Difesa scandinava
La difesa scandinava (nota in inglese anche come Center-Counter Defense[1]) è un'apertura degli scacchi, che si presenta sulla scacchiera a seguito di
Difesa scandinava | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Mosse | 1.e4 d5 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Codice ECO | B01 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Origine | Scachs d'amor, poema del XV secolo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Origine del nome | Scandinavia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Evoluzione di | Apertura di re | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
- 1. e4 d5
È una delle aperture di gioco semiaperto di cui abbiamo testimonianze più antiche, tanto che viene già menzionata in un poema del XV secolo. Lo scopo principale è quello di rendere la posizione fastidiosa per il Bianco fin dalla prima mossa, impedendogli di giocare le sue aperture favorite, come la partita scozzese, la partita spagnola o la partita italiana. Un altro grande vantaggio di questa difesa è che gli Alfieri del Nero di solito non rimangono intrappolati dietro i propri pedoni, un problema che è frequente quando si gioca la difesa siciliana o la difesa francese.[1]
Nella variante classica, le mosse successive alla prima sono:
- 2. exd5 Dxd5
- 3. Cc3 Da5
- 4. d4 Cf6
cui di solito seguono lo sviluppo del cavallo bianco in f3 e dell'alfiere nero in g4.
Sebbene agli inizi fosse ritenuta un'apertura molto negativa per il Nero (specie per la prematura uscita della Donna), la moderna teoria scacchistica ha rivelato che in questa apertura il Bianco ha un vantaggio nient'affatto incolmabile. In particolare, un'accorta serie di mosse del Nero possono confutare i seguiti bianchi troppo aggressivi. Anche se il Nero perde almeno un tempo con le sue prime mosse di Donna, andando così contro i principi classici dello sviluppo, l'esperienza ha dimostrato che questa provocazione può essere giustificata in base alla solida struttura che il Nero ottiene. In alcune varianti il Bianco cerca di sfruttare il suo vantaggio nello sviluppo con un gioco forte e aggressivo, che richiederà la massima attenzione da parte del Nero.[2]
Nella linea moderna, definita attacco Marshall, il Nero invece sfrutta il gambetto come mezzo per velocizzare lo sviluppo dei propri pezzi tramite 2.exd5 Cf6, e temi quali il trasferimento del cavallo in b6, il fianchettamento dell'alfiere di re e un rapido arrocco corto. La teoria sembra però confutare questa linea perché, con una serie di mosse naturali, il Bianco riesce a conquistare il centro e a minacciare fortemente il Nero.[3]
Nella variante Patzer della Scandinava[4], il Nero invece muove la regina sulla casella e5 dando scacco:
- 1.e4 d5
- 2.exd5 Dxd5
- 3.Cc3 De5+
cui di solito segue la mossa dell'alfiere bianco in e2.
Questa apertura, per le ragioni sopracitate, non ha mai goduto di un grande consenso; ciononostante, è stata usata da grandi campioni quali Jacques Mieses e Viswanathan Anand; quest'ultimo, in particolare, usò la difesa scandinava in un match contro Garry Kasparov raggiungendo una buona posizione (ma si dovette comunque rassegnare alla sconfitta)[5].
Storia
modificaLa Difesa scandinava è una delle aperture più antiche mai impiegate; viene descritta per la prima volta nel poema Scachs d'amor come uno scontro amoroso immaginario tra Francesc de Castellví e Narcís Vinyoles svoltosi Valencia intorno al 1475 in quella che potrebbe essere la prima partita mai riportata degli scacchi moderni. La partita viene anche riportata nel libro di Lucena del 1497 Repetición de amores y arte de ajedrez, con CL juegos de partido.[6]
Varianti
modificaPer molti anni si è ritenuto che dopo la mossa del Bianco 2.exd5, la risposta del Nero 2...Dxd5 lo facesse restare indietro con lo sviluppo dei pezzi, perché il Bianco può movimentare i Cavalli e gli Alfieri attaccando la Donna avversaria e facendole perdere più tempi. Al contrario, se il Nero risponde con 2...Cf6 per poi prendere successivamente il pedone in d5 con il Cavallo, il Bianco con 3.d4 si prende il controllo del centro con la possibilità di rafforzarlo con la spinta c2-c4.
Recenti studi teorici hanno però rivalutato queste opinioni, perché prima di tutto viene eliminato il pedone in e4, che è in molti casi è un punto di appoggio per gli attacchi; inoltre, c'è una maggioranza di 4 pedoni contro 3 sul lato di Re, il che rende più favorevole l'arrocco lungo per il Nero.
Rimane sempre vero che l'avanzamento del pedone in d4 dà al Bianco un maggiore controllo del centro ed una maggiore attività dei pezzi, ma la struttura pedonale che si ottiene è la stessa della Caro-Kann e della variante Rubenstein della difesa francese, che sono note per la loro solidità.
In ogni caso, da sempre la mossa più naturale ed anche la migliore per il Bianco è quella di prendersi il pedone che gli viene offerto con 2.exd5, a cui il Nero può rispondere con:
- 2.Dxd5
- 2.Cf6.
Variante Principale o Variante Classica
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- 1.e4 d5
- 2.exd5 Dxd5
Con questa mossa si entra nella Variante Classica (nota anche come variante Mieses-Kotroc). La continuazione più naturale per il Bianco è minacciare la Donna avversaria e guadagnare un tempo con 3.Cc3, evitando errori madornali come 3.b3??, che permetterebbe al Bianco di prendersi la Torre dopo 3...Dd5+, oppure 3.g3??, che invece permette subito al Bianco di prendersi l'altra Torre. Altre alternative per il Bianco sono 3.d4 e anche 3.Cf3
Dal punto di vista della pura curiosità, c'è anche la possibilità di uno scacco matto immediato, se il Nero commette l'errore grossolano 3.Re2, a cui segue 3...De4#.
La sequenza più comune segue con:
- 3. Cc3 Da5
- 4 d4 Cf6
- 5 Cf3 c6
- 6 Ac4 Af5
- 7 Ad2 e6
- 8 De2 Ab4
- 9 O-O-O Cbd7
- 10 a3 AxCc3
- 11 AxAc3 Dc7
Variante Pytel-Wade
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La variante Pytel-Wade è una variante alquanto rara ed è caratterizzata dalla sequenza di mosse
- 1.e4 d5
- 2.exd5 Dxd5
- 3.Cc3 Dd6
a cui il Bianco risponde con
- 4 d4
Variazione Patzer
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Trasposizione Dunst
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- 1.e4 d5
- 2.Cc3 ...
Il Nero solitamente continua con pedone in c6.
Attacco Marshall
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- 1.e4 d5
- 2.exd5 Cf6
- 3.d4 quest'ultima mossa è detta Variante Moderna poiché è la più giocata.
Gambetto scandinavo
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7 | 7 | ||||||||
6 | 6 | ||||||||
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- 1.e4 d5
- 2.exd5 Cf6
- 3.c4 c6
Con quest'ultima mossa del Nero si entra nel Gambetto Scandinavo. La risposta più naturale per il Bianco è
- 4.d4 cxd5
- 5.Cc3
che porta alla trasposizione dell'Attacco Panov-Botvinnik nella Difesa Caro-Kann.[7]
Gambetto islandese
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Il gambetto islandese, detto anche talvolta gambetto isladese-Palme, è venuto alla ribalta del mondo degli scacchi alla fine degli anni '80 del secolo scorso, quando due scacchisti islandesi, Hannes Stefánsson e Thröstur Thórhallsson, lo usarono con un certo successo. L'idea del Nero è semplice: sacrificare un pedone per aprire le linee e per sviluppare i pezzi più velocemente e più efficacemente. Spesso il Nero arroccherà lungo, porterà la Torre al centro e da lì creerà immediatamente minacce. Per il Nero è fondamentale fare tutte queste operazioni in maniera veloce, perché quando il Bianco avrà consolidato la propria posizione, il Nero si troverà con un pedone in meno.
Di frequente il Nero deve essere pronto a sacrificare anche altro materiale per dare la caccia al Re avversario e mantenere la posizione centrale. D'altra parte il Bianco, come in ogni gambetto, deve prestare la massima attenzione per evitare le potenziali trappole.
Dal punto di vista teorico, a gioco corretto, il Bianco dovrebbe essere capace di mantenere un certo vantaggio, ma, nonostante tutto, questo gambetto crea ancora sorprese negli avversari.[8].
Le mosse caratteristiche del gambetto sono
- 1.e4 d5
- 2.exd5 Cf6
- 3.c4 e6
A cui segue normalmente
- 4. dxe6 Axe6[9]
Variante portoghese
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Verso la fine degli anni '80 del secolo scorso i maestri belgi Jadoul e Vandervoort usarono questa linea
- 1.e4 d5
- 2.exd5 Cf6
- 3.d4 Ag4!?
ottenendo anche alcuni successi. Ma, forse per la mancanza di vittorie di prestigio, questa variante non ricevette la stessa attenzione del gambetto islandese e rimase pressoché sconosciuta fino al 1992, quando l'IM Gallego (poi diventato GM) e l'IM Damaso riuscirono ad ottenere alcune vittorie in maniera rapida. Da allora la sua popolarità è andata via via crescendo, e anche alcuni GM come Aleksej Širov e Julian Hodgson l'hanno utilizzata in alcuni tornei.[10]
Le più comuni alternative per il Bianco sono:
- 4.f3
- 4.Cf3
- 4.Ae2 (variante Wuss)
Naturalmente la partita prosegue con:
- 4...Axe2
- 5.Dxe2 Dxd5
- 6.Cf3
In questa posizione il Nero può scegliere se giocare 6...e6 o 6...Cc6, ma in ogni caso ha recuperato il pedone perso e la posizione è praticamente in parità[11][12]
Seconde mosse alternative
modificaOltre a 2...Dxd5 e 2...Cd6, il Nero ha anche altre opzioni, anche se non vengono utilizzate spesso. Le più conosciute sono
- 2...c6 - Gambetto Blackburne-Kloosterboer
Gambetto Blackburne-Kloosterboer
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7 | 7 | ||||||||
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Questa variante fu inventata dallo scacchista britannico Joseph Henry Blackburne: il Nero concede al Bianco due pedoni per lo sviluppo del Cavallo b8.
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7 | 7 | ||||||||
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Prevede le seguenti mosse:
- 1.e4 d5
- 2.exd5 c6 Con questa mossa si entra nella Variante Blackburne la quale continua con:
- 3.dxc6 Cxc6
Trasposizioni alla seconda mossa
modificaAlla seconda mossa il Bianco può anche decidere di non proseguire con la difesa scandinava, ma di trasporre in un'altra apertura. Le più comuni opzioni sono.
- 2.d4 (gambetto Blackmar)
- 2.Cf3 (apertura Zuckertort)
- 2.f4 (apertura Bird)
Codici ECO
modifica- B01 1.e4 d5
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 (variante classica, anche variante Mieses-Kotroc)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 Cf6 5.Cf3 Ag4 6.h3 (variante Lasker)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 Cf6 5.Cf3 Af5
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 Cf6 5.Cf3 Af5 6.Ce5 c6 7.g4 (variante Gruenfeld)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 e5 (controattacco Anderssen)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 e5 5.dxe5 Ab4 6.Ad2 Ac6 7.Af3 (controattacco Anderssen, attacco ortodosso)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 e5 5.Cf3 (controattacco Anderssen, sistema Goteborg )
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.d4 e5 5.Cf3 Ag4 (controattacco Anderssen, variante Collijn)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Da5 4.b4 (gambetto Mieses-Kotrvc)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 3.Cc3 Dd6 (variante Pytel-Wade)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 (variante moderna)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.c4 e6 (gambetto islandese)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.c4 c6 (gambetto scandinavo)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.d4
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.d4 Cxd5 (variante Marshall)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.d4 Cxd5 4.c4 Cb4 (variante Kiel)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Cf6 3.d4 g6 (variante Richter)
- B01 1.e4 d5 2.exd5 Dxd5 (variante classica, anche variante Mieses-Kotroc)
Note
modifica- ^ a b [1]
- ^ Wahls, p.12.
- ^ Aperture della Difesa Scandinava, su aperturescacchi.weebly.com.
- ^ Giorgio Chinnici, La variante Patzer della Scandinava, su Accademia Scacchi Milano - Gli scacchi nel cuore di Milano. URL consultato il 31 dicembre 2022.
- ^ Garry Kasparov vs Viswanathan Anand (1995), su www.chessgames.com. URL consultato il 31 dicembre 2022.
- ^ (EN) La partita, su chessgames.com.
- ^ Emms, pp.155-165.
- ^ Sul sito Lichess.org gambetto ha il 52% di vittorie per il Nero tra tutte le partite memorizzate
- ^ Emms, pp.166-174.
- ^ Emms, pp.128-143.
- ^ Mannion, Stephen R vs Kynoch, Richard - Glenrothes op, 1995
- ^ [Costa, Fernando JM vs Dias, Paulo, POR-chT 43rd, 2001]
Bibliografia
modifica- (EN) John Emms, The Scandinavian, 2ª ed., Londra, Everyman Chess, 2006, ISBN 1 85744 375 6.
- (EN) James Plaskett, The Scandinavian defence, New York, Batsford, 2004, ISBN 0 7134 8911 1.
- (EN) Matthias Wahls, Karsten Müller e Hannes Langrock, The modern Scandinavian, Alkmaar, New In Chess, 2011, ISBN 9 7 8-90-5 6 91-3 44-1.
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