Diocesi di Arcavica

sede titolare

La diocesi di Arcavica (in latino: Dioecesis Arcavicensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Arcavica
Sede vescovile titolare
Dioecesis Arcavicensis
Chiesa latina
Sede titolare di Arcavica
Mappa delle sedi episcopali iberiche nel periodo visigoto (586-711)
Vescovo titolareAndrzej Iwanecki
Istituita1969
StatoSpagna
Diocesi soppressa di Arcavica
Suffraganea diToledo
Erettacirca VI secolo
Soppressacirca IX secolo
Il suo territorio oggi è parte della diocesi di Cuenca
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Resti delle terme dell'antica città romana di Arcavica.

Arcavica, nome medievale dell'antica città celtiberia e romana di Ercavica, le cui rovine si trovano nel comune spagnolo di Cañaveruelas, fu sede di un'antica diocesi della Hispania Carthaginiensis attestata durante l'epoca visigota.

Poco si conosce dell'origine della comunità cristiana arcavicense, e i primi dati che possediamo sulla sua diocesi si possono far risalire alla prima metà del VI secolo. Nel secondo concilio di Toledo, riunito nell'anno 531 e al quale presero parte i vescovi della parte interna della provincia Carthaginiensis, figurano diversi prelati ma senza indicazione della loro sede di appartenenza: è probabile che uno di loro fosse il titolare della diocesi di Arcavica.[1]

Il primo vescovo certo di Arcavica fu Pietro, che prese parte al terzo concilio di Toledo nel 589 e ancora in un altro concilio toletano nel 597. Poco più di una decina di anni dopo è noto il vescovo Teodosio, che figura tra i firmatari del Constitutio Carthaginensium sacedotum che segue al decreto di Gundemaro del 610. Anche tutti gli altri vescovi di questa diocesi sono noti per la loro partecipazione ai concili generali della Chiesa visigota celebrati a Toledo.

Alcuni studi recenti avanzano l'ipotesi che, a causa della decadenza e dello spopolamento dell'antico centro di Arcavica, la sede dei vescovi sia stata trasferita a Reccopolis, in concomitanza con l'elevazione di questa città a sede di Recaredo I, associato al trono visigoto dal padre Leovigildo.[2]

Nel territorio dell'antico municipium romano di Arcavica sorgeva un monastero benedettino, intimamente legato alla storia della comunità cristiana arcavicense, chiamato monastero Servitano da Ildefonso di Toledo. Il centro monastico venne fondato da Donato, monaco in fuga dal Nordafrica, attorno al 571, come racconta la Cronaca di Giovanni di Biclaro, vescovo di Gerona. Successore di Donato fu l'abate Eutropio, che alla fine del VI secolo fu chiamato a governare la Chiesa di Valencia.[3]

La conquista araba della regione nella prima metà dell'VIII secolo non pose fine alla comunità cristiana di Arcavica e probabilmente nemmeno alla serie dei suoi vescovi, benché non se ne conoscano i titolari. Un solo vescovo è noto di questo periodo, che fu probabilmente anche l'ultimo, Sebastiano, a cui è attribuita la Crónica del Rey Magno; espulso dalla sua sede dagli arabi, fu nominato dal re Alfonso III delle Asturie vescovo di Orense poco dopo la metà del IX secolo.[4]

In seguito alla Reconquista, la città di Cuenca fu liberata dagli arabi nel 1171; con due bolle datate 1º giugno, ma senza indicazione dell'anno (circa 1177/1183), papa Lucio III istituì la diocesi di Cuenca, assegnandole il territorio che era stato delle antiche diocesi visigote di Arcavica e di Valeria.[5]

Dal 1969 Arcavica è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 18 novembre 2017 il vescovo titolare è Andrzej Iwanecki, vescovo ausiliare di Gliwice.

Cronotassi

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Vescovi

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  • Pietro † (prima del 589 - dopo il 597)
  • Teodosio † (menzionato nel 610)
  • Carterio † (prima del 633 - dopo il 638)
  • Balduigio † (prima del 653 - dopo il 656)
  • Mumolo † (menzionato nel 675)
  • Sempronio † (prima del 681 - dopo il 684)
  • Gabinio † (prima del 688 - dopo il 693)
  • Sebastiano † (? - 877 nominato vescovo di Orense)

Vescovi titolari

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  1. ^ La tradizione ritiene che la sede di Arcavica fosse rappresentata a questo concilio da un vescovo di nome Paolo, ma non ci sono prove certe di questa attribuzione. (ES) Garcia-Moreno, La problematica de la Iglesia hispana durante la supremacia ostrogoda (507-549), in «Hispania christiana», Pamplona, 1988, pp. 156-157.
  2. ^ (ES) Barroso Cabrera, Carrobles Santos, Diarte Blasco, Morín de Pablos, La evolución del suburbio y territorio ercavicence, pp. 268 e 270.
  3. ^ (ES) Barroso Cabrera, Carrobles Santos, Morín de Pablos, "Petrus Arcavicensis Celtiberiae ecclesiae episcopus". ¿Un obispo en Recópolis en época visigoda?, pp. 1086-1088.
  4. ^ (ES) Barroso Cabrera, Carrobles Santos, Diarte Blasco, Morín de Pablos, La evolución del suburbio y territorio ercavicence, p. 264.
  5. ^ (FR) A. S. Ruiz, v. 1. Cuenca, in «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XIII, Paris, 1956, col. 1088.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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