Decenzio (magister officiorum)
Decenzio (latino: Decentius; fl. 360-365) è stato un funzionario romano di età imperiale, che svolse un ruolo importante nell'acclamazione a Parigi nel 360 dell'imperatore Giuliano, in opposizione all'imperatore Costanzo II.
Biografia
modificaNel 360 ricopriva il rango di tribunus et notarius alla corte dell'imperatore Costanzo II, il quale lo inviò presso il cugino e cesare Giuliano, per chiedere di inviargli le sue truppe migliori, gli Heruli, i Batavi, i Celtae e i Petulantes, oltre a trecento uomini scelti dalle altre unità. I soldati non erano contenti di questo trasferimento, in quanto preferivano restare nelle proprie terre e vicino alle proprie famiglie, invece che marciare verso la frontiera orientale. Decenzio prese però con sé gli uomini migliori e si mise in marcia. Inoltre suggerì a Giuliano di far passare le truppe da Parigi, dove il cesare aveva il suo quartier generale;[1] quando le truppe giunsero a Parigi, acclamarono Giuliano imperatore in opposizione a Costanzo. Decenzio tornò da Costanzo.[2]
Tra il 364 e il 365 fu magister officiorum, esercitando una grande influenza a corte.[3]
Note
modificaBibliografia
modifica- Ammiano Marcellino, Res gestae.
- Giuliano, Lettera agli Ateniesi.
- Libanio, Orationes ed Epistulae
- «Decentius 1», PLRE 2, Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521072336, p. 244.
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