Discussione:Biblioteca di Alessandria

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Distruzione della Biblioteca

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Propongo inserire la traduzione del testo inglese che, seppur critico nei confronti della versione tradizionale, è più equilibrato:

Amr ibn al 'Aas conquest in 642 Several historians told varying accounts of a Arab army led by Amr ibn al 'Aas sacking the city in 642 after the Byzantine army was defeated at the Battle of Heliopolis, and that the commander asked the caliph Umar what to do with the library. He gave the famous answer: "They will either contradict the Koran, in which case they are heresy, or they will agree with it, so they are superfluous." The Arabs subsequently burned the books to heat bathwater for the soldiers.[20][21] It was also said that the Library's collection was still substantial enough at this late date to provide six months' worth of fuel for the baths.[22] However, this account has been dismissed by some as a legend.[18] While the first Western account of the supposed event was in Edward Pococke's 1663 translation of History of the Dynasties, it was dismissed as a hoax or propaganda as early as 1713 by Fr. Eusèbe Renaudot. Over the centuries, numerous succeeding scholars have agreed with Fr. Renaudot's conclusion, including Alfred J. Butler, Victor Chauvin, Paul Casanova and Eugenio Griffini.[18] More recently, in 1990, noted Middle East scholar Bernard Lewis argued that the original account is not true, but that it survived over time because it was a useful myth for the great Twelfth century Muslim leader Saladin, who found it necessary to break up the Fatimid caliphate's collection of heretical Isma'ili texts in Cairo following his restoration of Sunnism to Egypt. Lewis proposes that the story of the caliph Umar's support of a library's destruction may have made Saladin's actions seem more acceptable to his people.[23]

Questa versione ha anche il pregio di fare giustizia dell'affermazione secondo la quale la versione tradizionale è frutto di un presunto "indomito anti-islamismo che caratterizza una parte del mondo cristiano", ponendo l'accento sull'uso che ne è stato fatto dagli stessi leader arabi.

L'accenno all'hadithdi Maometto sarebbe da togliere, in quanto si rivela mera propaganda a fronte delle accertate e storiche distruzioni, ad opera dei conquistatori islamici, delle due biblioteche citate. Su questi fatti potrebbe inoltre essere fatto cenno, come nella versione spagnola:

Parece en todo caso probable que los musulmanes destruyeran gran número de libros, fueran de la Gran Biblioteca o no, al igual que hicieron en otras ciudades de Oriente Próximo, como Cesarea de Palestina, cuya biblioteca contenía la mayor colección de textos cristianos, o en Gaza, sede de una importante universidad en época tardoimperial.

Il rinvio alla voce "Serapeo" è da togliere (almeno da questo paragrafo) in quanto strumentalmente inserito per rafforzare il pregiudizio anticristiano della versione corrente.

Il Serapeo

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«[Il Serapeo], distrutto in seguito all'editto dell'imperatore Teodosio I del 391 su istigazione del vescovo cristiano della città, Teofilo

Cosa vuol dire, che Teodosio non era capace di ragionare con la sua testa?
Sentruper (msg) 14:04, 16 ago 2009 (CEST)Rispondi

La frase in effetti è ambigua: le fonti storiche (specie quelle cristiane contemporanee, che esaltavano l'evento come una vittoria sui pagani) vogliono che, a seguito degli editti di teodosio in chiave antipagana, i pagani si ribellassero in modo violento alla trasformazione del serapeo in chiesa (gli editti prescrivevano la conversione in chiese dei templi pagani) e che teofilo approfittasse della situazione per organizzare squadre di cristiani e massacrare i pagani asserragliati nel serapeo, sfruttando il non interventismo delle autorità di alessandria, ormai filocristiane. Negli scontri, teofilo istigò i cristiani a radere al suolo il serapeo e la biblioteca, anche se non si sà se e in quale misura quest'ultima sopravvisse. Spero di aver chiarito il tuo dubbio. --AndreaFox (msg) 22:04, 30 nov 2009 (CET)Rispondi

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