Discussione:Battaglia della foresta di Teutoburgo

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 Antica Roma
 Guerra
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Ha ottenuto una valutazione di livello buono (ottobre 2009).
AVoce adeguatamente accurata. Tutti gli aspetti principali del tema sono affrontati con la dovuta profondità. Il tema è stabile e non dovrebbe necessitare di aggiornamenti futuri. (che significa?)
AVoce scritta in buon italiano e con buono stile. Sintassi e lessico adeguati, linguaggio chiaro e scorrevole, con uso attento di termini specifici. Strutturazione in paragrafi soddisfacente. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla verificabilità della voce. Un aspetto del tema non è adeguatamente supportato da fonti attendibili. Alcune fonti andrebbero sostituite con altre più autorevoli. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
ALa voce è corredata da un adeguato numero di immagini e altri supporti grafici, in tema con il contenuto della voce, oppure non ne necessita alcuno. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nell'ottobre 2009
In data 27 marzo 2010 la voce Battaglia della foresta di Teutoburgo è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che.
Le procedure prima del 2012 non venivano archiviate, perciò possono essere trovate solo nella cronologia della pagina di valutazione.

Speculazione fuori luogo

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La sezione intitolata Possibili sviluppi in caso di esito storico differente mi sembra del tutto fuori luogo in questa voce. A che serve aggiungere un lungo paragrafo con ipotesi più o meno azzardate su quel che sarebbe potuto accadere se i romani avessero vinto, o almeno pareggiato? Allora perché alla voce II guerra mondiale non si aggiunge un paragrafo che spiega cosa sarebbe potuto succedere se avesse vinto Hitler? Così facendo la Wikipedia raddoppierebbe o triplicherebbe nel giro di poco tempo. Io sarei per l'eliminazione di questo paragrafo. Noto inoltre che la voce della Wikipedia inglese pur citando Wells non dedica tutto questo spazio alla sua ipotesi controfattuale. Si potrebbe ridurre il tutto a un paragrafo nella sezione precedente. --93.40.80.105 (msg) 22:31, 20 giu 2010 (CEST)Rispondi

Vorrei avere il tempo per affrontare l'argomento. Magari in futuro. So che questa parte era stata oggetto di discussione un anno fa credo. Per ora lascerei così, almeno fino a quando qualcuno non voglia occuparsene seriamente con adeguate fonti, bibliografia. Saluti. --Cristiano64 (msg) 10:05, 24 giu 2010 (CEST)Rispondi
Concordo pienamente con la critica: questa sezione, per quanto ben scritta, è inutile in questa pagina. (msg) 12:12, 28 ott 2010 (CEST)Rispondi
  • sezione di fantastoria che diminuisce il valore di tutta la pagina. riferirsi alla presunta autorevolezza dell'autore della fonte é attitudine medioevale. una riga di riferimento bsterebbe. la fantastoria non é storia e non appartiene alla pagina. grazie.
Giusta osservazione. Sposto paragrafo e cassetto qui sotto. --Cristiano64 (al bar di Cris) 07:56, 28 set 2013 (CEST)Rispondi
Possibili sviluppi in caso di esito storico differente

Possibili sviluppi in caso di esito storico differente

La colonizzazione della Germania avrebbe aperto scenari del tutto differenti per la storia europea e mondiale. Nel caso che nell'arco del I secolo d.C. le popolazioni germaniche annesse all'impero fossero state completamente integrate, come lo erano state prima le popolazioni celtiche, come conseguenza ci sarebbe stata una minore pressione militare sui limes dell'Impero ed una maggiore consolidazione dei presidi (anche per il fronte ridotto, spostato dal Reno al fiume Elba), il che avrebbe potuto comportare anche una successiva espansione nei territori nell'area tra l'Elba e l'Oder e la Vistola, da cui nel II secolo storicamente provenivano altre popolazioni che premevano sui confini romani. D'altro canto, non è certo che le popolazioni germaniche, sempre fiere della propria identità e autonomia, avrebbero accettato facilmente l'assimilazione da parte dei Romani, rischiando al contrario di causare maggiore instabilità militare e politica tramite tentativi di rivolta nei confronti dell'autorità imperiale (un'ipotetica sconfitta di molte legioni, analoga a quella variana, dopo un'insurrezione avrebbe ad esempio reso più vulnerabile l'impero).[1]

 
Le conquiste di Augusto fino al 9, prima della disfatta di Varo nella selva di Teutoburgo.

Ipotizzando un'integrazione simile a quella avvenuta con le popolazioni celtiche, comunque, gli ulteriori scenari di espansione, per quanto meramente speculativi, sono molteplici:

  • l'intero arcipelago britannico, storicamente occupato da Claudio escludendo la Scozia e l'Irlanda; con una maggiore disponibilità di soldati da impiegare su altri fronti, è probabile che la conquista romana si sarebbe espansa anche nella provincia di Caledonia, per la quale ci fu un tentativo di occupazione da parte del governatore Gneo Giulio Agricola che però venne stroncato da Domiziano, che richiamò il governatore perché non voleva che si intraprendessero guerre (secondo Tacito invece perché geloso dei suoi successi militari anche se questo giudizio probabilmente è influenzato dalla parentela fra Tacito ed Agricola), e che nei secoli successivi fu il luogo di origine di popolazioni, come i Pitti o gli Scoti, che diedero diverso filo da torcere a Roma, costringendo addirittura l'imperatore Adriano a fortificare il confine con il famoso Vallo di Adriano. Più difficilmente ci sarebbe stata un'espansione in Irlanda, a cui i romani si disinteressarono perché lontana, poco fertile e dal clima freddo, e dalla quale non provenivano minacce di tipo militare che giustificassero un'occupazione per tenere a bada la regione: lo stesso Agricola, secondo Tacito, era sicuro che per soggiogare l'Irlanda sarebbe bastata una sola legione con pochi ausiliari di supporto, e non tentò mai comunque tentativi d'occupazione reale seppur sembra che, ancora una volta stando a quanto ci riferisce Tacito, possa aver tentato spedizioni punitive di qualche sorta al di là del mare;[1]
  • l'Impero Partico, che Traiano riuscì a contenere occupando le provincie di Mesopotamia e Armenia, che vennero però in seguito abbandonate da Adriano perché difficilmente difendibili; anche in questo caso, una minore pressione militare sul fronte europeo ed una maggiore disponibilità di uomini in Medio Oriente avrebbe potuto garantire una maggiore solidità dei presidi ed un'eventuale possibilità di espansione in Persia, forse anche oltre, ma non si può dire nulla con certezza su quel che i Parti avrebbero fatto;[1]
  • i territori ad est della Vistola, come i paesi baltici in cui passava la ricca via dell'ambra o le coste settentrionali del Mar Nero in cui già da secoli vi erano alcune colonie greche, sarebbero potuti essere potenziali obiettivi di un'ulteriore espansione romana. Nel primo caso, la via dell'ambra [1] fu una delle più antiche forme di collegamento fra l'Europa Settentrionale e quella Meridionale, attraversando l'Europa Centro-Orientale e giungendo fino ai mercati mediterranei. Un ipotetico controllo di questo traffico commerciale avrebbe potuto giustificare un'espansione in questa direzione. Prima ad ogni modo si sarebbe dovuto fare attenzione alle popolazioni che abitano l'odierna Romania, infatti nel mezzo c'era la Dacia, storicamente occupata da Traiano. Le più antiche fonti greche parlano dei popoli dei Geti e dei Daci, descritti in particolar modo da Erodoto, mentre l'astronomo e geografo greco Claudio Tolomeo verso la metà del II secolo descrisse questo territorio come abitato da numerose popolazioni di diversa stirpe, spesso mista celto-germanica o germanico-sarmatica;[1]
  • la Scandinavia strategicamente era lontana da Roma, fredda e poco accessibile, ma in caso di scorrerie piratesche da parte di popolazioni autoctone si potrebbe ipotizzare un tentativo di arginare tale problema da parte dell'esercito romano (preludio ad una possibile espansione nel settore);[1]
  • l'Arabia era un territorio in cui transitavano molte carovane, inoltre nelle coste dell'odierno Oman i pirati del luogo avrebbero potuto fornire il casus belli per un'incursione ed occupazione dei territori da parte di Roma in caso di occupazione delle coste del Golfo Persico e dell'Oceano Indiano.[1]
 
Statua dell'imperatore romano Augusto.

Ipotizzando che tutte queste espansioni territoriali fossero andate a buon fine, da un punto di vista ottimistico l'introito di ricchezze dovuto alle conquiste avrebbe potuto modificare sensibilmente l'apparato economico dell'Impero, eventualmente ritardando le crisi del III e IV secolo, oppure richiedendo una modifica della società romana che avrebbe comportato nuovi schemi politici, sociali ed economici che avrebbero cambiato ulteriormente l'assetto dell'Impero evitando queste crisi. Non è da escludere però che al contrario un cambiamento della società romana avrebbe comportato una serie di conseguenze (concatenate direttamente o meno) capaci di destabilizzare l'autorità imperiale, ma come in ogni scenario di storia alternativa dopo lunghi periodi di tempo tutto è possibile.[1]

Si potrebbe a questo punto parlare dell'invasione degli Unni, sul finire del III secolo e nel IV secolo. Non c'è indizio alcuno che i Romani avrebbero potuto respingerli, sicuramente le orde delle steppe avrebbero incontrato una resistenza più coriacea ma la loro superiorità nella cavalleria avrebbe potuto fare ugualmente la differenza in un'ipotetica serie di battaglie; ma allora si potrebbe immaginare ad esempio una conquista romana dell'Impero partico e un'adozione su larga scala delle loro truppe di cavalleria catafratte (storicamente limitate all'Impero Bizantino) e di arcieri a cavallo, rendendo ancora più dubbio lo svolgersi degli avvenimenti per via delle innumerevoli strade percorribili dalla storia. Nella realtà solo il generale Flavio Ezio riuscì a infliggere una disfatta determinante agli unni di Attila[2], nella Battaglia dei Campi Catalaunici presso Châlons-en-Champagne. In ogni caso, non vi sarebbe stata la minaccia delle popolazioni germaniche costrette a migrare entro i confini dell'impero perché incalzate dagli Unni, in quanto queste popolazioni sarebbero state in gran parte già facenti parte dell'Impero.[1]

Questa mancanza di flussi migratori avrebbe difficilmente comportato la mescolanza etnico-culturale dei regni romano-barbarici (nulla esclude ad ogni modo un qualsiasi evento capace di spingere molti germanici a stabilirsi nei territori gallici, iberici ed italici, ma anche in questo caso l'influenza della cultura romana classica sarebbe rimasta netta a differenza che nel Medioevo), e anche lo sviluppo delle lingue romanze ne avrebbe risentito: o il latino sarebbe resistito a lungo, o in caso di un altro sgretolamento dell'Impero per vari motivi allora le lingue neo-latine sarebbero state molto più legate all'idioma originario e con più influenze celtiche che germaniche.[1]

Ulteriori possibili scenari sono l'intensificazione dei rapporti fra Roma e la Cina, l'espansione religiosa e le esplorazioni coloniali in un contesto ben diverso.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Wells, pp. 219-220.

Parte superata: rielaborata del tutto

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Sono l'autore dell'articolo su Teutoburgo..... do il mio esplicito consenso alla riproduzione di tale articolo che è possibile trovare sul sito di calamo e di signa inferre..... contattamenti a GZA_MMC@hotmail.com

Sono il legittimo proprietario dell'articolo e do il mio permesso alla sua riproduzione in Wikipedia.... contattatemi se ci sono problemi a GZA_MMC@hotmail.com

Grazie mille, provvedo subito a ripristinare le pagine.

Snowdog 00:23, Ott 17, 2004 (UTC)

Testo spostato dalla sezione conclusioni

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Testo spostato qui dalla pagina perché non mi sembrano esempi di comportamenti simili a quelli di Varo, che si fece ingannare da un'imboscata piuttosto che scegliere di attaccare con forze insufficienti. --MM 09:08, Mag 3, 2005 (CEST)

Basta citare alcuni esempi: gli interventi di singole legioni o piccole forze contro i Batavi nel 69 prima dell'intervento di Ceriale, i due tentativi immediati di piccole forze contro gli Iceni in rivolta , l'intervento di Cestio Gallo contro Gerusalemme nel 66 d.C. che si conclude con 5.000 uomini persi. Anche Cesare rischiò grosso quando cercò di liberare il campo di Cicerone assediato, muovendosi con una forza ridotta e a corto di rifornimenti, giocando sul bluff che i Galli avrebbero mollato la presa consentendogli di usufruire dei rifornimenti del campo di Cicerone. Gli andò bene, ma se i galli si fossero accorti del suo bluff (che non c'era altre truppe in arrivo oltre le sue), si sarebbe trovato preclusa la possibilità di ritirata, e avrebbe dovuto affrontare una battaglia campale con 7.000 uomini contro 60.000 galli (probabilmente una cifra esagerata, ma comunque erano tanti che una volta liberato Cicerone, evita di dare battaglia). Indubbiamente, forse un comandante più esperto avrebbe tirato fuori dalla trappola le sue truppe (ma la lunghezza della colonna romana era di qualche km e Varo poteva influenzare solo le truppe che poteva raggiungere), ma con perdite tali che sarebbe stata comunque percepita come una ritirata e una sconfitta romana con lo stesso effetto sul morale dei Germani.

è una tua opinione MM io l'avrei tenuta questa parte...... Varo probabilmente era stato informato della rivolta ed era intervenuto per fermarla.... se fosse caduto in una semplice imboscata già al primo giorno sarebbe tornato indietro invece di proseguire.... Maximilianus


Teutoburgo e strategia complessiva

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Ho aggiunto poche righe in conslusione, che mi sembravano assenti dal testo generale.Riflessioni sulla fine dell'espansionismo romano a nord. Che ne pensi? contatatmi a fernando.daniello@gmail.com --Fe.daniello 23:49, 11 lug 2006 (CEST)Rispondi

Sulla versione di Cristiano64

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  • L'introduzione è errata, deve dare le informazioni stringate, il resto va nel corpo della voce
  • "Terzo giorno" è un blocco lungo e compatto, va diviso in più parti
  • La voce manca della sezione "Bibliografia"
  • L'autore si chiama Cassio Dione Cocceiano, non "Dione Cassio"

Si prega di non rovinare la voce per ripicche personali. --Pe! 16:03, 26 ago 2007 (CEST)Rispondi

In risposta:

  • L'introduzione potrà essere modificata, ma non cancellate intere parti. A tal proposito si controlli pure la versione antecedente le mie modifiche. Nessun stravolgimento.
  • La bibliografia non l'ho ancora affrontata. Non ho avuto il tempo di cominciare che tutto il mio lavoro era completamente cancellato.
  • Il terzo giorno non l'ho ancora affrontato poiché avevo iniziato a scrivere del Contesto storico, ma è stato cancellato; avevo scritto dell'Antefatto, ma è stato cancellato.

Nessun problema a lasciar fare a Panajridde. Le cancellazioni sono avvenute tutte da parte sua senza che avessi potuto terminare neppure l'introduzione, antefatto e contesto storico. Stavo leggendo Dione e Tacito e riportavo fedelmente le loro osservazioni. Chi ne sa meglio di loro?

Nessun problema a farmi da parte se Panajridde vorrà prendersi l'incarico.--Cristiano64 16:17, 26 ago 2007 (CEST)Rispondi

  • Metti nell'introduzione cose che vanno nell'introduzione e non verrà cancellato nulla. Infila nell'introduzione gli antefatti che vanno nella sezione antefatti e verranno rimossi
  • Avevo corretto io la bibliografia, ma hai gentilmente cancellato il mio contributo senza neanche guardarlo
  • Il terzo giorno l'avevo controllato io, ma l'hai rimosso. "contesto storico" è stato rinominato "antefatto", non cancellato

Lascio volentieri a te la voce. Sappi però che se vi troverò degli errori li rimuoverò, che tu sia d'accordo o meno. Vorrei lavorare invece di perder tempo a spiegare alla gente che ci sono delle regole da rispettare. --Pe! 17:29, 26 ago 2007 (CEST)Rispondi

In risposta:

  • Ti ho chiesto di darmi nella mia pagina di discussioni, alcuni esempi di battaglie da seguire con schema uniforme per tutti. Magari potresti correggere molte altre voci meno precise delle mie? Dovresti cominciare a correggere tutte le numerose battaglie male strutturate, secondo i tuoi criteri. Credimi, ce ne sono tantissime!
  • Hai completamente cancellato, rifacendo totalmente la parte iniziale che stavo ancora componendo. Guardati la cronologia e vedrai che non mento. Ero solo all'inizio...
  • Sulle modifiche di forma in bibliografia, ecc., non potevi aspettare che finissi? Non potevi interpellarmi prima, come hai fatto per altri numerosi argomenti, considerando che ci conosciamo da un mese?
  • hai scritto che ho modificato il "terzo giorno" della battaglia. Ho spostato solo una cartina (da me composta).
  • L'inserimento di contesto storico, mi era stato suggerito a suo tempo da un Admin. A riprova vedi Guerre marcomanniche.
  • accetti di lasciare la parte iniziale con il testo di Dione (v. solita battaglia...), ma in base a quello che sostieni, avresti dovuto inserirla nell'antefatto? Qual'è la regola allora (ovviamente che deve valere per tutti, me e te compresi)?
  • Ho controllato il manuale di Wikipedia. Non spiega come strutturare singole classi di voci. Sono raccomandazioni generali. Fornisci a questo punto sul portale storia antica (anche da discutere ovviamente con gli altri) una bozza di come strutturare/analizzare, quale forma usare per le voci battaglie ('su esempi concreti come, Canne? Idistaviso? Farsalo? Carre? Trasimeno? ecc.; es. introduzione + contesto storico + svolgimento battaglia + conclusioni + bibliografia + note…). Controlla pure, ma hanno tutte una struttura/forma diversa le une dalle altre?
  • Non ho mai avuto nessun problema ad adattarmi. L'ho sempre fatto.
  • La proposta che potresti fare a tutti, dovrebbe essere priva di commenti personali, evitando perciò di inserire in pagine di discussione comuni (come la battaglia di Teutoburgo), termini come: ripicche personali (sic!).
  • Su molti principi di struttura e forma concordo con te, non sul modo di proporli.

Spero di addivenire a questo punto ad un definitivo accordo (nell’interesse di wikipedia), ma soprattutto di rispetto del lavoro reciproco.

N.B. L'ultimo salvataggio è il tuo, non il mio (mio lavoro andato perduto...). --Cristiano64 11:48, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

  • Risposta sbagliata: il fatto che esistano pagine con errori non significa che tu sia autorizzato a introdurre errori anche qui; visto che ci stai lavorando e che ci stai perdendo una marea di tempo FAI IL TUO LAVORO BENE, come faccio a fartelo capire?
  • La tua parte iniziale NON ANDAVA LI' come faccio a fartelo capire? Mi pare di avertela spostata nella sezione "Antefatti", tra l'altro
  • Hai messo il tag "Work in Progress"? No, allora ho il diritto di apportare correzioni.
  • questa non l'ho capita
  • l'Admin ti ha detto di metterlo nell'incipit della voce? Se si ha sbagliato.
  • La regola è che nell'incipit ci devi mettere le ragioni per le quali la battaglia è famosa e le informazioni di base, non gli antefatti.
  • non giochiamo con le parole. l'incipit è la parte che riassume BREVEMENTE la voce, non il luogo nel quale sbrodolare con commenti e punti interrogativi.
  • buon per te.
  • quello che ha preso per qualcosa di personale un appunto stilistico sei tu, mi pare.
  • la cosa mi lascia indifferente.
rispetto del lavoro reciproco non significa che mi devo stare zitto di fronte ai tuoi errori solo perché poi minacci di andartene. --Pe! 13:11, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Battaglie: regole di struttura/forma uguali per tutti (da discutere insieme)

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P. ti prego di rileggere bene quanto ho scritto. Tutte le risposte sono contenute nelle mie precedenti comunicazioni.

Hai dimenticato la cosa più importante: proponi, in sintesi, una struttura di battaglia per tutti da discutere con tutti nel portale di Storia antica. Vedrai che regole chiare, saranno:

(conflitto di edizione)
Riguardo la richiesta di pagine da usare come modello per le battaglie, ecco un elenco di alcune voci di battaglie che usano la suddivisione incipit-antefatto-battaglia-conclusione:
Come si vede esiste uno standard de facto per le voci sulle battaglie; ma anche se non esistesse, l'opportunità di non appesantire l'incipit della voce con considerazioni generali sarebbe lampante.
--Pe! 14:48, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Ho controllato il primo gruppo, che hai edito tutto tu. Comprendo perché sia conforme alle tue regole. Ne hai discusso su portale storia? Hai controllato le altre battglie che ti avevo segnalato? E per le altre battaglie senza suddivisioni? Vale la pena uniformarle alle altre?

Chiediamo ad un Admin, o su portale di Storia Antica. Nessun problema ad adeguarmi.--Cristiano64 14:58, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

No, non ne ho discusso sul portale storia, né con un Admin (cosa che comunque non farei mai, un Admin non ha una autorevolezza maggiore di qualunque altro utente).
Il punto è che non mi hai dato una straccio di ragione per non seguire questa suddivisione, né uno straccio di ragione per infilare gli antefatti nell'incipit. Ma magari lo farai nel progetto Storia antica, chissà.
--Pe! 15:19, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Ragioni te ne ho date tante. Basta polemiche. Passiamo ai fatti.

Proposta di struttura battaglie (di Cristiano64)

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Ti farò proposta (da inserire in Storia antica) di possibile struttura (aperta a tutti quelli che vorranno aderire a questa discussione):

incipit (come dici tu, di poche righe?) Tabella con forze in campo

  • Contesto storico (periodo sufficientemente lungo, motivazioni generali del perché si è giunti allo scontro frontale)
    • Antefatto (relativo alla sola battaglia: episodio?) altri mettono Preludio (ovvero il giorno prima o i giorni prima della battaglia)
  • La battaglia (svolgimento e preparazione alla battaglia?)
    • Ordine di battaglia (se conosciuto e descrizione forze messe in campo) altri mettono Forze in campo
    • Fasi (giorni, 1-2-3 battaglia, ecc. se vale la pena evidenziarli)
  • Conclusioni o conseguenze?
  • Note (eventuali)
  • Bibliografia
    • Fonti primarie
    • Fonti secondarie
  • Collegamenti
    • interni a Wiki
    • esterni

Ho trovato anche in possibile struttura, voci come: Leggende e citazioni (che fare?)

Controlliamo con calma le voci contenute in: Categoria:Battaglie romane e vediamo se abbiamo previsto tutto. Valutiamo insieme ed a tutti quelli che vogliono confrontarsi con noi. E da ultimo inserirei il tutto in Progetto:Storia/Storia antica per approvazione definitiva. --Cristiano64 17:07, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Lo schema per me va bene, salvo un punto. Il contesto storico non deve essere troppo approfondito. Mi spiego. Per esempio, raccontando Teutoburgo, basterà dire che è nel quadro delle guerre germaniche; un link rimanderà alla voce su quella/e guerra/e. Se la voce non c'è, è un'occasione per scriverla. Dico questo perché uno dei problemi di wikipedia è la dispersione e la duplicazione delle informazioni. Bisogna evitare che due articoli trattino lo stesso argomento. Per questo nella voce della guerra si parlerà della guerra, e la battaglia sarà accennata e linkata; nella voce della battaglia, si parlerà della battaglia, con un breve quadro sulla guerra, e per il resto si apra il link
L'antefatto per questo motivo dovrà essere di carattere tattico e non di carattere strategico (il quadro strategico verrà fuori dalla voce principale sulla guerra).
L'incipit dovrà essere sintetico come da standard. p.e. "La battaglia di XXX si svolse nel anno tra i bianchi e i verdi nel corso della guerra XXX." segue una frase in cui si descrive brevemente l'esito. Se necessario si possono aggiungere altre info, come i comandanti in campo, etc, ma sempre in un criterio di sinteticità. --Ribbeck 21:02, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Nuova sintesi per possibile Struttura Battaglia

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Ripensandoci tra preludio e antefatto sceglierei Preludio, tra Conclusioni e Conseguenze, sceglierei Conseguenze (ho guardato indice di due recenti libri su battaglia Teutoburgo e Adrianopoli e prediligono questi termini). Mi rimetterei a degli storici professionisti. E ricapitolando proporrei:

incipit (definizine sintetica battaglia)

Tabella con forze in campo

  • Contesto storico (non troppo approfondito con rimandi ad altre pagine di Wiki: su periodo storico sufficientemente lungo, motivazioni generali del perché si è giunti allo scontro frontale)
    • Preludio (relativo alla sola battaglia ovvero il giorno prima o i giorni prima della battaglia)
  • La battaglia (svolgimento e preparazione alla battaglia)
    • Ordine di battaglia (meglio se lo si conosce), oppure Forze in campo (se non si conosce l'ordine, ma solo l'entità delle forze in campo)
    • Fasi (giorni 1-2-3 della battaglia, fasi 1-2-3 della battaglia, ecc. se vale la pena evidenziarli)
  • Conseguenze
  • Curiosità (qualora ve ne fossero)
    • Archeologia della battaglia
    • Leggende
  • Note (eventuali)
    • Voci correlate
  • Bibliografia
    • Fonti primarie
    • Fonti secondarie
  • Altri progetti
  • Collegamenti
    • esterni

Da valutare insieme. --Cristiano64 23:58, 27 ago 2007 (CEST)Rispondi

Aggiugerei da ultimo, considerando che qualcuno ha inserito leggende e curiosità, la voce in struttura di Curiosità, poiché nel caso delle battaglie di Teutoburgo e di Canne potrebbe essere inserita la sub-voce: archeologia della battaglia (voce molto interessante su libro di Wells, La battaglia che fermò l'impero romano, Milano 2004). A voi lascio commenti, proposte, modifiche, ecc.. --Cristiano64 08:13, 28 ago 2007 (CEST)Rispondi

Non vedo come potrei essere contrario, dato che rispecchia le mie modifiche. Faccio solo presente che i "collegamenti interni a wiki" o sono altre voci, e allora vanno in una sezione chiamata "Voci correlate" e posta prima della sezione "Note", o sono ad altri progetti di wikimedia, e allora vanno nella sezione "Altri progetti", posta prima della sezione "Collegamenti esterni".--Pe! 17:33, 28 ago 2007 (CEST)Rispondi

Va bene così struttura corretta? Correggi pure tu se non va bene. E poi, meglio Ordine di battaglia o Forze in campo? --Cristiano64 18:00, 28 ago 2007 (CEST)Rispondi

In Battaglia di Strasburgo ho utilizzato Ordine di battaglia. --Pe! 19:35, 29 ago 2007 (CEST)Rispondi

Allora direi:


Lo schema della battaglia/guerra

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Sto provvedendo al riordino di numerose battaglie, seguendo uno schema uniforme per le guerre/battaglie dei romani, in base al Progetto:Storia/Antica Roma. --Cristiano64 Non vivere come se ti fossero concessi 10.000 anni (Marco Aurelio) 14:50, 2 feb 2008 (CET)Rispondi

Sottosezione sproporzionata

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L'importanza data all'interpretazione fornita da P.Wells, una tra le tante, è sproporzionata rispetto alla sua effettiva importanza nell'ambito degli studi, mi sembra. Sicuramente è un'opinione che merita di essere citata, ma dedicare ad essa tanto spazio in questa pagina senza esplicitamente dire (se non con le note) che si tratta di una precisa opinione, fa della nostra pagina un resoconto di fantastoria più che di storia reale: sarei per riequilibrare la cosa a) sintetizzando di molto le ipotesi basate sul se la battaglia avesse avuto esito diverso b) attribuendo esplicitamente nel testo l'opinione al suo autore. MM (msg) 02:00, 25 nov 2008 (CET)Rispondi

Wells è sicuramente tra i massimi studiosi di Teutoburgo, quindi la sa opinione è tra le più autorevoli di cui disponiamo. Comunque sia, ho intenzione di occuparmi di rivedere la voce, magari per portarla in Vetrina, e se Cristiano64 dovesse tornare potremmo pensare assieme a come revisionare la sezione. Se invece ritieni sia urgente fai pure, ma al momento non credo di poterti dare una mano.--Glauco (συμπόσιον) 13:59, 25 nov 2008 (CET) Ovviamente, se vuoi aspettarci, saremo ben lieti di lavorarci tutti assieme, magari anche con Telo. Altrimenti, ti consiglio di dare un'occhiata a Syme, Southern, Mazzarino, Grant e Levi.Rispondi
Non bazzico un gran ché la storia in senso stretto, ma tu sei sicuro che Peter S. Wells ([3]), un antropologo statunitense che si occupa di svariati argomenti, dalla preistoria europea all'Europa romana, sia davvero il massimo studioso di questa battaglia perché ha scritto un libro sull'argomento presentando un'ipotesi, sicuramente interessante e degna di nota, ma un po' fuori dagli schemi degli studi storici (se non fosse accaduto quel che è accaduto, non fa parte degli argomenti oggetto delle discipline storiche, di solito)? Non gli stiamo dando un'importanza indebita? Comunque, nel 2009 in tre località (e musei) della Germania, tra cui sicuramente Haltern (gli altri non me li ricordo) si terrà una mostra (Impero, confitto, mito) per celebrare i 2000 anni dalla battaglia. Forse dal catalogo, sperando che non sia tutto in tedesco, si potrà percepire meglio chi se ne stia occupando e cosa se ne pensi attualmente in ambito accademico e archeologico. MM (msg) 22:44, 27 nov 2008 (CET)Rispondi
Il testo di Wells è certamente tra i più importanti e aggiornati in materia, ciò non toglie che anch'io penso che la sezione debba essere ridotta: in questo momento però non ho il tempo di farlo, ma ce ne possiamo occupare io, Telo e Cristiano64 (?) a breve. Se comunque vuoi già occuparti tu della sezione (che a suo tempo si era anche pensato di spostare in una voce a parte), fa' pure! A presto--Glauco (συμπόσιον) 19:43, 28 nov 2008 (CET)Rispondi

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Battaglia della foresta di Teutoburgo. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 15:45, 20 mag 2019 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati

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Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Battaglia della foresta di Teutoburgo. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:22, 29 ott 2019 (CET)Rispondi

Collegamenti esterni interrotti

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Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:28, 27 giu 2020 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni interrotti

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In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:55, 8 ott 2022 (CEST)Rispondi

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