Demografia dell'Unione Sovietica

Voce principale: Unione Sovietica.

Stando ai dati degli ultimi censimenti interni, la maggioranza assoluta della popolazione dell'Unione Sovietica era atea, etnicamente russa e viveva nelle Repubbliche sovietiche dell'Europa orientale e in quella Socialista Federativa Russa, la quale, da sola, comprendeva due terzi del territorio della nazione.

Mappa della distribuzione della popolazione all'interno dell'Unione Sovietica nel 1974.
Demografia dell'Unione Sovietica, dati di Andreev, E.M., et al., Naselenie Sovetskogo Soiuza, 1922-1991. Numero di abitanti in migliaia.
Demografia dell'Unione Sovietica, dati FAO, anno 2005. Numero di abitanti in milioni.

Gli slavi orientali erano circa il 70% della popolazione mentre il peso dei turchi era approssimativamente il 12% e tutti gli altri popoli sommati insieme contavano meno del 10% del totale. A fianco di una maggioranza del 57% di persone ufficialmente atee esistevano significative minoranze di credenti ortodossi (20% circa) e musulmani (15% circa).

La maggioranza della popolazione parlava il russo e usava l'alfabeto cirillico.

Popolazione

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Gennaio 1897 (Russia): 125.640.000[1]
1911 (Russia): 167.003.000[2]
Gennaio 1920: 137.727.000[3]
Gennaio 1926: 148.656.000[3]
Gennaio 1937: 162.500.000[3]
Gennaio 1939: 168.524.000[3]
Giugno 1941: 196.716.000[3]
Gennaio 1946: 170.548.000[3]
Gennaio 1951: 182.321.000[3]
Gennaio 1959: 209.035.000[3]
Gennaio 1970: 241.720.000
1985: 272.000.000
Luglio 1991: 293.047.571

Con la prima guerra mondiale l'URSS perse territori abitati da circa 30 milioni di persone (Polonia 18 mil; Finlandia 3 mil; Romania 3 mil; Paesi baltici 5 mil; città di Kars (che fu annessa alla Turchia) 400.000).
Dopo la seconda guerra mondiale la popolazione sovietica includeva 20.270.000 abitanti di territori annessi dall'URSS nel periodo 1939-1945, al netto della popolazione trasferita (Polonia 10 mil; Paesi baltici 5.6 mil; Romania 3.8 mil; Cecoslovacchia 700.000 e Tuva 100.000.). Le perdite umane della seconda guerra mondiale furono 26.6 milioni, compreso un incremento del tasso di mortalità infantile che causò 1,3 milioni di decessi in più; questo totale delle vittime della guerra include anche le perdite nei territori annessi dall'URSS tra il 1939 e il 1945.

Tasso di crescita demografica

0.7% (1991)

Tasso di natalità

17 nati/1.000 abitanti (1991)

Tasso di mortalità

10 morti/1.000 abitanti (1991)

Tasso netto di migrazione

0 migranti/1.000 abitanti (1991)

Tasso di mortalità infantile

23 morti/1.000 nati vivi (1991)

Speranza di vita alla nascita

65 anni per i maschi, 74 anni per le femmine (1991)

Tasso di fecondità totale

2.4 nati/donna (1991)

Gruppi etnici

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L'Unione Sovietica fu uno dei Paesi etnicamente più diversificati del mondo, con più di 100 differenti nazionalità che vivevano all'interno dei suoi confini. I gruppi etnici maggiori sono: slavi (76%), caucasici (15%), mongoloidi (6%), afro-russi (2%) e nordici e uralici[non chiaro] (1%)

Composizione etnica

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Repubblica Popolazione della Repubblica 1979 1989 % pop. urbana 1979 Titolari di nazionalità (1989) Russi (1989)
Unione Sovietica 262.436.000 286.717.000 67 - 51,4
RSFS Russa 137.551.000 147.386.000 74 81,3 81,3
RSS Ucraina 49.755.000 51.704.000 68 72,7 22,1
RSS Bielorussa 9.560.000 10.200.000 67 77,9 13,2
RSS Moldava 3.947.000 4.341.000 47 64,5 13,0
RSS Azera 6.028.000 7.029.000 54 82,7 5,6
RSS Georgiana 5.015.000 5.449.000 57 70,1 6,3
RSS Armena 3.031.000 3.283.000 68 93,3 1,6
RSS Uzbeka 15.391.000 19.906.000 42 71,4 8,3
RSS Kazaka 14.685.000 16.538.000 57 39,7 37,8
RSS Tagika 3.801.000 5.112.000 33 62,3 7,6
RSS Kirghiza 3.529.000 4.291.000 38 52,4 21,5
RSS Turkmena 2.759.000 3.534.000 45 72,0 9,5
RSS Lituana 3.398.000 3.690.000 68 79,6 9,4
RSS Lettone 2.521.000 2.681.000 72 52,0 34,0
RSS Estone 1.466.000 1.573.000 72 61,5 30,3

[4]

Religione

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Ortodossi russi 20%; musulmani 15%; altri cristiani (protestanti, ortodossi georgiani, ortodossi armeni e cattolici) 7%; ebrei meno dell'1%; atei 57%.

Russo (lingua ufficiale); a questo si affiancavano più di 200 lingue e dialetti (dei quali almeno 18 parlati da più di un milione di persone). Il 75% apparteneva al gruppo slavo, 8% erano del ceppo iranico, il 12% di ceppo altaico e il 2% di ceppo caucasico

Alfabetizzazione

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Nel 1989 il 98% della popolazione (maschi 99%, femmine 97%) di 15 anni o più era in grado di leggere e scrivere.

Forze lavoro

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Classe lavoratrice sovietica.

Le forze lavoro comprendevano 152.300.000 persone (militari esclusi); l'occupazione era per l'80% nell'industria e in altri settori extra-agricoli e per il rimanente 20% in agricoltura. Verso la fine dell'era sovietica si verificò una carenza di manodopera specializzata (1989).

Per quanto il tasso di crescita della popolazione sia diminuito con il tempo, questo rimase positivo per tutta la storia dell'Unione Sovietica e in tutte le repubbliche che la componevano, e la popolazione crebbe di più di 2 milioni di persone all'anno eccetto che nei periodi di guerra, collettivizzazione o carestia (cfr voci sulle carestie in Russia e URSS, compreso l'Holodomor in Ucraina).

  1. ^ Censimento dell'Impero russo (1897)
  2. ^ Dati tratti dal sito www.statoids.com [1].
  3. ^ a b c d e f g h Andreev, E.M., et al., Naselenie Sovetskogo Soiuza, 1922-1991. Mosca, Nauka, 1993. ISBN 5-02-013479-1
  4. ^ Richard Sakwa, Soviet Politics in Perspective, London, Routledge, 1998, pp. 242–250, ISBN 0-415-07153-4.

Voci correlate

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