Uno dei primi teoremi della teoria dei numeri dimostrato in modo analitico è la divergenza della serie dei reciproci dei numeri primi , cioè
lim
x
→
∞
∑
p
≤
x
1
p
=
∞
,
{\displaystyle \lim _{x\rightarrow \infty }\sum _{p\leq x}{\frac {1}{p}}=\infty ,}
dove la variabile
p
{\displaystyle p}
indica un numero primo.
Per la dimostrazione è necessario un lemma riguardante la serie armonica .
Dalla definizione del numero di Nepero si ricava immediatamente che
(
1
+
1
n
)
n
<
e
,
{\displaystyle \left(1+{\frac {1}{n}}\right)^{n}<e,}
per ogni
n
{\displaystyle n}
intero positivo, prendendo il logaritmo di entrambi i membri si ottiene
n
ln
(
1
+
1
n
)
<
1
,
{\displaystyle n\,\ln \left(1+{\frac {1}{n}}\right)<1,}
da cui
ln
(
1
+
1
n
)
<
1
n
{\displaystyle \ln \left(1+{\frac {1}{n}}\right)<{\frac {1}{n}}}
e infine
ln
(
n
+
1
)
−
ln
(
n
)
<
1
n
.
{\displaystyle \ln \left(n+1\right)-\ln \left(n\right)<{\frac {1}{n}}.}
Considerando adesso la somma dei reciproci di tutti i numeri naturali fino a
n
{\displaystyle n}
si ricava
∑
k
=
1
n
1
k
>
∑
k
=
1
n
(
ln
(
k
+
1
)
−
ln
(
k
)
)
=
ln
(
n
+
1
)
.
{\displaystyle \sum _{k=1}^{n}{\frac {1}{k}}>\sum _{k=1}^{n}\left(\ln \left(k+1\right)-\ln \left(k\right)\right)=\ln \left(n+1\right).}
[ 1]
Quest'ultima disuguaglianza sarà fondamentale nella dimostrazione della divergenza della somma dei reciproci dei numeri primi.
Adesso definiamo il prodotto
P
{\displaystyle P}
come
P
(
x
)
=
∏
p
≤
x
(
1
−
1
p
)
−
1
.
{\displaystyle P\left(x\right)=\prod _{p\leq x}\left(1-{\frac {1}{p}}\right)^{-1}.}
Sapendo che
(
1
−
1
p
)
−
1
=
1
+
1
p
+
1
p
2
+
1
p
3
+
…
{\displaystyle \left(1-{\frac {1}{p}}\right)^{-1}=1+{\frac {1}{p}}+{\frac {1}{p^{2}}}+{\frac {1}{p^{3}}}+\ldots }
[ 2]
si ricava
P
(
x
)
=
∑
n
∈
A
(
x
)
1
n
,
{\displaystyle P\left(x\right)=\sum _{n\in A\left(x\right)}{\frac {1}{n}},}
dove l'insieme
A
{\displaystyle A}
è definito come
A
(
x
)
=
{
n
:
p
|
n
⟹
p
≤
x
}
.
{\displaystyle A\left(x\right)=\lbrace n:p|n\Longrightarrow p\leq x\rbrace .}
Evidentemente se
n
≤
x
{\displaystyle n\leq x}
allora
n
∈
A
(
x
)
{\displaystyle n\in A\left(x\right)}
quindi
P
(
x
)
>
∑
n
≤
x
1
n
{\displaystyle P\left(x\right)>\sum _{n\leq x}{\frac {1}{n}}}
e dalla disuguaglianza ricavata sulla serie armonica si ricava
P
(
x
)
>
ln
(
x
+
1
)
.
{\displaystyle P\left(x\right)>\ln \left(x+1\right).}
Adesso sapendo che
y
>
−
1
2
ln
(
1
−
y
)
{\displaystyle y>-{\frac {1}{2}}\ln \left(1-y\right)}
per ogni
0
<
y
<
1
2
{\displaystyle 0<y<{\frac {1}{2}}}
si ottiene
∑
p
≤
x
1
p
>
−
1
2
∑
p
≤
x
ln
(
1
−
1
p
)
=
1
2
ln
P
(
x
)
>
1
2
ln
ln
x
,
{\displaystyle \sum _{p\leq x}{\frac {1}{p}}>-{\frac {1}{2}}\sum _{p\leq x}\ln \left(1-{\frac {1}{p}}\right)={\frac {1}{2}}\ln P\left(x\right)>{\frac {1}{2}}\ln \ln x,}
dove l'ultimo membro diverge per
x
{\displaystyle x}
tendente a infinito, quindi la serie dei reciproci dei numeri primi diverge.
La dimostrazione di Erdős fa uso solo di metodi elementari.
Per assurdo sia
∑
p
1
p
<
∞
{\displaystyle \sum _{p}{\frac {1}{p}}<\infty }
allora esiste un numero primo
P
{\displaystyle P}
tale che
∑
p
>
P
1
p
<
1
/
2
{\displaystyle \sum _{p>P}{\frac {1}{p}}<1/2}
.
Sia
N
>
P
{\displaystyle N>P}
un intero arbitrario, indichiamo con
N
1
{\displaystyle N_{1}}
il numero di interi minori o uguali a
N
{\displaystyle N}
che hanno solo fattori primi minori o uguali a
P
{\displaystyle P}
, indichiamo anche
N
2
=
N
−
N
1
{\displaystyle N_{2}=N-N_{1}}
. Abbiamo che
N
2
≤
∑
p
≥
P
⌊
N
p
⌋
<
∑
p
≥
P
N
p
<
N
2
.
{\displaystyle N_{2}\leq \sum _{p\geq P}\left\lfloor {\frac {N}{p}}\right\rfloor <\sum _{p\geq P}{\frac {N}{p}}<{\frac {N}{2}}.}
Ora stimiamo
N
1
{\displaystyle N_{1}}
, scriviamo
k
=
π
(
P
)
{\displaystyle k=\pi (P)}
, ogni
x
≤
N
{\displaystyle x\leq N}
si può scrivere nella forma
x
=
y
z
2
,
{\displaystyle x=yz^{2},}
dove
y
{\displaystyle y}
è privo di quadrati e
z
≤
N
{\displaystyle z\leq {\sqrt {N}}}
, se
x
{\displaystyle x}
è divisibile solo per i primi minori o uguali a
P
{\displaystyle P}
, allora lo è anche
y
{\displaystyle y}
. Ci sono meno di
2
k
{\displaystyle 2^{k}}
possibili scelte per
y
{\displaystyle y}
e meno di
N
{\displaystyle {\sqrt {N}}}
scelte per
z
{\displaystyle z}
, da cui
N
1
≤
2
k
N
{\displaystyle N_{1}\leq 2^{k}{\sqrt {N}}}
e quindi
N
<
2
k
N
+
N
2
{\displaystyle N<2^{k}{\sqrt {N}}+{\frac {N}{2}}}
si dimostra facilmente per induzione e utilizzando il postulato di Bertrand che per l'ennesimo numero primo si ha
p
n
≤
2
n
{\displaystyle p_{n}\leq 2^{n}}
e di conseguenza
π
(
n
)
≥
ln
n
ln
2
{\displaystyle \pi (n)\geq {\frac {\ln n}{\ln 2}}}
, quindi possiamo scegliere
N
=
2
2
k
+
2
>
P
{\displaystyle N=2^{2k+2}>P}
e troviamo
N
<
2
k
(
2
k
+
1
)
+
2
2
k
+
1
=
N
{\displaystyle N<2^{k}(2^{k+1})+2^{2k+1}=N}
che è assurdo e conclude la dimostrazione.
Quarta dimostrazione (Clarkson)
modifica
Come nella dimostrazione precedente, notiamo che se la serie dei reciproci dei primi convergesse, allora esisterebbe
k
{\displaystyle k}
tale che
∑
m
=
k
+
1
∞
1
p
m
<
1
2
{\displaystyle \sum _{m=k+1}^{\infty }{\frac {1}{p_{m}}}<{\frac {1}{2}}}
, dove con
p
m
{\displaystyle p_{m}}
indichiamo il
m
{\displaystyle m}
-esimo numero primo. Consideriamo ora il numero
Q
=
p
1
p
2
⋯
p
k
{\displaystyle Q=p_{1}p_{2}\cdots p_{k}}
: si osserva immediatamente come
1
+
n
Q
{\displaystyle 1+nQ}
per
n
=
1
,
2
,
…
{\displaystyle n=1,2,\ldots }
non sia divisibile dai primi
p
1
,
p
2
,
…
,
p
k
{\displaystyle p_{1},p_{2},\ldots ,p_{k}}
. Dunque, la decomposizione in fattori primi di
1
+
n
Q
{\displaystyle 1+nQ}
richiede i primi successivi a questi, ossia
p
k
+
1
,
p
k
+
2
,
…
{\displaystyle p_{k+1},p_{k+2},\ldots }
. Se ne deduce quindi che
∑
n
=
1
∞
1
1
+
n
Q
<
∑
t
=
1
∞
(
∑
m
=
k
+
1
∞
1
p
m
)
t
{\displaystyle \sum _{n=1}^{\infty }{\frac {1}{1+nQ}}<\sum _{t=1}^{\infty }\left(\sum _{m=k+1}^{\infty }{\frac {1}{p_{m}}}\right)^{t}}
poiché ogni termine della sommatoria a sinistra si può trovare sviluppando sufficientemente la doppia sommatoria a destra. Per la disuguaglianza ottenuta dall'ipotesi iniziale, segue però che
∑
n
=
1
∞
1
1
+
n
Q
<
∑
t
=
1
∞
(
1
2
)
t
{\displaystyle \sum _{n=1}^{\infty }{\frac {1}{1+nQ}}<\sum _{t=1}^{\infty }\left({\frac {1}{2}}\right)^{t}}
e la serie a destra, geometrica di ragione
1
2
{\displaystyle {\frac {1}{2}}}
, converge a 1, quindi per il criterio del confronto anche la serie
∑
n
=
1
∞
1
1
+
n
Q
{\displaystyle \sum _{n=1}^{\infty }{\frac {1}{1+nQ}}}
converge. Ciò è una contraddizione, poiché è immediato verificare come questa serie in realtà diverga: per il criterio di confronto tra serie e integrale, la nostra serie converge se e solo se converge il seguente integrale,
∫
1
∞
1
1
+
Q
x
d
x
{\displaystyle \int _{1}^{\infty }{\frac {1}{1+Qx}}dx}
, che però diverge, poiché
∫
1
+
∞
1
1
+
Q
x
d
x
=
lim
c
→
+
∞
1
Q
[
ln
(
1
+
Q
x
)
]
1
c
=
+
∞
.
{\displaystyle \int _{1}^{+\infty }{\frac {1}{1+Qx}}dx=\lim _{c\rightarrow +\infty }{\frac {1}{Q}}\left[\ln(1+Qx)\right]_{1}^{c}=+\infty .}
Quindi, come volevasi dimostrare , la serie dei reciproci dei primi diverge[ 3] [ 4] .
^ Questa è una serie telescopica che si riduce a
ln
(
n
+
1
)
−
ln
(
1
)
=
ln
(
n
+
1
)
{\displaystyle \ln(n+1)-\ln(1)=\ln(n+1)}
.
^ Questa è la formula (vista "al contrario") della serie geometrica , per cui, dato
x
<
1
{\displaystyle x<1}
(in questo caso
1
/
p
{\displaystyle 1/p}
), si ha
∑
k
=
1
∞
x
k
=
(
1
−
x
)
−
1
{\displaystyle \sum _{k=1}^{\infty }x^{k}=(1-x)^{-1}}
.
^ Clarkson (1965) (PDF ), su ams.org .
^ Tom M. Apostol, Introduction to Analytic Number Theory . URL consultato il 24 giugno 2024 .