Dimensione di Krull
In algebra, la dimensione di Krull di un anello commutativo unitario A è l'estremo superiore della lunghezza delle catene di ideali primi. La dimensione di Krull è quindi un numero naturale oppure infinito; quest'ultimo caso si ha quando vi sono catene infinite di ideali primi, oppure quando esistono catene arbitrariamente lunghe.
Prende nome da Wolfgang Krull, che la introdusse nel 1928.[1]
Definizione e proprietà
modificaLa lunghezza di una catena di ideali primi è definita come il numero massimo di inclusioni strette: così la catena
ha lunghezza n. L'altezza di un ideale primo P è l'estremo superiore della lunghezza delle catene di ideali primi discendenti da P; la dimensione di Krull di A è l'estremo superiore delle altezze dei suoi ideali primi.
Un campo, avendo un unico ideale primo (quello composto solo dallo 0) ha dimensione 0; invece, ad esempio, l'anello degli interi ha dimensione 1, in quanto gli unici ideali primi non nulli sono i (p), dove p è un numero primo, e se p e q sono primi distinti, allora (p) non è contenuto in (q) (e viceversa); quindi le catene massimali di ideali primi sono le . Questo avviene, più in generale, in tutti i domini ad ideali principali, che hanno quindi dimensione 1.
Negli anelli noetheriani gli ideali primi soddisfano sia la condizione della catena ascendente che quella della catena discendente, e quindi ogni catena di ideali primi è finita. Questo tuttavia non è sufficiente a garantire che le catene abbiano una lunghezza finita "uniformemente", cioè che ogni catena sia più corta di n, per un n fissato: un esempio di anello noetheriano di dimensione infinita fu costruito da Masayoshi Nagata.[2] Per anelli noetheriani locali, tuttavia, la dimensione è necessariamente finita.
Dimensioni basse
modificaUn anello di dimensione 0 è un anello in cui non ci sono contenimenti propri di ideali primi, ovvero in cui ogni ideale primo è anche massimale. Nel caso noetheriano, gli anelli di dimensione 0 sono esattamente gli anelli artiniani, definiti come quegli anelli in cui ogni catena discendente di ideali (non necessariamente primi) è stazionaria. Un altro esempio di anelli (non necessariamente noetheriani) di dimensione 0 sono gli anelli booleani.
I più semplici anelli di dimensione 1 sono gli anelli a valutazione discreta, che sono domini d'integrità locali con un solo ideale non nullo, che è anche principale; altri anelli di dimensione uno sono i domini di Dedekind, tra i quali gli anelli K[X], dove K è un campo, e l'anello dei numeri interi.
Dimensione delle estensioni
modificaLa dimensione delle localizzazioni di un anello A è legata alla all'altezza di P: precisamente, se P è un ideale primo di A, allora la dimensione della localizzazione AP è esattamente h(P).
La dimensione si conserva per estensioni intere: queste hanno infatti la proprietà che è possibile "sollevare" le catene di ideali primi (teorema del going-up) e che due ideali primi contenuti l'uno nell'altro non possono contrarsi allo stesso ideale (teorema di incomparabilità); ne segue che le estensioni intere conservano l'altezza degli ideali primi e anche la dimensione. In particolare, gli anelli di interi algebrici hanno la stessa dimensione di , ovvero 1: ogni ideale primo non nullo è massimale.
Se A è un anello noetheriano locale, allora la dimensione di A è uguale alla dimensione del suo completamento rispetto al suo ideale massimale.
In generale, non è possibile calcolare la dimensione dell'anello dei polinomi A[X] a partire da quella di A: senza ulteriori ipotesi il miglior risultato generale è
Per una vasta gamma di anelli (tra cui gli anelli noetheriani[4] e gli anelli di valutazione[5]), tuttavia, la dimensione di A[X] è esattamente 1+dim(A). Di conseguenza, grazie al teorema della base di Hilbert, se A è noetheriano (ad esempio se A è un campo) allora .
Nel caso dell'anello delle serie formali A[[X]], la situazione è più caotica e non pienamente compresa: è possibile infatti che A[[X]] abbia dimensione infinita anche se la dimensione di A è 1, come ad esempio nel caso di un anello di valutazione non noetheriano.[6] Anche in questo il caso noetheriano è più semplice da trattare: poiché è il completamento di , si ha sempre che .
Note
modifica- ^ Krull biography, su The MacTutor History of Mathematics archive, University of St Andrews. URL consultato il 18 dicembre 2010.
- ^ Atiyah, Macdonald, p.126.
- ^ Kaplansky, pp.25-27.
- ^ Kaplansky, p.108.
- ^ Kaplansky, p.41.
- ^ (EN) Jim Coykendall, Progress on the dimension question for power series rings, in James W. Brewer, Sarah Glaz, William J. Heinzer e Bruce M. Olberding (a cura di), Multiplicative Ideal Theory in Commutative Algebra, Springer, 2006, DOI:10.1007/978-0-387-36717-0_8, ISBN 0-387-24600-2.
Bibliografia
modifica- (EN) Eric W. Weisstein, Dimensione di Krull, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) Michael Atiyah e Ian G. Macdonald, Introduction to Commutative Algebra, Westview Press, 1969, ISBN 0-201-40751-5.
- Irving Kaplansky, Commutative rings, The University of Chicago Press, 1974, ISBN 0-226-42454-5.