Dicomoideae
Dicomoideae S.Ortiz, 2020 è una sottofamiglia di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. La sottofamiglia ha una unica tribù: Dicomeae Panero & V.A. Funk, 2002.[1][2]
Dicomoideae | |
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Erythrocephalum longifolium Benth. ex Oliv. | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Dicomoideae S.Ortiz, 2020 |
Tribù | Dicomeae Panero & V.A. Funk, 2002 |
Classificazione Cronquist | |
taxon non contemplato | |
Sottotribù | |
Etimologia
modificaIl nome scientifico della sottofamiglia è stato definito dal botanico contemporaneo Santiago Ortiz nella pubblicazione "Taxon 69 (4)" del 2020.[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dai botanici contemporanei J.L. Panero e V.A. Funk nella pubblicazione "Proceedings of the Biological Society of Washington - 115(4): 916. 2002" del 2002.[3]
Descrizione
modificaLe specie di questa tribù sono erbacee annuali o perenni, arbusti o piccoli alberi senza lattice.[4][5][6][7][8]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno; la lamina è intera con forme ampiamente ovate.
Le infiorescenze sono composte da capolini sessili omogami o eterogami, solitari o raggruppati in lassi corimbi o panicoli. I capolini sono formati da un involucro a forma da emisferica a obconica composto da brattee (o squame) disposte su più serie (4 - 10) in modo embricato all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. I capolini sono sia del tipo con soli fiori tubulosi (capolini discoidi), ma anche con fiori ligulati (capolini radiati). Le brattee spesso sono coriacee con apici acuminati e pungenti. Il ricettacolo, piatto o lievemente convesso, è alveolato con o senza (più spesso) pagliette.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi. I fiori del raggio sono bilabiati (zigomorfi) con i labbri interni disposti a spirale (ma non sempre) oppure a raggio. I fiori del disco sono attinomorfi (raramente zigomorfi) e profondamente lobati.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: le corolle dei fiori periferici sono colorate da bianco a rosso. Le corolle dei fiori centrali sono colorate di bianco, giallo, crema o rosa; sono glabre o pubescenti con differenti tipi di ghiandole (raramente sono privi di ghiandole) o di peli. Gli apici delle corolle sono striate longitudinalmente.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere sono provviste di coda e sono inoltre speronate (raramente sono prive di coda). Le code sono lunghe, affusolate o subottuse; sono ramificate con apici acuti. Il tessuto dell'endotecio è polarizzato. Il polline è echinato (o eventualmente liscio).
- Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è corto o lungo; gli stigmi sono subacuti o arrotondati, divergenti oppure no, con peli radicali. Le superfici stigmatiche coprono interamente la parte ventrale.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni spesso hanno forme obconiche, ma possono essere anche da strettamente oblunghi a cilindrici; possono essere (oppure no) costati; possono avere una scanalatura al di sotto dell'inserzione del pappo. La superficie spesso è densamente pelosa (con copie di peli ghiandololsi). Il pappo è formato da setole o scaglie da scabre a piumose. I pappi possono essere isomorfi (stessa forma) o dimorfi, persistenti o caduci o raramente assenti.
Biologia
modifica- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
modificaLa distribuzione di questa tribù è soprattutto tropicale e relativa all'emisfero australe: penisola Arabica, India, Pakistan, ma soprattutto Africa e Madagascar.[7]
Tassonomia
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Filogenesi
modificaLa sottofamiglia (di recente costituzione), da un punto di vista filogenetico, è posizionata tra le sottofamiglie Tarchonanthoideae e Carduoideae. I caratteri principali della sottofamiglia sono: i portamenti variano da erbacei a arbustivi, l'involucro è pluriseriato con brattee coriacee e pungenti, il ricettacolo è alveolato, il polline è echinato, i rami dello stilo sono pubescenti con superficie stigmatica continua e cresta marginale, il carpoforo in genere è assente. L'area di origine della maggior parte delle specie è l'Africa a sud del Sahara.[1]
La sottofamiglia è composta da una tribù (Dicomeae) e due sottotribù i cui caratteri sono:
Sottotribù Pleiotaxinae - caratteri diagnostici: le code delle antere variano da subarrotondate a subacute, gli stigmi sono divisi e spesso sono ricurvi, nel polline sono presenti delle caratteristiche "meso-aperture" (apertura composita), l'achenio è provvisto di carpoforo e una particolare struttura delle cellule epidermiche della testa.[7][14]
Sottotribù Dicominae - caratteri diagnostici: le ramificazioni sono allungate, le brattee dell'involucro hanno delle evidente coste mediane e delle strisce scure longitudinali e gli acheni sono ricoperti da ghiandole intercostali.[7][14]
Il cladogramma seguente, tratto dalla pubblicazione citata[14] e semplificato, rappresenta la struttura filogenetica della sottofamiglia.
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Il numero cromosomico di base delle specie di questo gruppo è: 2n = 22.[1]
Il periodo di separazione della sottofamiglia (formazione del clade) dal resto della famiglia delle Asteraceae è di circa 41,5 milioni di anni fa; mentre gli antenati delle attuali specie si sono separati circa 27 milioni di anni fa (gruppo corona).[1]
Struttura della sottofamiglia
modificaLa sottofamiglia comprende una tribù (Dicomeae), due sottotribù con 8 generi e 111 specie.
Sottotribù Pleiotaxinae
Genere | Numero specie | Distribuzione |
---|---|---|
Pleiotaxis Steetz, 1864 |
34 | Africa centrale |
Erythrocephalum Benth., 1873 |
15 | Africa centrale |
Sottotribù Dicominae
Genere | Numero specie | Distribuzione |
---|---|---|
Cloiselia S.Moore, 1906 |
4 | Endemismo del Madagascar |
Dicoma Cass., 1817 |
34 | Africa (compresa Madagascar), Penisola Arabica e India |
Dicomopsis S.Ortiz, 2013 |
Una specie: Dicomopsis welwitschii (O.Hoffm.) S.Ortiz, 2013 |
Angola (Africa) |
Gladiopappus Humbert, 1948 |
Una specie: Gladiopappus vernonioides Humbert, 1948 |
Endemismo del Madagascar |
Macledium Cass., 1825 |
18 | Africa (da centrale a meridionale compresa l'isola di Madagascar) |
Pasaccardoa Kuntze, 1891 |
4 | Africa centrale (Angola, Tanzania, Zambia e Zaire) |
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b Susanna et al. 2020.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11-luglio-2013.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ a b c d e Funk, pag. 269.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 120.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ a b c Ortiz et al. 2013.
Bibliografia
modifica- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 120, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Santiago Ortiz, Rodrigo Carbajal, Miguel Serrano, Juan Rodríguez-Oubiña & Isabel Iglesias, Phylogeny of the African Mutisieae s.l. (Asteraceae) based on ndhF and trnL-F sequences (cpDNA), in Taxon, vol. 62, n. 3, 2013, pp. 525-536.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dicomeae
- Wikispecies contiene informazioni su Dicomeae
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Dicomeae, su The Tree of Life Web Project. URL consultato il 21 marzo 2011.
- Dicomeae The Taxonomicon & Systema Naturae 2000
- Erythrocephalum The Plant List - Checklist Database