Diocesi di Agropoli
La diocesi di Agropoli (in latino: Dioecesis Acropolitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Agropoli Sede vescovile titolare Dioecesis Acropolitana Chiesa latina | |
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Arcivescovo titolare | Pedro López Quintana |
Istituita | 1968 |
Stato | Italia |
Diocesi soppressa di Agropoli | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Storia
modificaAgropoli fu un'antica sede vescovile della Lucania. Tuttavia se ne conosce l'esistenza solo per una lettera di papa Gregorio Magno scritta attorno al 592 al vescovo Felice, al quale comanda la visita apostolica delle vicine diocesi, rimaste senza pastore, di Velia, di Blanda e di Bussento.[1]
Alcuni autori, tra cui Lanzoni e Duchesne, ipotizzano che il Felice di cui parla papa Gregorio Magno sia in realtà un vescovo di Paestum[2] che, a causa dell'invasione dei Longobardi, che ha reso orfane le sedi menzionate dal pontefice, si sia rifugiato ad Agropoli, fortezza bizantina.[3] Aggiunge Lanzoni che «in quel tempo, causa l'invasione dei Longobardi, altri vescovi si traslocarono da uno ad altro luogo della loro diocesi, e da questa seconda residenza presero il nome». Posta in questi termini, l'esistenza di una diocesi ad Agropoli sarebbe «un falso storico».[4]
Dal 1968 Agropoli è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 12 dicembre 2002 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Pedro López Quintana, nunzio apostolico in Austria.
Cronotassi dei vescovi
modifica- Felice † (menzionato nel 592)
Cronotassi dei vescovi titolari
modifica- Zenon Grocholewski † (21 dicembre 1982 - 21 febbraio 2001 nominato cardinale diacono di San Nicola in Carcere)
- Marc Ouellet, P.S.S. (3 marzo 2001 - 15 novembre 2002 nominato arcivescovo di Québec)
- Pedro López Quintana, dal 12 dicembre 2002
Note
modifica- ^ Lettera del pontefice (Quoniam Velina) riportata da Cappelletti nell'opera citata tra le fonti bibliografiche.
- ^ Di cui la diocesi di Vallo della Lucania è oggi l'erede.
- ^ La stessa ipotesi è fatta propria da Antonio Tortorella (Breve cronografia ragionata..., p. 25) e Paul Kehr (Italia Pontificia, VIII, p. 370).
- ^ Dal sito BeWeB - Beni ecclesiastici in web.
- ^ Non fu mai consacrato.
Bibliografia
modifica- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, Venezia, 1864, vol. XX, pp. 328–329
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza ,1927, pp. 320–323
- Antonio Tortorella, Breve cronografia ragionata della diocesi di Teggiano-Policastro, Annuario diocesano 2004-2005, pp. 25–32
- (LA) Paul Fridolin Kehr, Italia Pontificia, vol. VIII, Berolini, 1935, p. 370
- (FR) Louis Duchesne, Les évêchés d'Italie et l'invasion Lombarde, in Mélanges d'archéologie et d'histoire, 25 (1905), pp 365–399 (cfr. p. 367)
- (FR) J. Fraikin, v. Agropoli, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. I, Paris, 1909, col. 1046
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Dati riportati su Catholic Hierarchy alla pagina Acropolis (Titular See)
- (EN) La sede titolare su Gcatholic
- Diocesi di Vallo della Lucania su BeWeB - Beni ecclesiastici in web (con informazioni sulla diocesi di Agropoli)