Deposito locomotive di Modica
Il deposito locomotive di Modica era un'infrastruttura di servizio ferroviario per la sosta, la manutenzione ed il rifornimento delle locomotive ed automotrici delle Ferrovie dello Stato[1], non più operativa.
Storia
modificaAlla fine del 1893 con l'apertura al traffico della tratta intermedia tra Modica e Comiso della ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì si delineò la necessità di avere un impianto di rimessa locomotive intermedio prima dell'inizio della difficile tratta in ascesa, fino a Ragusa, con pendenze prossime al 30 per mille e percorso elicoidale; le locomotive fino ad allora erano state fornite dal deposito locomotive di Catania. Occorreva, oltre che per la trazione dei treni, per poter disporre di locomotive di spinta in coda o di rinforzo in testa per i treni merci e quelli viaggiatori più pesanti[2]. Venne quindi costruita, dalla Società per le Strade Ferrate della Sicilia, una rimessa locomotive nel piccolo spazio a disposizione adiacente alla stazione di Modica[3]; l'impianto si componeva di una doppia rimessa coperta con fosse da visita. In seguito, adiacente a essa venne realizzata, sul lato est, la costruzione comprendente le officine di manutenzione e gli uffici del Capo Deposito e amministrativi.
Per ragioni di spazio la piattaforma girevole da 18,5 m[4], in grado di girare anche le locomotive più lunghe, venne realizzata sul lato opposto a sud. Il quarto binario della Stazione di Modica venne adibito all'uso del deposito e collegato da ambedue i lati per mezzo di scambi al terzo binario della stazione. La colonna idraulica di rifornimento era posta al centro tra le due sezioni, a due binari di ricovero, della rimessa coperta[5].
Con l'entrata in servizio delle locomotive diesel D.343 sulla rete siciliana l'importanza dell'impianto venne pian piano a diminuire. Serviva soprattutto da ricovero e per il rifornimento di gasolio dei locomotori e delle automotrici 668 in sosta di servizio. Fino agli anni ottanta il deposito di Modica rimase dotato di tre locomotive a vapore del gruppo 740 di cui tuttavia solo la 740.244 tenuta in efficienza ed in grado di marciare[2]. Fino alla sua soppressione, alla fine degli anni ottanta, deteneva il primato di deposito locomotive più meridionale d'Europa[1].
Locomotive in dotazione
modificaIn origine:
sostituite in seguito da:
- locomotive Gr.740, nella fattispecie, la 072, 121, 244, 335, 394 e la 451[7].
Il deposito locomotive di Modica, fungeva anche da sede per i carri soccorso di 2ª categoria, la cui sfera di azione era tra la stazione di Pozzallo e quella di Gela.
Note
modificaBibliografia
modifica- Salvo Bordonaro, A Modica..., Ponte San Nicolò, Duegi, 2008, ISSN 1124-4232 , pp. 26-31.
- Attilio Di Iorio, Nei depositi si cambia, in iTreni, n. 190, Salò, edizioni ETR, 1998, pp. 20-25.
- Piero Muscolino, Le ferrovie della Sicilia sud-orientale, Cortona, Editore Calosci, 1979.
- Giuseppe Sergi, Uno sguardo a Modica, in iTreni Oggi, n. 64, Desenzano, editrice ETR, 1986.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Gli impianti ferroviari di Modica su Wikimapia, su wikimapia.org.