Diplostephium
Diplostephium Kunth, 1818 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae.[1][2][3]
Etimologia
modificaIl nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Karl Sigismund Kunth (1788-1850) nella pubblicazione " Nova Genera et Species Plantarum" (Nov. Gen. Sp. [H.B.K.] 4(ed. fol.): 75) del 1818.[4]
Descrizione
modificaPortamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo arbustivo o piccolo-arboreo. Le superfici possono essere ricoperte da pubescenze lanose o ghiandole punteggiate.[5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato, normalmente picciolate. La lamina è intera con varie forme (spesso lineari) e con margini piatti o revoluti. La superficie è percorsa da 1–3 nervi. La consistenza è coriacea.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in formazioni corimbose o tirsoidi (sono presenti anche capolini singoli). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato normalmente di tipo disciforme o radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme da ovate a oblunghe o lineari e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 4 - 7 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su 1 - 3 serie; sono filiformi o ligulati (zigomorfi);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili (raramente sono bisessuali).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è tubulosa, mentre all'apice è filiforme-ligulata; il colore varia da bianco a blu o porpora;
- fiori del disco: la forma è tubulare-campanulata terminante con 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma triangolare; il colore è giallo, verde o violaceo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][11]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[12] I due bracci dello stilo hanno una forma lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:
- achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma è obovoide compressa con alcune coste (o nervi) longitudinali; la superficie è glabra oppure setolosa a punteggiata di ghiandole;
- pappo: è composto da setole disposte su alcune serie (quelle esterne possono essere formate da scaglie).
Biologia
modificaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
modificaLe specie di questo genere sono distribuite in Sud America.[3]
Sistematica
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
modificaLa tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Diplostephium (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Diplostephium group".[2]
I caratteri distintivi del genere sono:[9]
- nei rami giovanili le foglie sono persistenti;
- i fiori del disco sono tutti funzionalmente maschili;
- il pappo è composto da diverse setole;
- gli acheni dei fiori del raggio sono compressi con 3 - 5 coste.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[9]
In precedenti trattazioni questo genere è descritto all'interno della sottotribù Hinterhuberinae (ora sinonimo di Baccharidinae).[9]
Elenco delle specie
modificaQuesto genere ha 56 specie:[3]
- Diplostephium abietinum S.F.Blake
- Diplostephium affine Wedd.
- Diplostephium antisanense Hieron.
- Diplostephium asplundii Cuatrec.
- Diplostephium azureum Cuatrec.
- Diplostephium barclayanum Cuatrec.
- Diplostephium cajamarquillense Cuatrec.
- Diplostephium callaense Cuatrec.
- Diplostephium callilepis S.F.Blake
- Diplostephium carabayense Wedd.
- Diplostephium cinereum Cuatrec.
- Diplostephium crypteriophyllum Cuatrec.
- Diplostephium dentatum Cuatrec.
- Diplostephium empetrifolium S.F.Blake
- Diplostephium ericoides (Lam.) Cabrera
- Diplostephium espinosae Cuatrec.
- Diplostephium fernandez-alonsoi S.Díaz
- Diplostephium flavidum V.M.Badillo
- Diplostephium foliosissimum S.F.Blake
- Diplostephium friedbergii Cuatrec.
- Diplostephium glandulosum Hieron.
- Diplostephium gnidioides S.F.Blake
- Diplostephium goodspeedii Cuatrec.
- Diplostephium gynoxyoides Cuatrec.
- Diplostephium haenkei Wedd.
- Diplostephium hartwegii Hieron.
- Diplostephium hippophae S.F.Blake
- Diplostephium incanum Hieron.
- Diplostephium jelskii Hieron.
- Diplostephium juniperinum Cuatrec.
- Diplostephium konotrichum Cuatrec.
- Diplostephium lanatum Cuatrec.
- Diplostephium lechleri Wedd.
- Diplostephium leucactinum Cuatrec.
- Diplostephium macrocephalum S.F.Blake
- Diplostephium meyenii Wedd.
- Diplostephium oblanceolatum S.F.Blake
- Diplostephium oxapampanum Cuatrec.
- Diplostephium pachyphyllum Cuatrec.
- Diplostephium paposanum S.T.Ibáñez & Muñoz-Schick
- Diplostephium pearcei Sprague & S.F.Blake
- Diplostephium peruvianum Cuatrec.
- Diplostephium pulchrum S.F.Blake
- Diplostephium ramiglabrum Cuatrec.
- Diplostephium sagasteguii Cuatrec.
- Diplostephium sandiense Cuatrec.
- Diplostephium serratifolium Cuatrec.
- Diplostephium spinulosum Wedd.
- Diplostephium stuebelii (Hieron.) Cuatrec.
- Diplostephium tacorense Hieron.
- Diplostephium tolimense Cuatrec.
- Diplostephium vaccinioides S.F.Blake
- Diplostephium vermiculatum Cuatrec.
- Diplostephium weberbaueri Cuatrec.
- Diplostephium wurdackii Cuatrec.
- Diplostephium yahuarcochense Cuatrec
Nota: la specie Dysaster cajamarcensis H.Rob. & V.A.Funk descritta da alcune checklist[16] all'interno del genere Dysaster H.Rob. & V.A.Funk, qui è considerata sinonimo della specie Diplostephium serratifolium Cuatrec..[2]
Sinonimi
modificaSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Simblocline DC.
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d Nesom 2020.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 febbraio 2024.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 febbraio 2024.
- ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ a b Judd 2007, pag.517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 612.
- ^ a b c d e f Kadereit & Jeffrey 2007, p. 310 e 297.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 15 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2021).
- ^ Judd 2007, pag. 522.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 febbraio 2024.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
- Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
- Guy L. Nesom, Revised subtribal classification of Astereae (Asteraceae) (PDF), in Phytoneuron, vol. 53, 2020, pp. 1-39.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Diplostephium
- Wikispecies contiene informazioni su Diplostephium
Collegamenti esterni
modifica- Diplostephium Royal Botanic Gardens KEW - Database