L'imparare a nuotare non c'entra nulla ovviamente, c'entra il modo in cui la mente può fissarsi su qualcosa di piccolo e usarla per entrare in un mondo di rabbia e dolore... Se scrivo bene la scena "Impara a nuotare!" (e potrebbe essere la spina dorsale di tutta la serie) allora saprò dire qualcosa sugli uomini gay, sulle coppie, sulla comunicazione, sulla rabbia.»

Nel 2008 More Gay Men era nell'elenco delle serie che Davies avrebbe voluto produrre dopo essersi trasferito a Los Angeles, insieme all'adattamento statunitense di Bob & Rose.[6] Cucumber è stata selezionata dall'emittente statunitense Showtime e da BBC Worldwide ed è entrata in pre-produzione nel luglio del 2011.[7] Tuttavia la pre-produzione è stata interrotta dopo un mese, quando al compagno di Davies è stato diagnosticato un tumore al cervello, evento che ha spinto lo sceneggiatore a fare ritorno a Manchester.[8]

Cucumber è stata in seguito selezionata da Channel 4, per essere prodotta dall'ex collega di Davies Nicola Shindler e dalla Red Production Company.

Episodi

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Stagione Episodi Prima TV UK Prima TV Italia
Prima stagione 8 2015 inedita

Accoglienza

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Sam Wollaston, su The Guardian, ha definito il debutto della trilogia Cucumber/Banana/Tofu l'«evento televisivo della settimana», e ha dichiarato che, sebbene lo show sia «gloriosamente, trionfalmente ed esplicitamente gay», non si è «mai sentito tagliato fuori» come spettatore eterosessuale.[9] Mark Lawson ha detto che la serie ha un tema più ampio: «il crollo della rispettabilità, che si ha quando Henry passa rapidamente da una compiaciuta monotonia a scene caratterizzate da interventi della polizia, colleghi furiosi e umiliazione sociale».[10]

Sia Lawson che Theo Merz, scrivendo per il Daily Telegraph, hanno paragonato Cucumber e Banana a Queer as Folk. In particolare, Lawson ha affermato che anche se Cucumber e Banana sono sessualmente esplicite, i tempi sono cambiati: «Queer as Folk è stata fatta in un tempo in cui gli attivisti combattevano per ridurre l'età del consenso sessuale tra i gay da 18 a 16 anni, mentre le ultime serie di Davies vanno in onda in un'epoca i cui uomini e donne possono sposarsi legalmente tra di loro», e perciò le raffigurazioni di temi sessuali espliciti hanno meno probabilità di offendere.[10] Merz ha affermato che Cucumber e Banana «sembrano meno pericolose, e perciò meno entusiasmanti di Queer as Folk», aggiungendo che «Cucumber rappresenta una più ampia varietà di personaggi gay in quanto non deve portare il peso di essere l'unico spettacolo in televisione a rappresentare la vita gay».[11]

Scrivendo per Telegraph, Gerard O'Donovan ha commentato positivamente il primo episodio: «In termini di commedia funziona brillantemente, il brio e l'umorismo equivoco della sceneggiatura di Davies portano una rara energia e grinta al caos emergente».[12] Michael Hogan, invece, sempre sul Telegraph, ha affermato che dopo aver visto il terzo episodio si è sentito «deluso» e incapace di trovare calore nel protagonista Henry.[13]

La serie è stata recensita positivamente anche da The Independent, dove Ellen E. Jones ha dichiarato: «Nelle mani di Davies, la tragi-commedia della crisi di mezza età è davvero triste, ma allo stesso tempo davvero, davvero divertente». Jones ha anche affermato che l'attrattiva della serie è «universale» e non limitata al solo pubblico gay.[14]

Trasmissione internazionale

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Sia Cucumber che Banana sono trasmesse negli Stati Uniti dal canale Logo a partire dal 13 aprile 2015.[15] Entrambe le serie sono state trasmesse in Australia, su SBS Television.[16]

  1. ^ (EN) Russell T Davies Explores 21st Century Gay Life in New Drama for C4, su channel4.com, Channel 4 Press Office, 19 novembre 2013. URL consultato il 25 gennaio 2015.
  2. ^ (EN) Erection Hardness Score, su sexhealthmatters.org, Sexual Medicine Society of North America. URL consultato il 23 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  3. ^ (EN) Malaysians not so hot in bedroom, su thestar.com.my, The Star. URL consultato il 25 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  4. ^ Aldridge, Murray, p. 224.
  5. ^ Davies, Cook, p. 57.
  6. ^ Davies, Cook, p. 407.
  7. ^ (EN) Jethro Nededog, 'Torchwood' Creator Developing New Showtime Drama Series, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 6 luglio 2011. URL consultato il 29 luglio 2011.
  8. ^ (EN) Laurence Watts, Interview: Russell T Davies on shelving US projects, his partner’s cancer diagnosis and coming home, Pink News, 5 dicembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2011.
  9. ^ (EN) Sam Wollaston, Cucumber, Banana and Tofu review – 'gloriously, triumphantly, explicitly gay and the television event of the week', The Guardian, 22 gennaio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  10. ^ a b (EN) Mark Lawson, Cucumber-Banana-Tofu trilogy - first-look review, The Guardian, 16 gennaio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  11. ^ (EN) Theo Merz, Cucumber and Banana: how gay TV drama came of age, Daily Telegraph, 22 gennaio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  12. ^ (EN) Gerard O'Donovan, Cucumber: episode one review: 'terrifically entertaining', Daily Telegraph, 22 gennaio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  13. ^ (EN) Michael Hogan, Cucumber, review, ep 3: 'lacks warmth', Daily Telegraph, 5 febbraio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  14. ^ (EN) Ellen E. Jones, Cucumber, Channel 4 - review: Russell T Davies is on top form in this universal slice of gay life, The Independent, 22 gennaio 2015. URL consultato il 9 febbraio 2015.
  15. ^ (EN) Logo to broadcast Cucumber and Banana, su logotv.com, Logo/Viacom Networks, 1º marzo 2015. URL consultato il 1º marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2015).
  16. ^ (EN) Queer kaleidoscope to celebrate Mardi Gras on SBS, su tvtonight.com.au, TV Tonight, 1º marzo 2015. URL consultato il 1º marzo 2015.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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