Davide Pioggia

glottologo

Davide Pioggia (Rimini, 12 maggio 1966) è un glottologo italiano.

Biografia

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Laureato in Fisica, si è interessato al campo interdisciplinare della teoria dei sistemi complessi e alle possibili applicazioni alla linguistica, occupandosi in particolare dello sviluppo dei dialetti romagnoli e di quelli contigui.[1][2]

Dal 2010 ha portato avanti, in collaborazione col glottologo Daniele Vitali, un progetto di mappatura e analisi fonologica dei dialetti romagnoli, nell'ambito del quale ha raccolto centinaia di interviste, in un'area compresa fra Ravenna, Pesaro, Sarsina, Imola e il confine nord-occidentale della Romagna.[1][3][4][5][6][7][8] I due hanno condotto l'analisi fonetica e fonologica del materiale raccolto avvalendosi spesso della consulenza di Luciano Canepari.[9][10][11] Questo progetto ha condotto alla pubblicazione del saggio Dialetti romagnoli (2014), che è diventato uno dei più importanti riferimenti per la letteratura sui dialetti romagnoli.[12][13]

Il progetto di mappatura di Pioggia porta avanti le ricerche di geografia linguistica che erano state avviate in Romagna nella prima parte del XX secolo da Friedrich Schürr e da Paul Scheuermeier e che si erano poi arrestate nella seconda metà del secolo. Pioggia ha censito e descritto alcune decine di dialetti che non erano stati descritti dai ricercatori che l'avevano preceduto.[14] Inoltre le ricerche condotte su dialetti già descritti gli ha consentito di interpretare le trascrizioni fonetiche dei suoi predecessori, che talvolta risultavano ambigue o incoerenti.[15][16] Una parte rilevante della sua ricerca è concentrata sul dialetto di Santarcangelo di Romagna, del quale le ricerche precedenti riportavano solo alcune trascrizioni fonetiche, mentre Pioggia ha analizzato il corpus fonetico individuandone l'intero inventario fonologico.[17]

Pioggia ha realizzato e cura tuttora il sito Dialetti Romagnoli in rete, dove una parte del materiale raccolto è resa disponibile online, organizzata su base territoriale.[18][19] Il materiale audio del sito è stato utilizzato anche per studi specialistici[20] e trasmissioni radiofoniche.[21][22] [23]

Oltre a fare ricerca di taglio accademico ha svolto attività divulgativa[24], tenendo lezioni pubbliche[18], seminari e presentazioni, che hanno suscitato anche l'interesse della stampa locale.[25][26][27] Nell'ambito di questa attività divulgativa ha illustrato diverse soluzioni grafiche per esprimere adeguatamente i repertori fonologici dei vari dialetti romagnoli[28], e per la grafia ha collaborato con diversi autori, curando la trascrizione dei testi[29][30][31] o fornendo la consulenza scientifica.[32] Ha anche ripreso i testi di opere edite (in particolare degli autori santarcangiolesi) per integrarne la grafia e fornirne una chiave interpretativa dal punto di vista fonetico e fonologico.[33][34]

Ha collaborato con l'Istituto Schürr di Ravenna pubblicando articoli sulla rivista «la Ludla»[4][35] e curando pubblicazioni patrocinate dall'Istituto.[29][30]

Il 20 ottobre 2015 è stato nominato membro del Comitato Scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell'Emilia-Romagna.[36]

Ricerca scientifica

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Le ricerche di Pioggia hanno prodotto alcune scoperte. In particolare si può segnalare il suo contributo per la comprensione di alcuni esiti di A tonica volgare in sillaba aperta o equivalente[37] che in precedenza erano considerati irregolari.[38] Si consideri a questo proposito che in ogni dialetto romagnolo la A volgare ha in questo contesto un esito tipico, che si trova nella maggior parte dei casi, e che è stato illustrato a partire dai lavori di Schürr. Tuttavia in molti dialetti, e soprattutto nella Romagna sud-orientale, già a partire da Cesena, si trova un congruo numero di eccezioni.[39] Nella sua descrizione diacronica dei dialetti romagnoli Schürr non riporta tali eccezioni, rinunciando implicitamente a darne una spiegazione.[40] Pioggia ha dimostrato che in tutti questi casi si tratta di un fenomeno di assimilazione progressiva.[41] Successivamente le ricerche sul territorio condotte da Pioggia in collaborazione con Vitali hanno mostrato che il fenomeno si ritrova anche al di fuori dell'area sud-orientale, e in particolare nel dialetto di Imola.[42]

I principali contributi di Pioggia sono i seguenti saggi:

Fra le curatele e le consulenze scientifiche si segnalano le seguenti:

Un elenco completo delle opere si trova nel profilo dell'autore, accessibile dai Collegamenti esterni.

  1. ^ a b Vitali-Pioggia 2010, p. 22 ed. online (profilo degli autori).
  2. ^ Zaghini.
  3. ^ Vitali-Pioggia 2010, p. 1 ed. online.
  4. ^ a b D. Pioggia. I suoni e le lettere dei dialetti romagnoli: I parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 4 (2011), pp. 2-3; II parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 5 (2011), pp. 4-5; III parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 6 (2011), pp. 4-5; IV parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 7 (2011), pp. 4-5; V parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 8 (2011), pp. 4-5 VI parte Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., in la Ludla, n. 9 (2011), pp. 4-5
  5. ^ Vitali-Pioggia 2014, pp. 2-3.
  6. ^ Ghirardini.
  7. ^ a b Savini.
  8. ^ Bettoli.
  9. ^ Vitali-Pioggia 2010, p. 2 ed. online.
  10. ^ Vitali-Canepari, p. 725.
  11. ^ Vitali-Pioggia 2014, p. 4.
  12. ^ In Calamai si cita questo saggio, assieme a un altro di Fabio Foresti, come testo di riferimento per la letteratura sui dialetti romagnoli.
  13. ^ Roberto Batisti Archiviato il 1º agosto 2015 in Internet Archive. in una recensione per ibs.it ha scritto: «questo libro stabilisce un nuovo standard per la dialettologia italiana, per rigore scientifico (e rifiuto di accodarsi pigramente a vecchi stereotipi e malfondate opinioni della glottologia accademica nostrana), incredibile meticolosità della documentazione, persuasività dell'argomentazione. opera che merita il massimo plauso e che, auspicabilmente, dovrebbe scatenare una virtuosa gara fra gli studiosi ad eguagliarne il livello».
  14. ^ Vedi note precedenti.
  15. ^ Pioggia 2013.
  16. ^ La pubblicazione della tesi di laurea di Molari (Santarcangelo-Imola, MET & La Mandragora, 2013) è stata curata da Pioggia in collaborazione con Giuseppe Bellosi.
  17. ^ Un'esposizione ampia e sistematica dell'inventario fonologico del santarcangiolese si trova in Pioggia 2012. Un'anticipazione semplificata dei risultati delle sue ricerche si trova in D. Pioggia, I suoni e le lettere dei dialetti romagnoli: II parte Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, n. 5 (2011), pp. 4-5
  18. ^ a b D. Pioggia, Dialetti romagnoli punto it, in Rivista IBC, vol. 23, 1 (2015), Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
  19. ^ Muccioli.
  20. ^ Romano.
  21. ^ Radio Emilia-Romagna, E' malàn dla nòta. Poesie di Annalisa Teodorani, 19 marzo 2015
  22. ^ Radio Emilia-Romagna, Nìva. Poesie di Lidiana Fabbri, 5 marzo 2015
  23. ^ Radio Emilia-Romagna, Caramelle di menta. Poesie di Tonina Facciani, 23 luglio 2015
  24. ^ Anche nei suoi saggi Pioggia cerca solitamente di coniugare un linguaggio semplice con le esigenze del rigore. Recensendo Pioggia 2012, Sisti scrive: « L'illustrazione della materia è agile, corredata di schemi riassuntivi, svolta con linguaggio scorrevole ma rigoroso, con abbondanza di esempi [...] »
  25. ^ Giannini 2014a.
  26. ^ Rocchi.
  27. ^ Cenci.
  28. ^ Una lezione tenuta al Teatro dei Filodrammatici di Faenza l'11 marzo 2011 si intitolava «Mostrare all'occhio ciò che sente l'orecchio».
  29. ^ a b Giovanna Grossi Pulzoni, Do int una völta, trascrizione ortografica di Davide Pioggia, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2010, ISBN 978-88-6541-050-9, OCLC 780102043.
  30. ^ a b Tonina Facciani, Caramëli ad mênta. Poesie e prose nel dialetto di Careste, a cura di Davide Pioggia, Cesena, Stilgraf, 2011.
  31. ^ Tonina Facciani, La vóṣa dla mi mà, a cura di Davide Pioggia, Cesena, Stilgraf, 2014
  32. ^ Gianni Fucci, Fugh e fiàmbi, consulenza scientifica di Davide Pioggia, Verucchio, Pazzini, 2014
  33. ^ D. Pioggia, Note linguistiche sul dialetto di Tonino Guerra, in Il parlar franco, 11/12 (2011/2012), pp. 157-168.
  34. ^ Un'analisi della grafia di Raffaello Baldini, Gianni Fucci, Nino Pedretti, Giuliana Rocchi si trova in Fonologia del santarcangiolese.
  35. ^ D. Pioggia, Analisi del vocalismo cesenate negli appunti di Cino Pedrelli Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive., in la Ludla, vol. 17, n. 2 (2013), pp. 6-7
  36. ^ Il Comitato è stato istituito dalla Legge Regionale 18 luglio 2014 N. 16 Art. 5 e costituito con la Delibera della Giunta Regionale GPG/2015/1680.
  37. ^ Nella stragrande maggioranza dei dialetti emiliano-romagnoli le sillabe chiuse da consonante liquida o da nasale seguita da consonante sorda sono solitamente equivalenti alle sillabe aperte, con sporadiche eccezioni.
  38. ^ Oltre a non essere compreso, il fenomeno in precedenza era stato anche parzialmente "rimosso", come mostra Pioggia in una sua Nota linguistica (2013) contenuta nella pubblicazione della tesi di Rino Molari, I dialetti di Santarcangelo e della vallata della Marecchia, avente come relatore Pier Gabriele Goidanich.
  39. ^ In Fonologia del santarcangiolese (2012), alle pp. 243 e segg., Pioggia ne individua alcune decine per il santarcangiolese, confrontandole con quelle analoghe che si trovano a Cesena e in Valconca.
  40. ^ F. Schürr, Romagnolische Dialekstudien II, pp. 15-19.
  41. ^ La cosa risulta particolarmente rilevante se si considera che i dialetti romagnoli sono noti per i fenomeni di assimilazione regressiva, che hanno prodotto l'alternanza vocalica nella declinazione dei maschili. Qui invece si ha assimilazione progressiva che, fra le altre cose, ha effetti rilevanti sulla coniugazione dei verbi che appartenevano originariamente alla prima coniugazione latina, alterando la desinenza dell'infinito e altre desinenze toniche (Pioggia, Fonologia del santarcangiolese, cit.). Di conseguenza la comprensione di questo meccanismo risulta necessaria non solo per la fonetica, ma anche per quella della morfologia.
  42. ^ Queste ulteriori ricerche, assieme a un approfondimento, si trovano in Dialetti romagnoli (2014).
  43. ^ Giannini 2014b.
  44. ^ Errani.
  45. ^ Sisti.
  46. ^ Bellosi.

Bibliografia

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Pubblicazioni
Saggi
Atti di convegni e conferenze
  • Antonio Romano, Contributo allo studio acustico dei dittonghi romagnoli a cent′anni dalle inchieste di Schürr, Presentazione dell’opera multimediale Friedrich Schürr’s Recordings from Romagna (1914), Ravenna, Biblioteca Classense, 10 ottobre 2014.
Recensioni
Interviste
Articoli di giornali
  • Paolo Zaghini, Do int una völta (JPG), in il Resto del Carlino, 25 ottobre 2010.
  • Maria Cristina Muccioli, Una lingua per tutti i romagnoli (JPG), in il Ponte, 21 novembre 2010.
  • Giuliano Bettoli, Sono 94 le lingue romagnole (per adesso), in sette sere. settimanale faentino, n. 15/2013, p. 16.
Opere dell'autore citate nelle Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN305458307 · ISNI (EN0000 0004 2068 0189 · SBN RAVV078099 · LCCN (ENno2013133863 · GND (DE1062886542 · BNF (FRcb169030515 (data)