Dassa (isola)
Dassa[3][4][5] o Daxa[6][7][8] (in croato Daksa), è un isolotto della Croazia, nell'arcipelago delle isole Elafiti, situato di fronte alla costa dalmata, a nord-ovest di Ragusa, nel mare Adriatico. Amministrativamente appartiene alla città di Ragusa (Dubrovnik) nella regione raguseo-narentana.
Dassa Daksa | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | mare Adriatico |
Coordinate | 42°40′05″N 18°03′28″E |
Arcipelago | isole Elafiti |
Superficie | 0,065[1] km² |
Sviluppo costiero | 1,3[1] km |
Altitudine massima | 14,2[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Croazia |
Regione | Regione raguseo-narentana |
Comune | Ragusa (Dubrovnik) |
Cartografia | |
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Geografia
modificaDassa è il più orientale e il più piccolo delle Elafiti. Si trova all'ingresso del porto di Gravosa (luka Gruž) e della val d'Ombla[9] (Rijeka Dubrovačka), la ría in cui sfocia l'omonimo fiume e a sud-est del porto di Malfi (Zaton). A nord è separato dalla costa dalmata dal canale di Dassa[10] (kanal Daksa). È situato inoltre a nord-ovest della penisola di San Martino[11] (Lapad) da cui dista circa 360 m[2]. L'isolotto, che è disabitato, ha la forma di una elle rovesciata; ha una superficie di 0,065 km², uno sviluppo costiero di 1,3 km[1] e l'altezza massima di 14,2 m[2]. Sulla sua punta nord-ovest c'è un faro alto 19 m, costruito nel 1873[3][12].
Isole adiacenti
modifica- Calamotta, a ovest, a circa 2,6 km di distanza[2].
- Scogli Pettini di Ragusa, a sud.
Storia
modificaIl convento di Santa Sabina, costruito sull'isola nel 1281[3][4], per secoli è stato abitato da monaci e frati francescani. Divenne proprietà della Santa Sede nel 1442 per ordine di papa Eugenio IV.[3][4] Abbandonato all'arrivo dell'esercito di Napoleone nel 1806[3], il monastero fu distrutto e con i suoi resti venne eretta una fortezza.
Nel 1890 l'isola fu venduta al principe polacco Alexander Poninsky che restaurò il monastero (oggi in rovina) dotandolo di una biblioteca di 4000 volumi e 200 manoscritti, piantando inoltre sull'isolotto pini, alloro, limoni e cipressi.
Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, 53 persone, sospettate di essere filo-naziste, vennero giustiziate senza processo dai partigiani iugoslavi[3][13]. L'episodio è ricordato come il massacro di Dassa[14].
Note
modifica- ^ a b c Duplančić, pp. 12-30.
- ^ a b c d (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 14 gennaio 2017.
- ^ a b c d e f Alberi, p. 1648.
- ^ a b c Rizzi, p. 488.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 419, ISBN 978-88-85339293.
- ^ Marieni, p. 386.
- ^ G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 12, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ Vadori, p. 534.
- ^ Rizzi, p. 420.
- ^ Alberi, pp. 1658-1659.
- ^ Dubrovnik / Otočić Daksa light, su lightphotos.net. URL consultato il 28 ottobre 2016.
- ^ 6 uninhabited and mysterious islands with bizarre pasts-Daksa, su thedailystar.net. URL consultato il 31 ottobre 2016.
- ^ Daksa massacre, su encyclo.co.uk. URL consultato il 31 ottobre 2016.
Bibliografia
modifica- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. II, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
Cartografia
modifica- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 27 febbraio 2017.
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 12, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dassa
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