Diamanti (film 2024)

film del 2024 diretto da Ferzan Özpetek

Diamanti è un film del 2024 co-scritto e diretto da Ferzan Özpetek.[1][2]

Diamanti
Alberta Canova (Luisa Ranieri) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2024
Durata135 min
Generedrammatico, commedia, sentimentale
RegiaFerzan Özpetek
SceneggiaturaElisa Casseri, Carlotta Corradi, Ferzan Özpetek
ProduttoreMarco Belardi
Produttore esecutivoEnrico Venti
Casa di produzioneGreenBoo Production, Faros Film, Vision Distribution, Ministero della Cultura
Distribuzione in italianoVision Distribution
FotografiaGian Filippo Corticelli
MontaggioPietro Morana
MusicheGiuliano Taviani, Carmelo Travia
ScenografiaDeniz Göktürk Kobanbay
CostumiStefano Ciammitti
Interpreti e personaggi

Si tratta del quindicesimo film di Özpetek, con un cast corale che ha tra le protagoniste ben 18 attrici italiane.[3]

Roma, oggi. Ferzan Özpetek convoca attrici e attori con cui ha lavorato nel corso degli anni, più alcuni volti nuovi, per sottoporre loro il copione del suo prossimo film, Diamanti. La trama del film si alterna ad alcune sedute di lettura a cui prendono parte il regista e le attrici protagoniste. Durante una di esse Elena Sofia Ricci dichiara di non poter prendere parte alla lavorazione del lungometraggio per stare accanto a una sua amica malata. Ferzan dovrà quindi eliminare il suo personaggio (la fondatrice della sartoria e madre delle titolari).

Roma, 1974. Le sorelle Alberta e Gabriella Canova possiedono e dirigono una grande sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro, nella quale lavorano diverse donne. In questo microcosmo al femminile si intrecciano molte storie: la capo sarta Nina ha un figlio che non esce mai dalla sua stanza; la ricamatrice Eleonora, vedova, è alle prese con la nipote, Beatrice, che vive fervente il periodo dell'impegno politico; la tingitrice Carlotta; la modista Paolina, madre single del piccolo Simone, è in difficoltà economica; la sarta Nicoletta, che viene maltrattata e picchiata dal marito violento, Bruno, al punto di essere minacciata di morte; Fausta, una single ironica e sensibile al fascino maschile; Giuseppina, una giovane apprendista appena arrivata; Silvana, cuoca delle sorelle Canova, una ex ballerina che ha sempre una parola di conforto e un pasto caldo per tutti.

All'atelier si presenta Bianca Vega, costumista premio Oscar che commissiona gli abiti per un'importante produzione cinematografica, le cui riprese sono imminenti. La lavorazione dei costumi comporta un sovraccarico di lavoro e tensioni, dovuto sia alla severità di Alberta che al carattere esigente di Bianca. Le sarte trovano sempre il modo di reagire alle piccole e grandi sfide con forza e ironia, riuscendo anche a sistemare le proprie vite: Nina farà uscire suo figlio dalla catatonia; Eleonora, costretta a nascondere Beatrice nell'atelier, ne farà emergere il talento, al punto che Alberta la assumerà; anche Simone viene nascosto nell'atelier da Paolina: una volta scopertolo, Alberta si offrirà di aiutare economicamente sua madre. Fausta e le altre, infine, cercheranno di difendere Nicoletta da Bruno, ma sarà proprio l'amica a rivoltare contro il marito la sua stessa violenza, ritrovando la libertà.

Anche la vita delle sorelle Canova subisce degli scossoni: Alberta riceve la visita di Leonardo, una vecchia fiamma che l'aveva abbandonata a Parigi dopo averle promesso di stare insieme. Gabriella si crogiola invece nel trauma della tragica e prematura morte di sua figlia, trovando conforto nell'alcolismo. A supportare le due donne c'è l'anziana zia Olga, con la quale condividono regolarmente dei pranzi. Durante uno di questi, Alberta scoprirà Leonardo insieme a sua moglie, venendo così a sapere che egli l'aveva lasciata per stare accanto alla donna dopo che ella era rimasta paralizzata per un incidente. Alberta darà all'uomo un doloroso ma definitivo addio. In seguito, a causa di un'ubriacatura di Gabriella, si verificherà lo spiacevole incontro tra le rivali Alida Borghese e Sofia Volpi, attrici rispettivamente di teatro e di cinema, che farà rischiare alle sorelle la perdita di entrambe le clienti. Alberta affronta Gabriella, costringendola a scendere a patti una volta per tutte col proprio dolore.

La lavorazione degli abiti procede tra alti e bassi, fino a che non rimane da confezionare solo l'abito della scena finale della protagonista, del quale l'eccentrico regista del film non è mai soddisfatto. Bianca rivela allora tutte le proprie insicurezze, spiegando che nonostante l'Oscar ella si sente comunque inadeguata. Le sarte, consapevoli dell'umanità che traspare sotto la scorza della severità di Alberta e dell'intransigenza di Bianca, si uniranno solidali per superare l'impasse: durante l'annuale pranzo di anniversario dell'atelier, tutte quante si mettono al lavoro per creare un sontuoso costume elaborato dal bozzetto originario di Bianca. L'abito sarà talmente bello che a nessuno importerà più il giudizio del regista.

Al termine delle riprese, Özpetek si aggira per il set ormai vuoto, rievocando le scene e rivivendo le emozioni della lavorazione, trovando una sfera che Silvana aveva regalato al figlio di Paolina, quasi a insinuare che quel bambino cresciuto nell'atelier fosse il regista stesso o un suo alter ego[4]. Qui ritrova anche Elena Sofia Ricci, vestita con un abito di scena: pur depennato dal copione, il suo personaggio ha comunque avuto un peso nella storia. L'attrice ricorda allora al regista che la magia del cinema non sta in quello che si vede, ma in quello che si sente. Il regista stesso dedicherà il film a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, oltre che a tutte le donne.

Produzione

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Le riprese si sono svolte a Roma, nel quartiere di Testaccio;[3] sono cominciate il 4 luglio 2024 e si sono protratte fino a fine agosto dello stesso anno.[senza fonte]

Ferzan Ozpetek ha dichiarato di aver tratto ispirazione per il film dai suoi primi anni nel cinema come aiuto regista, quando frequentava celebri sartorie di cinema e teatro, luoghi popolati principalmente da donne, riferendosi anche alla sua infanzia trascorsa tra sole donne. Così il mondo del costume come elemento narrativo e artistico centrale, mostrando anche abiti iconici come quelli di Claudia Cardinale ne Il Gattopardo e di Romy Schneider in Ludwig.[5]

La produzione si è avvalsa della collaborazione della Sartoria Tirelli, che ha fornito accesso ai suoi preziosi e storici archivi e coinvolgendo tutto il cast femminile per apprendere al meglio la vita e lo stile di lavoro di una grande sartoria, oltre a tutti gli aspetti tecnici della produzione sartoriale.[3] Tra i costumi più imponenti, sono stati usati un abito rosso, realizzato con oltre 160 metri di tessuto e doppiato in crinolina nera, e un abito teatrale con una crinolina di otto metri. La pellicola, girata interamente a Roma, è un omaggio anche alla tradizione artigianale e alla creatività italiane.[senza fonte]

Colonna sonora

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La colonna sonora è stata composta da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.[3][6]

La canzone tema del film, inclusa nei titoli di coda, è Diamanti, scritta e interpretata da Giorgia, che è ritornata a collaborare con Ferzan Özpetek a 21 anni di distanza da La finestra di fronte, per cui aveva inciso Gocce di memoria.[6][7] La colonna sonora include anche la canzone L'amore vero, interpretata da Mina e tratta dal suo album del 2024, Gassa d'amante.[8]

Distribuzione

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Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 19 dicembre 2024.[3]

Accoglienza

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Incassi

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Il film ha incassato 15939559 €.[9]

Critica

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Il film ha ricevuto recensioni generalmente favorevoli dalla critica cinematografica.[10][11][12]

Alessandra De Luca di Ciak afferma che sebbene «l’universo femminile è sempre stato presente nel cinema del regista», nel film lo pone al centro della narrazione «mescolando sapientemente commedia e melodramma» e adottando «la consueta sfacciataggine dei sentimenti che ha reso i suoi film così unici».[13] Paola Casella di MYmovies.it apprezza la sceneggiatura di Corradi e Casseri, le quali riescono a dare al film un «senso di sorellanza, incarnato al sommo grado dalle due protagoniste», le cui interpreti «interiorizzano completamente i rispettivi ruoli, acquisendo fisicamente l'una una durezza programmatica, l'altra una negazione di sé che sfiora l'annullamento».[14] Su Silenzioinsala.com, Alessandra Luzzi sostiene che il «film resiste grazie al cast e alla regia, ma soprattutto alla bellezza della solidarietà femminile che si riversa in ogni angolo della sartoria».[15]

Riconoscimenti

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  1. ^ Mattia Pasquini, Ozpetek vuol fare Almodovar e in parte ci riesce: ecco com’è “Diamanti”, su Style Magazine, 20 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
  2. ^ Paolo Nizza, Diamanti, Özpetek e la forza delle donne. La recensione del film, su Sky TG24, 19 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  3. ^ a b c d e Camilla Sernagiotto, Diamanti, cosa sapere sul nuovo film di Ferzan Ozpetek, su tg24.sky.it, Sky TG24, 9 dicembre 2024. URL consultato il 20 febbraio 2025.
  4. ^ Il nome del bambino, Simone, è quello del compagno del regista, e il padre del ragazzo nella finzione è turco, quindi è legato alla storia personale di Ferzan Özpetek.
  5. ^ Diamanti, l'ultimo film di Ozpetek al cinema dal 19 dicembre, su Gazzetta dello sport, 18 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
  6. ^ a b Lorenza Ferraro, "Diamanti", Giorgia nella colonna sonora del nuovo film di Ferzan Özpetek, su allmusicitalia.it, 20 dicembre 2024. URL consultato il 23 dicembre 2024.
  7. ^ Mario Manca, Diamanti: i titoli di coda del film di Ferzan Özpetek con la voce di Giorgia in anteprima, su vanityfair.it, Vanity Fair Italia, 9 dicembre 2024. URL consultato il 20 febbraio 2025.
  8. ^ Daniele Verderio, Mina, il singolo "L'amore vero" per il nuovo film di Ferzan Özpetek, su radioitalia.it, Radio Italia, 14 dicembre 2024. URL consultato il 20 febbraio 2025.
  9. ^ Box Office stagionale, su www.cinetel.it. URL consultato il 21 febbraio 2025.
  10. ^ Valentina Ariete, Diamanti, recensione: il miglior film di Özpetek degli ultimi anni, su Movieplayer.it, 17 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  11. ^ Lorenzo Ciofani, Diamanti, la recensione del film di Ferzan Ozpetek, su Cinematografo, 12 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  12. ^ Brian Arnoldi, Diamanti recensione: il miglior film di Ozpetek degli ultimi anni, su Everyeye.it, 24 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  13. ^ Alessandra De Luca, Diamanti, la recensione del film di Ferzan Ozpetek, su Ciak, 19 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  14. ^ Paola Casella, Diamanti, quello che ci aspettiamo dal miglior Ozpetek, su MYmovies.it, 13 dicembre 2024. URL consultato il 20 gennaio 2025.
  15. ^ Alessandra Luzzi, Diamanti (2024), la recensione del film con Luisa Ranieri e Elena Sofia Ricci: Ferzan Özpetek ci riporta a casa, su Silenzioinsala.com, 17 dicembre 2024. URL consultato il 16 febbraio 2025.
  16. ^ È l’ora dei Ciak d’oro 2024: candidati e regolamento, su ciakmagazine.it, 7 gennaio 2025. URL consultato il 21 gennaio 2025.
  17. ^ Ciak d'oro 2024, tutti i vincitori, su ciakmagazine.it, 23 gennaio 2025. URL consultato il 23 gennaio 2025.

Collegamenti esterni

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