Delal
Il Pira Delal (in curdo Pira Delal "Il ponte Delal" o semplicemente Pira Berî (ponte di pietra) oppure Ponte di Alessandro o Ponte romano di Zakho) è un antico ponte nella città di Zakho nel Kurdistan iracheno a circa 105 km a sud del Lago di Van quasi nel punto in cui si incontrano le frontiere di Iraq, Turchia e Siria.
Ponte Delal | |
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Localizzazione | |
Stato | Iraq |
Attraversa | Khabur |
Coordinate | 37°08′10″N 42°41′42″E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte ad arco |
Materiale | pietra |
Lunghezza | 114 m |
Altezza | 15,5 m |
Realizzazione | |
Costruzione | 116 d.C.-117 d.C. |
Mappa di localizzazione | |
Ponte Delal Pira Delal | |
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Civiltà | Impero romano |
Utilizzo | Ponte |
Epoca | II secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Iraq |
Città | Zakho |
Mappa di localizzazione | |
Attraversa il fiume Piccolo Khabur (il quale non è da confondere con il fiume Hezil Suyu che scorre a ovest della città di Zakho). Metteva in comunicazione le due province romane della Mesopotamia e Assiria stava proprio sul loro confine congiungendo Arbela con Nisibis[1]. Il nome Delal è assiro mentre "Pira Delal" è in lingua curda e significa "il più caro" (non in senso estetico ma nel senso della rarità e della unicità del ponte). Il nome riflette il modo in cui è ammirato attraverso gli occhi della gente locale e dei turisti.
Storia
modificaLa data della costruzione del ponte Delal (l'unico ponte di possibili origini romane oltre a un altro a Eski Mossul, a essere stato costruito entro i confini dell'odierno Iraq) è incerta[2] ma si crede sia stato costruito durante l'Impero Romano nel 116-117 d.C. quando il territorio fu amministrato come provincia romana da Traiano[1]. Fu poi forse ricostruito e restaurato durante le campagne contro i Parthi e Sassanidi ai tempi di Diocleziano, Giuliano e Giustiniano. Costruito forse sul percorso di una via tracciata dai Persiani e utilizzata poi da Alessandro Magno e dai suoi successori[1].
La parte superiore e soprattutto l'arcata centrale è stata restaurata più volte dagli Arabi.
Una leggenda narra che il ponte sarebbe crollato se sotto la sua arcata centrale non si fosse seppellita una giovane vergine[1] mentre un'altra riferisce che le mani del muratore che costruì il ponte furono amputate per assicurare che il ponte rimanesse unico al mondo.
Note
modifica- ^ a b c d Vittorio Galliazzo, I Ponti Romani Vol.2, Canova, Treviso, 1995 [1995], p.380 (N.806), ISBN 88-85066-66-6.
- ^ Delal bridge (Pera Delal) (PDF), su kurd.org, Kurdistan Regional Government Ministry of Tourism. URL consultato il 5 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
Voci correlate
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