Cyanocorax sanblasianus

specie di uccello

La ghiandaia di San Blas (Cyanocorax sanblasianus (Lafresnaye, 1842)) è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi[2].

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Ghiandaia di San Blas
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordineCorvida
SuperfamigliaCorvoidea
FamigliaCorvidae
GenereCyanocorax
SpecieC. sanblasianus
Nomenclatura binomiale
Cyanocorax sanblasianus
(Lafresnaye, 1842)
Sinonimi

Cissolopha sanblasiana

Etimologia

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Il nome scientifico della specie, sanblasianus, è un riferimento alla città messicana di San Blas, sita nell'area in cui l'animale vive: il nome comune di questi uccelli altro non è che la traduzione di quello scientifico.

Descrizione

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Veduta laterale di esemplare impagliato.
 
Veduta ventrale di esemplare impagliato.

Dimensioni

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Misura 27-35 cm di lunghezza, per 92-122 g di peso[3].

Aspetto

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Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto ma slanciato, con grossa testa ovale e allungata, becco forte e conico dall'estremità lievemente adunca, grandi occhi, lunghe ali digitate, coda allungata e forti zampe artigliate. Le penne della fronte sono erettili come quelle delle ghiandaie eurasiatiche, alle quali l'aspetto di questi uccelli ricchiama non poco. Notevole è anche la somiglianza all'affine (e secondo alcuni conspecifica[3]) ghiandaia cespugliosa, dalla quale questi uccelli si distinguono per il ventre nero anziché blu e la cresta più lunga e liscia anziché arricciata.

Il piumaggio si presenta di colore nero lucido su testa, collo, spalle, petto, ventre, fianchi e coda, mentre dorso, ali e codione sono di colore blu-azzurro iridescente, con presenza di riflessi grigio-cannella proprio sulle ali.
Non è presente alcuna forma di dimorfismo sessuale, né nella taglia, né nella colorazione.

Il becco e le zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono di colore ambrato.

Biologia

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Si tratta di uccelli dalle abitudini di vita diurne e gregarie, che vivono in piccoli stormi composti da un numero di individui che può raggiungere le trenta unità, generalmente strutturato in 6-10 coppie riproduttrici e dai loro figli di una o due covate precedenti. CIascun gruppo occupa un proprio territorio, e l'interazione coi gruppi delle zone confinanti è molto limitata: questi uccelli passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i cespugli, riunendosi verso sera sugli alberi per passare la notte al sicuro da eventuali predatori.

I vari membri di uno stesso stormo si tengono in contatto vocale quasi continuo fra loro, mediante dei richiami piuttosto monotoni, corti, acuti e nasali.

Alimentazione

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La ghiandaia di San Blas è un uccello onnivoro, che si ciba in prevalenza di grossi insetti (in special modo cavallette verdi[3]) ed altri invertebrati e delle loro larve, nonché da bacche e piccoli frutti maturi: questi uccelli, inoltre, si cibano anche di piccoli vertebrati, come gli anolidi[3] e le uova e i nidiacei di piccoli uccelli, come la tortorina rossiccia[4].

Riproduzione

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Si tratta di uccelli monogami, nei quali le coppie rimangono assieme per la vita: la stagione riproduttiva comincia verso la fine di maggio e prosegue fino ai primi di agosto, vedendo due periodi di nidificazione distinti, con le coppie che si riproducono nell'uno che aiutano quelle che si riproducono nell'altro[3].

Le varie coppie riproduttive di uno stesso stormo tendono a nidificare in un raggio ristretto, spesso su uno stesso albero: spesso come sito di nidificazione viene scelta la corona di una palma.
Il nido, a forma di coppa, viene costruito con rametti intrecciati e foderato internamente con fibre vegetali: al suo interno, la femmina depone 3-4 uova bianco-grigiastre con screziature brune, che provvede a covare per circa 18 giorni, alternandosi con altre femmine non riproduttive. I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono accuditi e imbeccati da ambedue i genitori (talvolta coadiuvati dagli altri membri dello stormo) fino a circa tre settimane dalla schiusa, quando s'involano e divengono un "bene" comune dello stormo, venendo accuditi da tutti i suoi membri ed a loro volta partecipando nell'allevamento dei nuovi nidiacei fino a quando non cominciano a riprodursi a loro volta, cosa che avviene in genere a partire dal terzo anno d'età[3].

Distribuzione e habitat

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Esemplare nel Jalisco.
 
Esemplare in natura.

La ghiandaia di San Blas è endemica del Messico, del quale popola la fascia costiera sud-occidentale, dal Nayarit sud-occidentale al Guerrero centrale, attraverso le fasce costiere di Jalisco e Colima.
Si tratta di uccelli generalmente stanziali, tuttavia esemplari isolati in dispersione sono stati osservati a nord fino all'Arizona[3].

L'habitat di questi uccelli è costituito dai margini delle aree alberate: la ghiandaia di San Blas popola un vasto range di ambienti, che va dalle aree semiaride a quelle costiere semiumide, passando per i mangrovieti, le zone cespugliose e i palmeti delle aree urbane (in questi ultimi casi a condizione però che vi sia presenza di aree alberate nei dintorni, siano pure esse rappresentate da giardini, piantagioni o parchi).

Tassonomia

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Se ne riconoscono due sottospecie[2]:

  • Cyanocorax sanblasianus nelsoni (Bangs & Penard, 1919) - diffusa nella porzione centrale e occidentale dell'areale occupato dalla specie;
  • Cyanocorax sanblasianus sanblasianus (Lafresnaye, 1842) - la sottospecie nominale, endemica del Guerrero;
  1. ^ (EN) BirdLife International 2016, Cyanocorax sanblasianus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 14 novembre 2017.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Corvidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 14 novembre 2017.
  3. ^ a b c d e f g (EN) San Blas Jay (Cyanocorax sanblasianus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  4. ^ Gurrola Hidalgo, M. A.; Sanchez-Hernandez, C.; RomeraAlmara, M. de L., Novel food sources for Quiscalus mexicanus and Cyanocorax sanblasianus in Chamela, Jalisco coast, Mexico, in Acta zoológica mexicana, vol. 25, n. 2, 2009, ISSN 0065-1737 (WC · ACNP).

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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