De principiis naturae
Il trattato De principiis naturae è un'opera filosofica in lingua latina che fu scritta da Tommaso d'Aquino nel 1255[1], durante il suo primo periodo di insegnamento all'Università di Parigi.
Secondo lo stesso testo, fu scritto per Frate Silvestre[2] nel Convento domenicano di san Giacomo a Parigi.
Obiettivo
modificaL'obiettivo dell'opera è quello di presentare le nozioni di potenza e atto, materia e forma, nonché privazione come principi primi della filosofia. Vi è un costante riferimento ad Aristotele, letto con la mediazione di una traduzione araba.
Contributi
modificaL'opuscolo è composto da sei capitoli.
«Unde dicitur quod finis est causa causarum, quia est causa causalitatis in omnibus causis. Materia enim dicitur causa formae, inquantum forma non est nisi in materia; et similiter forma est causa materiae, inquantum materia non habet esse in actu nisi per formam.»
«Dunque il fine è la causa delle cause, poiché è causa dell'essere causa di tutte le cause. Quindi la materia si dice causa della forma, in quanto la forma non è al di fuori della materia. Similmente la forma è causa della materia, in quanto la materia non posseide l'essere in atto, se non mediante la forma.»
Questo testo, nel suo carattere introduttivo, è considerato superato dalle maggiori opere dell'Aquinate. Tuttavia, si può notare come il suo contenuto indichi già uno degli elementi fondamentali della metafisica tomista: il rapporto tra forma e atto d'essere.
Note
modifica- ^ Emilio García Estébanez, Introducción en Los principios de la naturaleza
- ^ De principiis naturae, proemio
Bibliografia
modifica- Étienne Gilson, El Tomismo. Introducción a la filosofía de Santo Tomás de Aquino, EUNSA, Pamplona, 2002
- O. H. Pesch, Tomás de Aquino. Límite y grandeza de una teología medieval, Herder, 1992.
Collegamenti esterni
modifica- (LA) Principiis naturae, su Corpus Thomisticum.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 304789814 · BAV 492/40221 · LCCN (EN) no2005034448 · GND (DE) 4562315-6 · J9U (EN, HE) 987007594992605171 |
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