Diafanoscopio
Il diafanoscopio o negativoscopio[1] è uno schermo luminoso utilizzato per l'osservazione dei radiogrammi[2], sia in ambito medico, sia in ambito industriale. L'esame clinico diagnostico che viene condotto mediante questo strumento prende il nome di diafanoscopia e si basa sull'analisi della trasparenza e dell'opacità di organi e tessuti[1][3].
Etimologia
modificaIl termine deriva dal greco dia, attraverso, faino, trasparire, e la radice skop, vedere.
Descrizione e utilizzo
modificaÈ costituito da una fonte luminosa a luce fredda a fluorescenza e da un pannello opaco smerigliato che ha la funzione di rendere uniforme l'illuminazione del piano. Dal momento che le dimensioni del radiogramma possono essere inferiori a quelle dello schermo e che quindi la luce libera può disturbare la visione, sono disponibili apposite maschere per evitare questa eventualità[1]. Per convenzione i radiogrammi laterali sono posizionati in modo che la testa sia rivolta verso sinistra[1]. Può essere fisso o portatile.
Note
modifica- ^ a b c d Kealy, McAlliste, pp. 6-7, 2006.
- ^ Diafanoscopio sul vocabolario Treccani
- ^ Diafanoscopia sul vocabolario Treccani
Bibliografia
modifica- J. K. Kealy, H. McAlliste, Radiologia e ecografia diagnostiche del cane e del gatto, Elsevier, 2006, ISBN 978-88-85675-74-2.
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