La diocesi di Arlane (o Arlana) (in latino Dioecesis Arlanensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica. Con il titolo di Alali (in latino Alaliensis), è stata una sede titolare cattolica.

Arlane
Sede vescovile titolare soppressa
Dioecesis Arlanensis
Patriarcato di Antiochia
Sede titolare di Arlane
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
IstituitaXVIII secolo
con il titolo di Alali
Soppressa1928
StatoSiria ?
Diocesi soppressa di Arlane
Suffraganea diDamasco
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Nel suo Oriens christianus (1740), Michel Le Quien menziona la Ecclesia Alalorum, nella regione di Palmira nei pressi dell'Eufrate, indicata come antica sede vescovile della provincia romana della Fenicia Seconda, suffraganea dell'arcidiocesi di Damasco. A questa sede l'autore attribuisce due vescovi, Talassio e Abramo, che presero parte ai concili ecumenici di Nicea del 325 e di Calcedonia del 451; Abramo inoltre sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Fenicia Seconda all'imperatore Leone dopo la morte di Proterio di Alessandria.[1]

Tuttavia, le informazioni di Le Quien sono errate. Siméon Vailhé enumera almeno tre motivi per cui mettere seriamente in dubbio le conclusioni del sacerdote domenicano:

  1. una località di nome Alalis è menzionata nella Geographia di Claudio Tolomeo nella regione palmirena; ma questa località si trovava fuori dai confini della Fenicia Seconda; non può dunque essere identificata come la sede dei vescovi che apposero la loro firma agli atti conciliari di Nicea e di Calcedonia;
  2. gli atti autentici dei due concili non riportano mai il nome Alalis o Alalorum come pretende Le Quien, né nella versione greca né nelle recensioni latine o siriache; appaiono piuttosto i termini Alasso, Arcao, Alani e Arlani;
  3. infine, la Notitia episcopatuum del patriarcato di Antiochia, di cui si possiede una recensione del X secolo che si riferisce tuttavia ad una primitiva versione risalente al VI secolo,[2] non menziona mai una sede Alalis o Alalorum tra le suffraganee di Damasco, bensì la sede Arlane o Arlana (o Archaa, come appare in alcune versioni latine della Notitia). È a questa sede che devono appartenere i vescovi Talassio e Abramo.

Sulla individuazione geografica di questa località, Vailhé annota: «Il est à remarquer qu'il existait, à 12 kilomètres au nord de Palmyre, un poste romain du nom d'Aracha, aujourd'hui Erek, sur la route de Palmyre à Sergiopolis. Ne serait-ce pas notre évêché?»

Nel XVIII secolo, la Chiesa cattolica istituì la sede titolare Alaliensis, soppressa dopo la morte del suo ultimo titolare nel 1928, certamente perché, come afferma Vailhé, una diocesi di Alali non è mai esistita.

Cronotassi

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Vescovi greci

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  • Talassio † (menzionato nel 325)
  • Abramo † (prima del 451 - dopo il 458)

Vescovi titolari

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  1. ^ (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu'a la conquête arabe, Paris, 1945, p. 203.
  2. ^ (FR) Siméon Vailhé, La "Notitia episcopatuum" d'Antioche du patriarche Anastase, VI siècle, Echos d'Orient X, 1907, pp. 144-145. (DE) Ernest Honigmann, Studien zur Notitia Antiochena, Byzantinische Zeitschrift, nº 25, 1925, pp. 73-75.
  3. ^ Annuario Pontificio 1870, p. 234.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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